martedì 27 dicembre 2011

Dicono di noi:"Il gruppo consiliare del partito di Di Pietro sbarca su Internet".


Il gruppo consiliare del partito di Di Pietro sbarca su Internet

 IL PICCOLO 27 dicembre 2011 —   pagina 33

TURRIACO Il blog del gruppo consiliare dell'Italia dei Valori di Turriaco (italiadeivaloriturriaco.blogspot.com) è aggiornato con tutte le ultime attività e iniziative proposte dal partito in ambito amministrativo attraverso il proprio rappresentante in aula, Pier Ugo Candido. Come le interrogazioni sull'assenza del Piano di rischio aeroportuale, che secondo l'Idv il Comune avrebbe dovuto predisporre già da tempo, ma anche la posizione sull'impiego del "tesoretto Iris", cioé delle risorse derivanti dalla vendita del ramo energia di Iris. Nel blog è pubblicato anche l'intervento del consigliere Candido sulle dimissioni da assessore, ai Lavori pubblici e Urbanistica, di Fabrizio Kranitz. Ad arricchire lo spazio la pubblicazione delle convocazioni delle sedute del Consiglio comunale e i link a siti di interesse, istituzionali e non. A confermare l'attivismo del partito dal punto di vista della comunicazione con i cittadini in questi giorni arriva anche la distribuzione a Turriaco di un opuscolo che espone la sintesi di due anni di attività consiliare del gruppo del paritto di Di Pietro. (la. bl.)

giovedì 22 dicembre 2011

INTERROGAZIONI......ma ci prendete per i fondelli?


Al sig. SINDACO del comune di Turriaco
alla Società NEWCO per il tramite del Comune di Turriaco
e p.c. Al sig. Segretario del comune di Turriaco



Oggetto: INTERROGAZIONE - Richiesta precisazioni e invio documenti su interrogazione fabbricati di Newco in Ronchi dei Legionari.


Siamo costretti, per l'ennesima volta, a richiedere risposte puntuali su richieste specifiche e precisamente  in merito alla fuorviante nota di NEWCO, in merito all’interrogazione di specie del febbraio 2011.
Si prega di far integrare la stessa nota dato atto che, alla luce della vigente normativa di specie, non esiste la facoltà di NON risposta o NON produzione dei documenti richiesti. Il d.lgs.196/’03 è stato pertanto citato in maniera erronea.
In caso contrario saremo costretti ad ricorrere a tutte le autorità competenti a cagione di questo immotivato protrarsi di atteggiamenti ostativi al libero accesso ai documenti amministrativi da parte di consiglieri comunali.


I consiglieri di Italia dei valori – Lista DIPIETRO e Paese  in Comune porgono distinti saluti.


Pier Ugo Candido
Duilio Petean
 
Al sig. SINDACO del comune di Turriaco
e p.c. Al sig. Segretario del comune di Turriaco



Oggetto: INTERROGAZIONE - Richiesta di precisazioni specifiche in merito al deposito/cantiere di via Meitner.

Siamo costretti, per l'ennesima volta, a richiedere risposte puntuali su richieste specifiche in merito
al deposito/cantiere di via Meitner e cioè:

- se esiste una permesso di costruire,  e che tipo di permesso

- nome di chi è stata rilasciata

- in che data è stata rilasciata

- in che cosa consiste il progetto
tutti punti che sono stati artatamente elusi nelle due risposte precedenti. Riservandoci di verificare con l'ufficio tecnico o tramite il segretario comunale, che ci legge per conoscenza, quanto sopra richiesto, nella speranza che questa banale vicenda si possa concludere con un esaustiva risposta la ringraziamo per aver arricchito in nostro bagaglio culturale ricordandoci che la DIA ha validità 3 anni dalla data del rilascio

I consiglieri di Italia dei valori – Lista DIPIETRO e Il paese  in comune porgono distinti saluti.


Pier Ugo Candido
Duilio Petean

martedì 20 dicembre 2011

Auguri di BUONE FESTE!


Il GRUPPO CONSILIARE
dell'Italia dei Valori - Lista Di Pietro Turriaco 
Vi augura 
un lieto periodo di Festività Natalizie e un sereno Anno 2012

In questi giorni sarà in distribuzione a Turriaco
un opuscolo che espone la sintesi di due anni
di attività consiliare del GRUPPO.

lunedì 19 dicembre 2011

Il NATALE a Turriaco: favola o realtà?


Come reagirebbe una persona, anche istituzionalmente impegnata, se venisse arrogantemente aggredita in via verbale, ad esempio, in un'occasione, tutt’altro che politica, di una cena natalizia del settore calcistico giovanile? Beh, qualcuno potrebbe anche farsi intimorire dai minacciosi improperi o violente aggettivazioni ma se fosse successo al sottoscritto certamente NO!

Alcune frasi, immaginandole "campate per aria" in una fresca serata dicembrina, del tipo: “Quei diesemila euri doveva star lì” (ndr. questa probabile biascicatura forse si potrebbe riferire al contributo di diecimila euro recentemente stanziati dal Comune a favore della locale società calcistica FO.RE. per la bonifica dell’amianto pericolosamente presente nel campo di calcio “Minin”, o della sistemazione delle recinzioni devastate dalla troppa incuria pubblica; volendomi fare interprete di cotanta e speciale comunicazione il latore, con questo monito, forse intendeva pronunciarsi a modo suo sul fatto che il Comune non doveva darli per questi scopi e che i soldi dovevano stare nelle casse comunali?) o “ Te son un ….”, o Te son un ….”o  “Te son un disturbatore” o “ Te son un della casta perché non Te riverà mai a canbiar le robe a Turiaco e te resterà dela casta” non mi avrebbero neppure creato un benchè minimo senso di avvilimento.

Un tal filotto di accuse e maldicenze avrebbe potuto rilevare, per il pronunciante, come un'offesa pubblica con debita penale, aggravata dal fatto di essere venuto ad esistenza in un ambito acontestuale rispetto a quello potenzialmente d'afferenza, come quello politico e/o partitico, dove, peraltro, anche qui avrebbe certamente stonato.

Ci si approssima al Natale e volendo quindi essere magnanimi, abbozzando una definizione buonista di quanto sopra avvenuto, si potrebbe tentarlo di catalogare come farfugliamento assurto a mero esercizio, fine a sé stesso, di rudimenti popolari di alterchi "da bar" e/o provocazioni senza merito e fondamento.   

Un osservatore esterno direbbe che in questi accadimenti potrebbe non c’entrare il tasso alcolemico: entrerebbe invece a pieno titolo l’assenza di ragionamento e visione d'insieme dei problemi quotidiani, quelli con cui si rapporta e raffronta ogni giorno la cittadinanza.

Colui il quale recitasse stentatamente queste orazioni, come un soldatino a cui piace stare comunque sempre allineato e coperto, andrebbe pure a dimenticare certi suoi ruoli civici, o altri già ricoperti, così goffamente ponendosi come uomo che banalmente offusca e ridicolizza se stesso.

Se ciò fosse vero sarebbe un vero peccato anche per l'evidente  conseguenza di dimostrarsi brutalmente e palesemente un uomo di poche virtù ma con tanti vizi, cogliendo il senso più recondito dell'istituzionale affermazione turriachese: “ciacole no fa fritole”.

E' NATALE a Turriaco: favola o realta?

domenica 18 dicembre 2011

Questioni di ETERNIT. La posizione di IdV.

ETERNIT, IDV: NON LASCIARE SOLE VITTIME AMIANTO Roma, 18 dic - "La storia si ripete. Dopo il comune di Cavagnolo, anche quello di Casale Monferrato ha abbandonato i famigliari delle vittime dell'amianto. Uno schiaffo per coloro che non solo hanno perso amici e parenti, ma che vivono ogni giorno nella paura di ammalarsi". A dichiararlo Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori e Patrizia Bugnano, componente della commissione di Inchiesta sulle morti bianche al Senato. "Ha vinto la logica del portafogli che mettendo una flebile toppa alla sofferenza, non insegnerà mai alle amministrazioni inadempienti a voltare pagina e a puntare su politiche economiche sostenibili. Così, Casale Monferrato, comune che più di ogni altro in Europa ha sofferto per l'amianto, ha ceduto all'offerta di 18,3 milioni di euro in cambio del ritiro della costituzione di parte civile. Non diciamo che doveva rinunciare al risarcimento - concludono - ma combattere fino in fondo anche per i suoi cittadini  a cui siamo vicini. Ci auguriamo che la magistratura ristabilisca la giustizia sino ad oggi loro negata".

venerdì 16 dicembre 2011

Province in amministrazione ordinaria?

Riportiamo un interessante intervento del dott. Luigi OLIVERI.


Alla luce delle disposizioni contenute nel Decreto Monti, per tutto il 2012 le Province potranno svolgere solo funzioni di ordinaria amministrazione.

Sebbene il termine del 31 dicembre 2012 non sia fissato perentoriamente dal D.L. 201/2011, è certo che fino a quella data le Province non potranno svolgere appieno le proprie funzioni. Infatti, anche se il bilancio di previsione provinciale dovrà essere accompagnato dal bilancio pluriennale e dalla relazione revisionale e programmatica, non potranno certamente essere contratti vincoli che vadano oltre la fine del 2012. Questo significa che le Province non potranno assumere impegni di spesa, attivare nuovi rapporti contrattuali e compiere atti di straordinaria amministrazione (vendita o acquisto di immobili o quotazioni azionarie, effettuare rinunce, transazioni, progetti pluriennali da rendicontare che abbiano un effetto rilevante sul bilancio e sulla gestione, stipulare accordi di programma, convenzioni, atti di consenso o pianificazione o costitutivi di obbligazioni).
Le province, invece, potranno (e dovranno) onorare gli impegni provenienti da atti gestionali già stipulati: contratti di utenza, pulizia, manutenzione, abbonamenti e canoni di durata superiore all'anno, in base all'emendamento all'art. 23 del decreto, dovranno essere rispettati. Anche perché l'ente a cui saranno attribuite le funzioni provinciali (Comune o Regione) subentrerà in tutte le posizioni giuridiche attive e passive pendenti: tra questi segnaliamo i contratti di appalto di opere pubbliche di lunga gestione nonché i rapporti di lavoro dipendente.
Sono queste le implicazioni della soppressione delle Province, sussistenti a prescindere dalla circostanza che il termine fissato del 31 dicembre 2012 non è perentorio, che le leggi regionali previste potrebbero essere emanate in ritardo, che la legge sostitutiva dello Stato, visti i profili di incostituzionalità da cui sarebbe caraterizzata, potrebbe non essere mai emanata.

giovedì 15 dicembre 2011

Privatizzazioni locali.Tesoretti & c.

Circa la destinazione del cd. "tesoretto" di IRIS SpA IdV ha significato, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, come lo stesso costituisca  un mero "fuoco di paglia". Il Sindaco, infatti, s'è ben presto dimenticato che questa somma, ora allettante, e ingordigiamente subito destinata al risanamento dei pesanti, e pluriannuali, deficit nella gestione di strade e territorio comunale è la conseguenza della dismissione di aziende partecipate pubbliche, di cui anche è due volte parte. Aziende in attivo e che all'attualità, già ampiamente scontati gli ammortamenti di gestione, potevano ancora dare grandi utilità e benefici alla cittadinanza, anche in termini di risparmi in bolletta, sull'onda dello spirito cooperativistico per le quali erano nate. L'importante ora è solo fare cassa per sanare rilevanti trascuranze di questo Comune. Si spezza quel legame pubblicistico che legava queste partecipate con la collettità e ne garantiva il controllo pieno e una ottima gestione. Fa specie che gli attori di questa operazione di natura squisitamente commerciale siano purtroppo politicamente figli di chi anni fa aveva lungimirantemente voluto un servizio pubblico di acqua, gas, raccolta rifiuti e energia su base comunitaria con tutti gli evidenti benefici all’utenza: costi calmierati con tariffe semplici e trasparenti! Oggi è proprio l’utenza a passare in secondo piano assieme "ai padri" di quella che è stata una preziosa collaborazione intercomunale. E non ci saranno “figliol prodighi”, nel senso che non si tornerà più indietro. Detto ciò e ribadendo che, consumato il cd. "tesoretto", emergerà per questi enti locali tutto il disagio strutturale e finanziario di questa privatizzazione tout court di proprie partecipate pubbliche, IdV ha indicato, durante l'assise consiliare, le ricorrenti priorità di intervento comunale:
- costituzione, nella zona dei servizi sportivi, di un area coperta per l'aggregazione giovanile
- sistemazione reti viarie principali e di maggior flusso
- redazione del piano del rischio aeroportuale
- rete di piste ciclabili coordinate e in continuità con le uniche, e isolate, ora in essere
- area di via Galvani, via Fermi, via Torricelli spesso allagata nel corso di eventi piovosi - e con essa soprattutto le abitazioni contermini - per la necessità di un ripiano del manto stradale (oltre che - questo è in capo a IRISACQUA - la sistemazione della pompa di sollevamento).

Queste sono le priorità ma anche altri problemi giacciono sul tappeto. IdV non perderà occasione per ricordare all'amministrazione comunale di adoperarsi sempre per il bene comune e dei cittadini.


martedì 13 dicembre 2011

13 dicembre 2011 - Consiglio comunale ore 20.00

Nella sala di piazza Libertà si terrà il Consiglio comunale: ore 20.00

sabato 3 dicembre 2011

Piano del rischio e adempimenti del Comune. INTERROGAZIONE

Al SINDACO. Chiedo se nel corso degli anni 2010 e 2011 l'attività edilizia e urbanistica sul territorio di TURRIACO è stata posta in essere in ottemperanza ai precetti valenti in tema di piano e del rischio aeroportuale, e anche alle norme del regolamento ediz. 2 emendamento 7 del 20 ottobre 2011 G.U. 261 del 9 novembre 2011. 
Pier Ugo CANDIDO consigliere comunale

Integrazione a precisazione: per attività edilizia si intende concessioni e autorizzazioni ed ogni altra di carattere amm.vo legata a questa disciplina.Per attività urbanistica: nel senso di adozione di strumenti di pianificazione e programmazione (prg, varianti etc.).
Pier Ugo CANDIDO consigliere comunale

giovedì 1 dicembre 2011

Siamo a rischio: ancora a rischio!!!

E’ oramai noto che il Comune di Turriaco è inadempiente sul piano del rischio aeroportuale, e cioè dell'indispensabile documento  in cui vengono contenute le indicazioni e le prescrizioni da recepire negli strumenti urbanistici dei singoli Comuni: ciò ai sensi dell’art. 707 del codice della navigazione. Inadempienza grave se si pensa che le citate indicazioni e prescrizioni sono finalizzate a tutelare il territorio dalle conseguenze di un eventuale incidente. Recita infatti il testo che “in tali aree sono state fino ad oggi urbanizzate nel rispetto di normative che ne hanno previsto un utilizzo sicuro e compatibile con l’attività aeronautica; lo scopo dei piani di rischio è quello di rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofe agli aeroporti. Un buon governo dell’urbanizzazione delle aree limitrofe agli aeroporti è peraltro essenziale per garantire la possibilità di intervento del servizio di soccorso e lotta antincendio (RFFS) in caso di incidente aereo, così come richiesto dall’ICAO nell’Annesso 14 e nei relativi documenti tecnici e riportato al paragrafo 5 del presente capitolo, in particolare per le aree contigue al sedime”. Qui a Turriaco invece s’è sempre minimizzato facendo “spallucce” e adducendo giustificazioni del genere “ le norme del nostro PRG sono più rigide di ogni piano di rischio”. In questo stato di cose non s’è proceduto, e pare con la piena consapevolezza di non voler applicare i precetti che in tutt’Italia sono applicati nelle zone limitrofe agli aeroporti. Neppure coordinandosi con i Comuni viciniori, come invece tassativamente disciplinato dalle norme in questione. Ora la situazione per il Comune peggiorerebbe, inascoltati e giacenti gli inviti di questo partito ad adempiere, in merito, e anche celermente. Ad oggi si metterebbe anche a repentaglio il regime concessorio in materia edilizia-urbanistica che fino a qui è stato posto in essere: ciò sembra per il fatto di essere in aperta violazione ai quei dettami che da novembre si irrigidiscono ulteriormente - vd. Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti Edizione 2 - Emendamento 7 del 20 ottobre 2011 pubblicazione in G.U. 261 del 9 novembre 2011 - e che prevedono, rispetto allo sviluppo laterale dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, una nuova  zona di tutela, chiamata D, che si protrae per ben un chilometro dal centro della pista di volo (vedi allegato) e si affianca alle già presenti A, B e C. Per ciascuna zona sono previsti vincoli all’edificazione e stabilite le attività compatibili per la massima tutela riguardo al rischio in trattazione. A Turriaco pare invece che tutto ciò non esista. Spiace constatare, in primis, che la sicurezza dei cittadini, priorità di qualunque amministratore locale, verrebbe qui assolutamente dimenticata e in secundis che in materia urbanistica e edilizia a Turriaco governerebbero altre leggi.

Pier Ugo CANDIDO
_____________________________________
Consigliere comunale
Italia dei Valori - Lista Di Pietro Turriaco (GO)



Antonio Di Pietro a GORIZIA: alle ore 16.00 incontra il gruppo dirigente di IdV.


martedì 29 novembre 2011

Intervento in consiglio comunale.


Rispetto a questa COMUNICAZIONE - punto 3 odg consiliare del 28/11/2011:

Dopo il sig. SCHIAVON ora il dott. KRANITZ!

E’ stata una vera sorpresa questa decisione radicale - foriera pertanto di tanti dubbi e/o interpretazioni - che ci siamo trovati di fronte, prima sulla stampa e poi sugli atti ufficiali di questo Ente.
Pur se il confronto non è sempre stato facile, anzi per certi versi duro e acceso, devo riconoscere nel dimissionario dott. Fabrizio KRANITZ le qualità e capacità di un amministratore professionalmente preparato. A Lui il ringraziamento per quanto fatto, seppur coi dovuti distinguo di carattere politico e programmatico.
Circa la nuova NOMINA, riferita al sig. BAREA, simpatico e socievole collega di quest’assise, va il mio augurio di un altrettanto lavoro speso con proficuità per TUTTA comunità turriachese.
Per par condicio d’ora in poi non farò mancare, pure a Lui, gli adeguati stimoli per un buon lavoro di amministratore locale.

Nel merito però vorrei evidenziare alcune questioni:

-          non mi pare di avere letto né sul programma  elettorale, del PD in questo caso, né nei primi atti di insediamento di questo SINDACO che c’era un PROGRAMMATO AVVICENDAMENTO di ASSESSORI.

-          al neo ASSESSORE vengono riservate le “deleghette” all’AMBIENTE PROT. CIVILE e PROBLEMATICHE AEROPORTUALI e dulcis in fundo al TERRITORIO. Cosa mai vorrà dire DELEGA al TERRITORIO spero me lo spieghi qualcuno: magari Lei sig. SINDACO


-          Da un lato una riconversione del consigliere comunale dall’altro, il Sindaco accentra il proprio potere con le deleghe al PERSONALE, LL.PP, BILANCIO e URBANISTICA. Per certi versi anticipa il riformismo del centro destra che vorrebbe comuni guidati da solo SINDACI. Bene: prendo atto di questo ennesima spedita – DOPO LA CLAMOROSA PRIVATIZZAZIONE DI AZIENDE PARTECIPATE PUBBLICHE provinciali - di orientamenti favorevoli alle politiche destrorse del Paese.

-          prendo atto che nella testa del SINDACO, e nei Suoi provvedimenti consequenziali, ci possono essere ASSESSORI di serie A e di B, volendo dare loro una classificazione paracalcistica. Direi, comunque, poco esaltante per chi subentra!

domenica 27 novembre 2011

Tirata d'orecchie ai Prof....

Una tirata d'orecchie per i prof che non moderano il linguaggio con i propri alunni arriva dalla quinta sezione penale della Corte di Cassazione. D'ora in avanti i docenti dovranno fare attenzione a non usare un linguaggio troppo disinvolto che potrebbe offendere i propri alunni ed integrare quindi il reato di ingiuria previsto dall'articolo 594 del codice penale. Secondo i giudici del palazzaccio (sentenza n.23693/2010) commette reato di ingiuria l'insegnante che in risposta a un alunno che si limita a criticare in modo corretto e pacato la sua condotta contestandole una mancanza di trasparenza nelle sue valutazioni, risponde pronunciando l’espressione "non sei una persona perbene, sei presuntuoso e ignorante". Nella parte motiva della sentenza la Corte rileva che i giudici di merito hanno correttamente esaminato le risultanze probatorie dato che dalle testimonianze esaminate non c'è stato modo di ricavare alcun comportamtno offensivo da parte del ragazzo che, come rappresentante di classe, aveva legittimamente espresso una critica alla prof. L'alunno aveva espresso la critica in modo pacato mentre l'insegnante aveva reagito con parole che nono solo violano norme deontologiche ma anche norme di diritto penale. /Studio Cataldi

Consiglio comunale: ordine del giorno del 28 novembre 2011


giovedì 24 novembre 2011

Turriaco: GIUNTA decimata!



tratto da RASSEGNA STAMPA IDV FVG.

Cambio di timone all’Ambiente, Barea nuovo assessore

TURRIACO Il consigliere Ferruccio Barea entra nella squadra del sindaco di Turriaco Alessandra Brumat con le deleghe al Territorio, Ambiente e Protezione civile. Barea prende il posto di Fabrizio...

Il consigliere Ferruccio Barea entra nella squadra del sindaco di Turriaco Alessandra Brumat con le deleghe al Territorio, Ambiente e Protezione civile. Barea prende il posto di Fabrizio Kranitz con un avvicendamento tutto interno al Pd e già programmato. Il nuovo assessore si occuperà anche di amianto e continuerà a essere il referente per le problematiche legate all’aeroporto. Ferruccio Barea non è mai stato solo un consigliere comunale, come sottolinea il sindaco, perché da subito gli sono state affidate le competenze legate alla presenza sul territorio comunale dello scalo. Un incarico concluso, secondo il sindaco, non solo in modo efficace, ma anche in tempi brevi, portando a casa la modifica delle norme di volo degli aerei a tutela dell’abitato di Turriaco. «Barea è inoltre una persona ben inserita nel mondo associativo e nella vita della comunità - aggiunge Alessandra Brumat -, sempre disponibile e al servizio delle diverse iniziative e necessità, conoscitore del territorio e dei bisogni dello stesso e dei suoi abitanti».
Esce dalla giunta e dal Consiglio comunale l’assessore Kranizt, che con «grande competenza e capacità ha coperto nel corso degli ultimi sette anni l’incarico nel campo dell’urbanistica e lavori pubblici, oltre che di responsabile della protezione civile». Si tratta di un assessore che si è speso anche a livello sovracomunale, in particolare sull'Isonzo, riuscendo a porre all’attenzione dell’intera provincia la necessità di discutere e trattare il fiume in modo unitario e uniti per poter finalmente considerarlo come elemento vivo e da studiare per arrivare a una sua migliore gestione. Per il sindaco Alessandra Brumat Franitz è quindi stato «un importante e fidato collaboratore» al quale tiene a indirizzare «un sentito ringraziamento per l’importante lavoro svolto e per il supporto dato in tutti questi anni».
Per il sindaco Kranitz è sempre stato «una persona sempre disponibile nonostante gli impegni di lavoro, sempre fattivo nella ricerca di soluzioni, sempre pronto ad intervenire sui tanti problemi che quotidianamente si presentano nell’amministrare un ente anche di ridotte dimensioni come Turriaco e tutto ciò con competenza, capacità e trasparenza». Le dimissioni di Kranitz lasciano spazio in Consiglio Comunale a una giovane donna, Lorenza Marani, da qualche anno cittadina di Turriaco. La rappresentante del Pd ha già un'esperienza nel campo amministrativo, essendo stata consigliere e assessore a San Canzian.

martedì 22 novembre 2011

Viabilità, piste ciclabili e.....MONDIALI DI SLALOM


A Turriaco la democrazia istituzionale, anche attuativa, funzionerebbe così: chiesto un parere alla comunità, o al consiglio comunale che la rappresenta, il Comune fa poi quel che vuole! Dopo quello di piazza Libertà è eclatante l’episodio della pista ciclabile di via Alighieri, arteria che per anni è stata segnalata, proprio dall’amministrazione comunale, con l’originale indicazione di via Dante, quasi a dimenticare che il noto poeta avesse anche un cognome. Nel corso dell’anno 2009 i residenti della zona furono convocati dall’amministrazione per valutare l’opportunità della realizzazione di una pista ciclabile. Fu affermata ai cittadini la necessarietà dell’opera pubblica per poter ovviare al problema di schiere di ciclisti percorrenti contromano la via Alighieri stessa per recarsi soprattutto al cimitero: a consuntivo, sì e no, 10 persone al giorno! La proposta poteva anche trovare il favore dei residenti se collocata in un quadro organico di sviluppo delle piste ciclabili comunali - argomento ad oggi ancora sconosciuto all’Ente – e se la delimitazione dell’area ciclabile, con segnaletica orizzontale e contestuale posa in opera di strisce delimitatrici, fosse corrisposta a quanto poi successivamente in essere ad esecuzione dei lavori conclusa. A quel punto vi fu una giusta e corretta sollevazione popolare visto che tutt’altri manufatti furono realizzati  rispetto a quelli previsti: le strisce e i mattoni rifrangenti al suolo sparirono per lasciare spazio ad una futuristica e fitta retta di pericolosi paletti in inox. Paletti pericolosi per i transitanti, uomini e mezzi, anche di soccorso. Manufatti evidentemente inadeguati, oltre che per il macroscopico aspetto di decoro architettonico, anche all’esigenze dei residenti e probabilmente del codice della strada. L’esborso per il cittadino, nel caso citato, fu certamente superiore alle aspettative, con una ricaduta diretta su tutta la collettività Ma a Turriaco funziona così, e da troppo tempo. Ed ora, dopo la pista ciclabile e la piazza, le macroscopiche opere faraoniche all’orizzonte: un megaparcheggio in via Marconi e un asilo nido, quasi che ci fosse questa grande esigenza di parcheggi e questa incredibile natalità – magari - a Turriaco. In sintesi: il Comune, chiuso nelle sue “stanze dei bottoni”, è sempre attento alle reali esigenze e bisogni della sua comunità.

Pier Ugo CANDIDO

Consigliere comunale Italia dei Valori – Lista Di Pietro

domenica 13 novembre 2011

mercoledì 2 novembre 2011

martedì 1 novembre 2011

La BCE non è il Vangelo! Basta diktat dalle banche.



Mi auguro che alcune delle cose scritte nella lettera alla Bce non si realizzino. Noi le riteniamo macelleria sociale.
Vorrei chiarire la posizione dell’Italia dei Valori: questa idea che la lettera di Trichet e Draghi sia il Vangelo, noi la rifiutiamo. Una cosa è far quadrare i conti: lo chiede l’Unione europea e noi siamo d’accordo. Un’altra cosa è che a far quadrare i conti siano sempre i poveri cristi, i pensionati e i lavoratori: su questo noi non siamo d’accordo.
Sono pronto a dare il mio appoggio a un governo istituzionale a patto che finalmente a pagare l’emergenza sia quel 10% di italiani che detiene il 60% della ricchezza e non sempre il 90% di italiani che detiene meno del 40%.
Il governo Berlusconi deve andare a casa. E’ necessario che vada a casa, ma non sufficiente per risollevare le sorti del Paese. Ma in democrazia esiste una cosa a cui ricorrere in questi casi: le elezioni. Che siano i cittadini a decidere chi deve governare.
Prima di chiedere lacrime e sangue agli italiani, il primo provvedimento da prendere, questo sì entro il 15 novembre e se necessario anche con decreto legge, comprende interventi molto immediati, come l’eliminazione del 90% delle Province. Perché gran parte del Parlamento ha votato contro quando noi lo abbiamo proposto? Votiamolo subito!
Dai capitali all’estero potrebbero poi arrivare 3 miliardi. Quindi lo facessero loro, quelli con i capitali all’estero, un bel contratto di solidarietà, al posto di pensionati e lavoratori.
Se davvero dobbiamo intervenire per ridurre le spese, perché non interveniamo sui tanti costi della cricca, della casta e della politica?
Vogliamo fare un cosa molto semplice? Stabiliamo che l’evasione contributiva, cioè i soldi che dovrebbero essere versati per le pensioni e che vengono evasi nella misura di 25-30 mld di euro all’anno, diventi è reato. E' un furto nei confronti dei lavoratori, perché di questo si tratta.
Io non voglio fare il governo dell’emergenza a tutti i costi. Questa politica europea che vuole risolvere i problemi delle banche e non i problemi dei cittadini a noi non sta bene affatto. Io sono ben felice di dare una mano a un governo istituzionale, a patto che faccia dei provvedimenti lacrime e sangue per la cricca, come ad esempio la riduzione del 50% dei parlamentari.

Antonio Di Pietro
Presidente Italia dei Valori
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=3utgZcDjHJg

mercoledì 26 ottobre 2011

Lavori di pubblica utilità a Turriaco. F I N A L M E N T E!!

A Febbraio 2011 avevamo chiesto l'attivazione! Solo tempi tecnici?

 Attivati lavori di pubblica utilità

TURRIACO L’Italia dei valori si dice soddisfatto della decisione dell'amministrazione comunale di Turriaco di tentare di attivare due progetti di Lavori di pubblica utilità (Lpu), rivolti a persone disoccupate da oltre un anno e mezzo e prive di ammortizzatori sociali. «Ogni tanto anche i consigli dell'opposizione vengono debitamente tenuti in considerazione - afferma il consigliere comunale dell'Italia dei Valori Pier Ugo Candido - per quella che è per me un'evidente utilità sociale». L'esponente dell'Idv ricorda di aver segnalato già alla fine di febbraio di quest'anno all'amministrazione locale la possibilità di attingere ai contributi regionali dedicati agli Lpu. «Senza ottenere risposta», rileva Candido. I due posti di Lpu saranno comunque creati solo se l'amministrazione regionale sosterrà finanziariamente i due progetti, relativi alla cura del verde, viabilità e arredi, presentati dal Comune di Turriaco, che dovrà compartecipare il 5% della spesa totale. La giunta comunale, che ha autorizzato in questi giorni il sindaco Alessandra Brumat a presentare domanda di contributo alla Regione, calcola che il costo sia di 22.705 euro per ciascun progetto. Il meccanismo, rispetto ai Lavori socialmente utili, è inoltre diverso, perché a fornire l'impiego è una serie di cooperative sociali che parteciperanno al bando che il Comune dovrà attuare, se la sua domanda sarà, appunto, accolta. I tempi per l'attivazione dei due Lpu non saranno quindi brevissimi. A differenza degli Lsu, inoltre, i Lavori di pubblica utilità sono rivolti a persone disoccupate da almeno 18 mesi e prive di ammortizzatori sociali e le imprese o cooperative devono assicurare l'affiancamento di un tutor al lavoratore. (l.b.)
Rassegna stampa IdV FVG

venerdì 21 ottobre 2011

giovedì 20 ottobre 2011

mercoledì 19 ottobre 2011

Attenzione piena!

L’Idv propone le sirene in caso di piena dell’Isonzo

TURRIACO Quello di domenica è stato solo l'ultimo di una serie di salvataggi messi a segno dai Vigili del fuoco di persone rimaste intrappolate dalle piene dell’Isonzo nel tratto di fiume all'altezza di Turriaco, dov'è del resto più accessibile. Episodi analoghi sono avvenuti sia a luglio sia ad agosto. «Anche in quest’ultimo caso la fatalità è stata scongiurata grazie al pronto intervento dei Vigili del fuoco - sottolinea il conisigliere comunale dell'Idv Pier Ugo Candido -, che costituisce pero un onere straordinario a carico della generalità dei contribuenti». Candido chiede quindi al sindaco Alessandra Brumat quali azioni immediate intenda avviare per scongiurare pericoli e possibili danni ai cittadini che, comunque, rileva Candido, «più o meno coscientemente e consapevolmente si recano sull’argine o nell’area golenale del fiume». Candido ricorda come, a nome dell'Italia dei Valori, avesse già consigliato l'installazione di apparecchi sonori che avvisassero i frequentatori del Parco dell’Isonzo delle piene improvvise. Quello di domenica è, appunto, l’ennesimo episodio del genere sull’Isonzo, le cui acque sono soggette a improvvise piene in seguito all’apertura della diga di Salcano. Gli esperti lo sanno bene. Molti altri no. E corrono il rischio, come è accaduto domenica, di restare intrappolati. Incidenti del genere, però, non dovrebbero proprio avvenire, perché, come ha sottolineato nel corso dell’estate l’assessore all'Urbanistica di Turriaco Fabrizio Kranitz dopo un nuovo salvataggio, sul greto del fiume, in base alla normativa vigente è proprio vietato andare. Lo riporta, del resto, in modo chiaro la cartellonistica che è collocata in tutta l’area del Parco e che comunque avvisa anche della possibilità di piene improvvise.(la.bl.)
Rassegna stampa IdV FVG

martedì 18 ottobre 2011

Esuberi e licenziamenti: solo questione lessicale?

Rassegna stampa IdV FVG - IL PICCOLO -

lunedì 17 ottobre 2011

Trasparenti alla trasparenza.

Rassegna stampa IdV FVG - IL PICCOLO -

martedì 11 ottobre 2011

Attenzione PIENE IMPROVVISE!

  
prima

dopo

Al SINDACO


L'ennesimo episodio di cronaca - vd. allegato - riporta alla ribalta il problema delle improvvise piene sul fiume Isonzo. Anche in quest'ultimo caso la fatalità è stata scongiurata nel suo peggiore epilogo per il pronto intervento dei Vigili del Fuoco, che costituisce in questo caso un onere extraordinario a carico della generalità dei contribuenti. Alla luce di ciò detto, attese anche le recenti, e potenzialmente rassicuranti, previsioni d'intervento dell'assessore comunale delegato per materia - azioni da concertare anche con altre autorità competenenti - La interrogo per conoscere quali azioni immediate intende intraprendere onde scongiurare pericoli e eventi nocumentosi alla cittadinanza, che più o meno coscientemente/consapevolmente si reca sull'argine o nell'area golenale del suddetto corso d'acqua.
Già in precedenza avevamo consigliato l'installazione di apparecchi sonori che avvisassero gli avventori delle piene improvvise.
La interrogo inoltre per conoscere:
- in relazione alla probabile violazione di specifiche norme in tema di divieto di accesso all'area golenale, qual è l'autorità preposta che avrebbe dovuto provvedere a sanzionare gli incauti cittadini;
- quale provvedimento di specie è stato eventualmente emesso;
- qual è stato il costo dello specifico intervento dei VIGILI del FUOCO, e chi l'ha sostenuto.

Distinti saluti.


Pier Ugo CANDIDO
_____________________________________
Consigliere comunale
Italia dei Valori - Lista Di Pietro
Turriaco (GO)

lunedì 10 ottobre 2011

Fusioni tra Comuni. INTERROGAZIONE.

La legge regionale n° 11 dell’agosto 2011, quella per l’assestamento di bilancio, ha introdotto, con il suo comma 32 dell’art. 10, l’art.28 bis nella legge regionale n° 1/2006 prevedendo le modalità di incentivazione, con fondi regionali, di percorsi di fusione tra Comuni. Alla luce anche delle predette novità legislative, che aprono questi nuovi e significativi orizzonti in un panorama di serie ristrettezze finanziarie per gli enti locali, quale miglior occasione per le pulsanti anime politiche locali per verificare, e attuare, questo loro progetto di fusione tra municipalità contermi?
Concatenando la presente interrogazione con quella del 5 ottobre sull'UNIONE dei COMUNI la interrogo, sig. SINDACO, se intende perseguire questo utile strumento operativo che passa anche attraverso la diffusione di una cultura sovra comunale di specie, l’incentivazione di  percorsi di promozione e sviluppo del territorio, e di potenziamento dei servizi tra più enti locali.

Pier Ugo CANDIDO

Questione ETERNIT e MANUTENZIONI campo di calcio "MININ": 10.000 euro in arrivo! Era ora!


...tratto dalla Rassegna Stampa IdV FVG.



Per altri due anni il campo di calcio "Minin" di Turriaco sarà gestito dall'Unione
sportiva dilettantistica Fo.Re. L'amministrazione comunale ha deciso di prolungare il
comodato d'uso gratuito dell'impianto a fronte dei risultati positivi conseguiti in questi anni,
anche nel settore della promozione dell'attività sportiva calcistica nel territorio locale tra i
bambini. In attesa di attuare la procedura per la gestione degli impianti sportivi, la giunta
ha quindi "riconsegnato le chiavi" del campo da calcio e degli spogliatoi all'Usd Fo.Re,
affiancandole con un contributo di 10mila euro. Del tutto straordinario, come lo sono, però,
gli interventi di manutenzione che l'associazione dovrà effettuare nell'impianto. Si tratta
dell'installazione di pannelli di tamponamento in lamiera zincata da collocare sul lato nord
della tribuna e il rifacimento del muro di cinta dell'area di gioco lungo il lato dell'impianto
che confina con via Volta. I fondi serviranno, però, anche alla manutenzione straordinaria
dell'impianto di illuminazione del campo sportivo con eventuale sostituzione dei corpi
illuminanti e delle lampade. In questi mesi, comunque, il Comune di Turriaco si è occupato
e si sta occupando direttamente della rimozione e dello smaltimento di alcune lastre in
eternit presenti nell'impianto sportivo. Un intervento che l'Idv ha sollecitato a
completare in tempi stretti anche durante l'ultima seduta del Consiglio comunale.
Per il resto l'impianto continuerà a essere gestito in comodato gratuito. L'associazione
dovrà, quindi, non solo occuparsi della manutenzione ordinaria e dello sfalcio dell'erba del
campo principale, ma anche delle spese di pulizia, della fornitura di energia elettrica e di
acqua e di quelle per il riscaldamento. Nella convenzione rinnovata in questi giorni
dall'amministrazione locale si sottolinea comunque anche come l'impianto e gli spogliatoi
potranno essere concessi a terzi solo dopo averne data comunicazione al Comune, che
potrà riservarsi di negare l'autorizzazione all'uso. Nello stesso tempo l'amministrazione
potrà decidere di cedere l'impianto ad altre associazioni per manifestazioni di carattere
eccezionale nei giorni in cui non sia in programma alcuna iniziativa già calendarizzata
dall'Usd Fo.Re.

domenica 9 ottobre 2011

Sindaco, io la interrogo!

EccoVi le ultime INTERROGAZIONI presentate.

5 ottobre 2011

Al SINDACOdi Turriaco

La legge 148/2011, nota come Manovra bis 2011, dà ai Comuni superiori a 1.000 abitanti la facoltà di aderire alle Unioni di Comuni costituite ai sensi del comma 1 per esercitare le sole funzioni fondamentali (elencate nell’articolo 21, comma 3, della legge n. 42/2009, e da attivare entro il 31-12-2012 in base all’art. 14 del DL n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010) o, in alternativa, tutte le funzioni amministrative e i servizi pubblici di loro competenza; ciò fatte salve eventuali comptenze primarie della Regione FVG.
Interrogo il sig. Sindaco per conoscere se intende promuovere questa grande opportunità e aderire all'importante iniziativa sottesa alla disposizione di legge, valorizzando nei fatti le peculiarità territoriali del mandamento e sue comuni, e già condivise, specificità.
Pier Ugo CANDIDO

27 settembre 2011

Al SINDACO

Gli scriventi consiglieri La interrogano per conoscere le motivazioni per le quali, nella seduta serale di ieri, non era presente nei fascicoli dei CAPIGRUPPO CONSILIARI, e soprattutto nel SUO, la nostra nota - depositata al Comune nella mattinata del 26/09/2011con indicazioni di precisa allegazione ai destinatari presenti la sera stessa in consiglio comunale - con cui si evidenziavano nostre imprescindibili PUNTUALIZZAZIONI circa regolamento licenziato con DCC. 24/2011.
Distinti saluti.
Pier Ugo CANDIDO
Duilio PETEAN - Il paese in comune.

27 settembre 2011

Al sig. SINDACO

La interrogo per conoscere se sono previsti ulteriori lavori di completamento della piazza Libertà (alberature, panchine etc.) al fine di rendere maggiormente gradevole alla cittadinanza il significativo intervento di riqualificazione urbana in essere.
Distinti saluti.

dott. Pier Ugo CANDIDO

27 settembre 2011

Al sig. SINDACO

La interrogo in merito alla programmazione sugli interventi del verde pubblico per conoscere il dettaglio di tutti gli atti di indirizzo e di gestione relativi, riferiti al corrente anno, al 2010, al 2009, al 2008.
Al contempo chiedo copia degli atti programmatori per le predette annualità.
Distinti saluti.

dott. Pier Ugo CANDIDO
1 settembre 2011

Al SINDACOsig.ra BRUMAT

In merito alla segnalazione odierna (vd. alcune foto gentilmente inviataci) di vari cittadini si interroga il SINDACO per conoscere le ragioni per le quali non viene adeguatamente manutenuta l'area limitante l'arteria stradale denominata via Marconi; ai lati della stessa v'è la presenza sovrabbondante di erbacce, e altri arbusti, nonchè serie limitazioni al marciapiede. Ciò impedisce il normale transito dei pedoni, soprattutto se diversamente abili. L'adeguata manutenzione delle proprietà pubbliche, che preservi il cittadino da eventi nocumentosi, è un principio assoluto di buona amministrazione.
A tal uopo si sollecita l'Amministrazione a rimuovere le rimanenti lastre di eternit ancora presenti nel campo sportivo "Minin", atteso che, come acclarato anche nell'ultimo consiglio comunale, non v'è la certezza sull'adeguato incapsulamento e sulla integrità delle stesse: le operazioni, a detta di chi scrive, dovrebbero essere compiute prima dell'inizio  - di solito settembre - delle stagionali attività sportive nell'area comunale succitata.
I saluti più distinti.

PIER UGO CANDIDO


venerdì 23 settembre 2011

Trasparenti alla trasparenza.

L’Idv: la maggioranza teme la trasparenza

TURRIACO Ciò che in altre amministrazioni comunali viene licenziato con estrema facilità a Turriaco diventa sempre, o quasi, un macigno insormontabile. Ad affermarlo sono il gruppo consiliare dell'Idv e quello di Paese in Comune, che nel mirino hanno le videoriprese delle sedute del Consiglio comunale. L’Italia dei Valori, col sostegno della Lista Il Paese in Comune, aveva già presentato alla fine di giugno 2009 uno stringato regolamento che in quattro pagine disciplinava la trasmissione via web delle sedute dell'assemblea. Secondo Idv e Paese in Comune, il regolamento era uno strumento semplice, però efficace, che dava grosse opportunità all’ente per dare un'innovativa comunicazione sulla propria azione di governo locale. «Il cittadino da casa avrebbe potuto toccare con mano - affermano i capigruppo dell'Idv Pier Ugo Candido e di Paese in Comune Duilio Petean - e verificare in diretta la bontà dell’agire dei propri rappresentanti comunali». L’operazione proposta era inoltre a costo zero, oltre che rispettosa delle normative vigenti in materia. «Evidentemente la cultura della trasparenza nell’azione amministrativa è un tabù - attaccano Candido e Petean -, sia per il sindaco Alessandra Brumat sia per l’attuale maggioranza che aveva cassato, senza entrare nel merito, la proposta». Troppa modernità per Turriaco? La questione secondo Idv e Paese in Comune in realtà è un'altra: quella della trasparenza. «La prova del nove dell’avversione alla massima trasparenza - affermano i due capigruppo - si ha anche con il regolamento, approvato di recente in aula, dello svolgimento dei lavori del Consiglio comunale, che “taglia fuori” l’opposizione, limitando i tempi di discussione, consultazione ma, soprattutto di accesso amministrativo agli atti, apponendo limiti risibili e poco opportuni». (la.bl.)
Rassegna stampa IdV FVG

giovedì 22 settembre 2011

Siamo FUSI, o no?


La legge regionale n° 11 dell’agosto 2011, quella per l’assestamento di bilancio, ha introdotto, con il suo comma 32 dell’art. 10, l’art.28 bis nella legge regionale n° 1/2006 prevedendo le modalità di incentivazione, con fondi regionali, di percorsi di fusione tra Comuni. La fusione non dovrà essere toutcourt ma potrà essere promossa anche dalla diffusione di una cultura sovracomunale, incentivando  percorsi di sviluppo del territorio e di potenziamento dei servizi tra più enti locali. Un percorso, quello voluto dal legislatore regionale, apportante contributi ai Comuni sulla base di fondi specifici, imputati poi all’esclusività del bilancio regionale.
L’obiettivo pare sia quello di sensibilizzare la cittadinanza sulla fusione e sugli effetti relativi, per migliorare  e integrare le infrastrutture delle sedi e dei servizi, e per creare un unico ente comunale, onde garantire all’utenza un’offerta migliore. Tempo fa tra San Canzian d’Isonzo e Turriaco s’era sviluppata una serie di discussioni di merito con un’ampia platea di favorevoli alla fusione tra le due municipalità. Senza preclusioni di sorta l’Italia dei Valori di Turriaco aveva  proposto di recuperare, ma non come alternativa, solo come opportunità di continuità ad un comune sviluppo territoriale, il rilancio del “sistema” CITTÀ’ MANDAMENTO, magari limitandolo solo ai piccoli Comuni, escludendo quindi Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano ambiziosi , invece, di essere, senza averne tutti i presupposti, una CITTÀ’COMUNE.
Ora v’è la prova dei fatti. Si può chiedere alla Regione un contributo per le FUSIONI tra enti entro il 15 febbraio di ogni anno.
Alla luce anche delle predette novità legislative, che aprono questi nuovi e significativi orizzonti in un panorama di serie ristrettezze finanziarie per gli enti locali, quale miglior occasione per le pulsanti anime politiche locali per verificare, e attuare, questo loro progetto di fusione tra municipalità contermini?

Italia dei Valori – Lista Di Pietro
Pier Ugo CANDIDO consigliere comunale

mercoledì 21 settembre 2011

Trasparenti nelle trasparenze.

                        
Ciò che in altre amministrazioni comunali viene licenziato con estrema facilità a Turriaco diventa sempre, o quasi, un macigno insormontabile. Il caso eclatante è quello delle videoriprese delle sedute del consiglio comunale. L’Italia dei Valori, col sostegno della Lista Il Paese in comune, aveva già presentato alla fine di giugno 2009 uno stringato regolamento, che in quattro pagine disciplinava la trasmissione via web delle seduta istituzionali. Uno strumento regolamentare semplice però efficace, che dava grosse opportunità all’ente per diffondere innovative comunicazioni sulla propria azione di governo locale. Il cittadino da casa avrebbe potuto toccare con mano e verificare in diretta la bontà dell’agire dei propri rappresentanti comunali. Non sempre il cittadino, infatti, è al corrente di ciò che accade nel Comune: spesso l’informazione di rito è insufficiente, anche se attestata con la pubblicazione all’albo pretorio, ora online. L’operazione proposta era ovviamente a costo zero e avveniva nel rispetto delle normative vigenti. Evidentemente la cultura della trasparenza nell’azione amministrativa è un tabù sia per il Sindaco, che per l’attuale maggioranza che aveva cassato senza merito la suddetta proposta. Troppa modernità per Turriaco? La prova del nove dell’avversione alla massima trasparenza,  e accesso amministrativo, si ha anche con il recente regolamento sullo svolgimento dei lavori del consiglio comunale che “taglia fuori” l’opposizione limitandone i tempi di discussione, consultazione ma soprattutto di accesso amministrativo, apponendo limiti risibili e poco opportuni. Per non parlare, per continuare, della circostanza che vedi gli scriventi da febbraio 2011 in attesa della trasmissione di documentazione di rilievo sullo stato delle attività, e di alcuni capannoni, di IRIS SpA in Ronchi dei Legionari. Oppure delle ricorrenti peripezie per avere un semplice accesso ad atti, in particolare quelli di natura edilizia e/o urbanistica. Se le cose non cambieranno in tempi stretti – sono state avanzate diverse proposte migliorative – di questi incidenti istituzionali non resterà che informare anche il sig. Prefetto: ciò a garanzia e tutela del più ampio contributo democratico nelle istituzioni, ancorché proveniente da un’opposizione di consiglio comunale.

Gruppi consiliari
IL PAESE IN COMUNE Duilio Petean
ITALIA dei VALORI - LISTA DI PIETRO Pier Ugo Candido

sabato 17 settembre 2011

MiniComuni addio?


Dalla modifica dell'art. 16 del D.L. 138/2011, che dovrebbe diventare legge nei prossimi giorni, emerge che nei mini-Enti dal 2013 dovranno necessariamente gestire in forma associata tutte le funzioni e tutti i servizi pubblici loro spettanti. In capo ai singoli Comuni, quindi, non dovrebbe residuare alcun tipo di compito.
La forma indicata dal Legislatore per la gestione associata è l'unione di Comuni, disciplinata dall'art. 32 del Tuel. Tuttavia, vi sono alcune deroghe alla disciplina generale: il consiglio dell'unione sarà formato solo dal Sindaco e da due consiglieri per ogni Comune aderente (l'autonomia statuaria dell'unione, quindi, è stata molto compressa) ed il Legislatore potrà stabilire l'elezione diretta dei suoi organi. Il Presidente, poi, potrà essere uno dei componenti del consiglio e non necessariamente il Sindaco: durerà in carica per due anni e mezzo, rinnovabili. La giunta dell'unione sarà nominata dal presidente ed i suoi componenti dovranno essere necessariamente sindaci. Lo Statuto dovrà essere approvato dal Consiglio dell'unione e non dai Consigli comunali.
A queste unioni potranno aderire anche i Comuni con popolazione superiore a mille abitanti, scegliendo se delegare soltanto la gestione delle funzioni fondamentali o tutte le funzioni e i servizi. I singoli consigli comunali avranno poteri di indirizzo dell'unione attraverso la redazione di un documento programmatico di indirizzo: sarà l'unione invece che approverà l'unico bilancio redatto.
Le unioni dovranno raggiungere la soglia minima di 5 mila abitanti, 3 mila nelle zone montane: l'ambito delle stesse sarà fissato dalle Regioni, entro i sei mesi successivi alla entrata in vigore della legge di conversione, su proposta dei Comuni; con propria deliberazione, inoltre, le Regioni potranno stabilire soglie demografiche diverse.
La loro nascita effettiva avverrà nella prima elezione successiva al 13 agosto 2012 nel primo Comune interessato dal rinnovo del Consiglio comunale. Da tale data decadranno tutte le Giunte dei comuni aderenti all'unione, ivi comprese quelle dei Comuni che avranno delegato tutte le proprie funzioni amministrative. A decorrere da questa data, per tutte le funzioni trasferite, passeranno all'unione tutti i dipendenti e tutti i rapporti giuridici dei singoli Comuni. Inoltre, cesserà automaticamente la partecipazione dei mini enti a convenzioni e consorzi: l'unica possibilità di deroga è che essi, alla data del 30 settembre 2012, gestiscano in modo associato, tramite convenzioni, tutte le loro funzioni ed i loro servizi. Ciò dovrà essere dimostrato dai singoli Comuni tramite un'attestazione da trasmettere al Ministero dell'Interno.
Invece, i Comuni con popolazione compresa tra i mille e cinque mila abitanti, dovranno obbligatoriamente gestire in forma associata due delle sei funzioni fondamentali entro la fine del 2011; entro al fine del 2012 l'obbligo si amplierà a tutte e sei le funzioni fondamentali. Per le gestioni associate dovrà essere raggiunta la soglia demografica minima di 10 mila abitanti, ma la Regione potrà deliberare una soglia differente entro due mesi successivi alla conversione del decreto.
Tutte queste disposizioni si applicheranno anche alle Regioni a statuto speciale.

martedì 13 settembre 2011

Giovani GENITORI: ecco le novità INPS.

L'INPS, con circolare n. 115 del 5 settembre 2011 informa che è stata istituita la "Banca dati per l'occupazione dei giovani genitori", cui possono iscriversi i giovani genitori di figli minori, in cerca di un occupazione stabile, finalizzata a consentire l'erogazione di un incentivo di € 5.000 in favore delle imprese private e delle società cooperative che provvedano ad assumere a tempo indeterminato le persone iscritte alla banca dati stessa. La creazione della Banca dati è prevista dal Decreto del Ministro della Gioventù del 19 novembre 2010 pubblicato nella G.U. 27 dicembre 2010, n. 301 e, si legge nella circolare, possono iscriversi coloro che possiedano, alla data di presentazione della domanda, congiuntamente i seguenti requisiti: età non superiore a 35 anni; essere genitori di figli minori; essere titolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o lavoro in somministrazione o lavoro intermittente o lavoro ripartito o contratto di inserimento o collaborazione a progetto o occasionale o lavoro accessorio o collaborazione coordinata e continuativa. L'incentivo può essere riconosciuto alle imprese private e alle società cooperative e spetta per l' assunzione a tempo indeterminato, anche parziale, ovvero per la trasformazione a tempo indeterminato (anche con orario parziale) di un rapporto a tempo determinato. L'Istituto precisa inoltre che per poter usufruire del beneficio l'assunzione non deve costituire attuazione di un obbligo, ai sensi della legge 68/1999 in favore dei disabili e il datore di lavoro non deve aver effettuato, nei sei mesi precedenti l'assunzione, licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale, fatta salva l'ipotesi in cui l'assunzione sia finalizzata all'acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse e non deve avere in atto sospensioni dal lavoro o riduzioni dell'orario di lavoro per crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione industriale, salvo il caso in cui l'assunzione sia finalizzata alla acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse. Il lavoratore assunto non deve essere stato licenziato, nei sei mesi precedenti l'assunzione, dalla medesima impresa ovvero da impresa collegata o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.

lunedì 12 settembre 2011

Un, due e tre: Province addio?

Un provvedimento di soli tre articoli che, se venisse approvato, cancellerà il termine "Province" da sette articoli della Costituzione, con la sola eccezione delle Province di Trento e Bolzano che resteranno in vita: il termine "Province" verrà sostituito con quello di "Città metropolitane" nella rubrica del Titolo V della Parte Seconda della nostra Carta costituzionale.
Il nuovo articolo 117 prevede che spetterà alle Regioni, di intesa con il Consiglio delle Autonomie Locali, emanare leggi istitutive di locali forme associative tra Comuni per "l'esercizio delle forme di Governo di area vasta"; inoltre, esse dovranno definire organi, funzioni e legislazione in materia elettorale. Questa legge regionale dovrà essere emanata entro un anno dall'entrata in vigore della riforma costituzionale: conseguentemente, al momento della cessazione dei Consigli provinciali in carica, le Province saranno formalmente soppresse e saranno istituite le Unioni di Comuni individuate con la legge regionale. Le Unioni così create erediteranno dalle ex Province tutti i rapporti giuridici, anche di lavoro, già esistenti; le Regioni sopprimeranno e non potranno più creare enti, agenzie ed organismi che svolgano funzioni di governo di vasta area.
Nell'articolo finale del provvedimento si precisa che "Dall'attuazione della presente legge costituzionale deve derivare in ogni Regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici e amministrativi". 
da IL SOLE24ORE