A Turriaco la democrazia
istituzionale, anche attuativa, funzionerebbe così: chiesto un parere alla
comunità, o al consiglio comunale che la rappresenta, il Comune fa poi quel che
vuole! Dopo quello di piazza Libertà è eclatante l’episodio della pista ciclabile
di via Alighieri, arteria che per anni è stata segnalata, proprio dall’amministrazione
comunale, con l’originale indicazione di via Dante, quasi a dimenticare che il
noto poeta avesse anche un cognome. Nel corso dell’anno 2009 i residenti della
zona furono convocati dall’amministrazione per valutare l’opportunità della
realizzazione di una pista ciclabile. Fu affermata ai cittadini la necessarietà
dell’opera pubblica per poter ovviare al problema di schiere di ciclisti
percorrenti contromano la via Alighieri stessa per recarsi soprattutto al
cimitero: a consuntivo, sì e no, 10 persone al giorno! La proposta poteva anche
trovare il favore dei residenti se collocata in un quadro organico di sviluppo
delle piste ciclabili comunali - argomento ad oggi ancora sconosciuto all’Ente –
e se la delimitazione dell’area ciclabile, con segnaletica orizzontale e
contestuale posa in opera di strisce delimitatrici, fosse corrisposta a quanto
poi successivamente in essere ad esecuzione dei lavori conclusa. A quel punto vi
fu una giusta e corretta sollevazione popolare visto che tutt’altri manufatti
furono realizzati rispetto a quelli
previsti: le strisce e i mattoni rifrangenti al suolo sparirono per lasciare
spazio ad una futuristica e fitta retta di pericolosi paletti in inox. Paletti
pericolosi per i transitanti, uomini e mezzi, anche di soccorso. Manufatti
evidentemente inadeguati, oltre che per il macroscopico aspetto di decoro
architettonico, anche all’esigenze dei residenti e probabilmente del codice
della strada. L’esborso per il cittadino, nel caso citato, fu certamente
superiore alle aspettative, con una ricaduta diretta su tutta la collettività Ma
a Turriaco funziona così, e da troppo tempo. Ed ora, dopo la pista ciclabile e
la piazza, le macroscopiche opere faraoniche all’orizzonte: un megaparcheggio
in via Marconi e un asilo nido, quasi che ci fosse questa grande esigenza di
parcheggi e questa incredibile natalità – magari - a Turriaco. In sintesi: il
Comune, chiuso nelle sue “stanze dei bottoni”, è sempre attento alle reali
esigenze e bisogni della sua comunità.
Pier
Ugo CANDIDO