lunedì 17 ottobre 2011
venerdì 23 settembre 2011
Trasparenti alla trasparenza.
L’Idv: la maggioranza teme la trasparenza
mercoledì 21 settembre 2011
Trasparenti nelle trasparenze.
giovedì 25 agosto 2011
TRASPARENZA in ATTI AMMINISTRATIVI: a Turriaco nulla cambia!
Facendo seguito ad una mia richiesta di accesso agli atti di natura edilizia/urbanistica, condivisa con il gruppo il Paese in Comune, sono a segnalare che, trascorsi abbondantemente sei mesi, e più, non ho avuto alcun riscontro della documentazione che doveva essermi consegnata, in virtù anche di precisi accordi raggiunti con il Responsabile dell'U.Tecnico.
Sottolineo che, nel caso di specie, pur essendomi prodigato (vd. anche e-mail del 3 marzo 2011) nel continuare a dare corso a quella proficua collaborazione istituzionale, sgravante gli Uffici da ogni surplus e/o difficoltà operative, come si era sostanziato con Lei, signor Sindaco, e in forza anche di preciso dettame della Presidenza del Consiglio Commissione accesso ai documenti amministrativi, NON HO AVUTO ancora oggettiva disponibilità degli atti sopra richiamati.
Ritenuto, quindi, di essermi adoperato nel corretto esercizio del diritto d'accesso, la circostanza dedotta dai fatti sopra citati limita concretamente il mio diritto d'accedere compiutamente inferendo l'espletamento del mandato.
Colgo l'occasione per significare, altresì, che sarò presente verso le ore 18.00 di Lunedì 29/8/2011 nella "sala Giunta" per l'esame di tutta la documentazione integrante l'O.D.G. del prossimo consiglio comunale previsto nella stessa data.
Cordialità.
giovedì 12 maggio 2011
IRIS SpA: la trasparenza amministrativa.
Il 28 febbraio 2011 i gruppi consiliari di Turriaco Italia dei Valori - Lista Di Pietro e Il paese in comune dopo aver preso visione, da un giornalino satirico locale edito in periodo carnascialesco, della rappresentazione minuziosa di situazioni apparentemente poco chiare interessanti IRIS SpA o sue articolazioni funzionali, hanno trasmesso al Sindaco di Turriaco e a IRIS SpA una precisa interrogazione per
- conoscere l'importo dei canoni d'affitto annuali/mensili versati e l'intestatario della proprietà dell'immobile;
- conoscere il dettaglio delle attività ivi poste in essere;
- avere copia delle certificazioni ISPESL, d'agibilità, della prevenzione incendi, quelle di cui al d.lgs. 81/'2008, compresi i Piano dei rischi e atti correlati, nonché quelle rilasciate dall'ASS n°2 relativamente all’immobile di cui sopra.
martedì 19 aprile 2011
Operazione trasparenza: Andria risponde Turriaco no!
Operazione “trasparenza” ad Andria, Comune pugliese vicino a Bari. È durata poco più di 45 minuti la riunione di Giunta in diretta on line dell’Amministrazione cittadina, il primo Comune in Italia ad adottare e sperimentare questo sistema innovativo. In poche altre situazioni a livello nazionale le sedute dell'esecutivo comunale possono essere seguite in differita. “Con questo sistema vogliamo rendere il Comune - ha affermato il Sindaco, Nicola Giorgino, all'inizio dei lavori dell'esecutivo nato un anno fa - un palazzo di cristallo, trasparente e penetrabile per i cittadini. Così si saprà cosa facciamo nel loro interesse e se rispettiamo le scadenze promesse”.
A Turriaco tutto tace. La trasparenza fa paura?
giovedì 3 marzo 2011
lunedì 24 gennaio 2011
TRASPARENZA. Il diniego nell'accesso ad atti amministativi.
p.c. Al COMUNE di TURRIACO
f.to Tiziano PIZZAMIGLIO
Gruppo consiliare Italia dei Valori - Di Pietro - TURRIACO
f.to Pier Ugo CANDIDO
martedì 4 gennaio 2011
Il CORRIDOIO 5 e TAV: misteri del 2011.
domenica 31 gennaio 2010
Delibere della Giunta comunale.

Al Capo gruppo
Oggetto: Comunicazione deliberazioni ai sensi del 16° comma dell’art.1 della legge regionale 21/03
Ai sensi e per gli effetti di cui alla legge regionale in oggetto, si comunica che sono state affisse all'albo pretorio le seguenti deliberazioni:
GIUNTA COMUNALE DEL 25.01.2010
N 11 AUTORIZZAZIONE AL SINDACO PER LA RICHIESTA DI CONTRIBUTI ALLA REGIONE FVG ED ALLA PROVINCIA
N.12 PATROCINIO COMUNALE DELL’INCONTRO CONCLUSIVO DELL’INIZIATIVA “INSIEME PAR L’ISONZ”
N. 13 CONCESSIONE IN USO GRATUITO DI PARTE DELL’AREA ADIBITA A MAGAZZINI COMUNALI ALL’ASSOCIAZIONE PRO LOCO E ALL’ORGANIZZAZIONE ASI AUSER
N.14 PATROCINIO COMUNALE AL GRUPPO COSTUMI TRADIZIONALI BISIACHI DI TURRIACO PER L’ORGANIZZAZIONE DEL CICLO DI LEZIONI “ENGLISH FOR KIDS” E DEL CORSO DI VOCALITA’
mercoledì 16 dicembre 2009
La comunicazione.
martedì 24 novembre 2009
martedì 10 novembre 2009
Trasparenze ed internet.
- Sig. SINDACO
- Giunta Comunale
- Gruppi Consiliari
Si allega la locandina di un importante corso di formazione per amministratori locali nella speranza che ciò possa contribuire anche a fare chiarezza sulla vicenda - risolvendola in positivo - della videoripresa dei consigli comunali, sia essa istituzionalizzata o viceversa promossa motu proprio da ogni singolo gruppo consiliare.
Cordiali saluti.
Gruppo consiliare IDV TURRIACO
martedì 3 novembre 2009
La privacy.
Esiste in Italia un'autorità indipendente che si chiama Garante della privacy, che negli ultimi quindici anni, soprattutto ma non solo nella persona di Stefano Rodotà che ne è stato presidente, ha lanciato sacrosante grida d'allarme sui sistemi di controllo satellitare che ci spiano ovunque, sulle tecniche di profiling che servono a discriminare i lavoratori magari in base alle condizioni di salute, sull'abuso dei nostri dati sensibili negli aeroporti con la scusa di difenderci dai terroristi, sull'abuso di telecamere per strada con la scusa di difenderci dai rapinatori eccetera eccetera.
Eppure a mia memoria nessuna di queste sacrosante grida d'allarme ha mobilitato in Italia uno schieramento a difesa della privacy perduta pari a quello che oggi si stringe a difesa della vita privata degli uomini politici, da Berlusconi a Marrazzo e facendo - indebitamente - d'ogni erba un fascio. Al contrario, il ritornello imperante nelle democrazie occidentali, soprattutto dopo l'11 settembre 2001, è stato che di fronte ai rischi della sicurezza la privacy poteva e doveva andare a farsi benedire, e i princìpi liberaldemocratici pure.
Domanda, spero lecita: come mai oggi la privacy ridiventa sacra, e i principi liberaldemocratici pure? Come mai, oggi in Italia, c'è chi si sente minacciato più dal telefonino dell'amante di una notte che dalla telecamera di una banca, più dal gossip che da Echelon? Perché con i nuovi mezzi di registrazione e duplicazione del reale lo spionaggio si democratizza, scrive sul Corsera Pierluigi Battista rimpiangendo «la vecchia Inquisizione» a fronte della «inedita e spietata dittatura tecno-pettegola» di oggi, come se stesse qui e solo qui il rischio di passare il confine fra democrazia e totalitarismo (e sei televisioni in mano a un premier? e i plebisciti contro la divisione dei poteri?). Marco D'Eramo invece, su queste stesse pagine (29/10), va al sodo, invocando il ripristino di quel caposaldo della modernità che era la barriera fra pubblico e privato, nonché della conseguente e tollerante distinzione fra vizi privati e pubbliche virtù, il tutto nientemeno che a difesa dell'autonomia del politico secondo Dumont, nonché di una opposizione «politica» a Berlusconi contro un antiberlusconismo impolitico e gossiparo. Siamo a questo dunque, all'invocazione della doppia morale - cattolica, anzi democristiana - a presidio di una politica in stato terminale, e dell'ipocrisia dei politici che predicano famiglia e praticano prostituzione? Prendo atto.
Con buona pace di Dumont, le categorie della modernità politica arrivano alla nostra tarda modernità largamente usurate non dalle chiacchiere ma dai fatti. Tra i quali fatti non ci sono solo i telefonini che filmano e i giornali che pubblicano, né soltanto la personalizzazione della politica che presta il fianco alla personalizzazione del linciaggio mediatico (Rina Gagliardi sul Riformista). C'è, ad esempio, che la barriera fra pubblico e privato poteva reggere finché c'era una barriera fra uomini attori della vita pubblica e donne custodi - mute - del focolare privato: si chiamava patriarcato. Saltata la seconda barriera, salta anche la prima: oggi le donne - mogli, amanti e prostitute che siano, angeli o streghe - parlano, e parlano in pubblico. La massima «vizi privati, pubbliche virtù», coniata a tutela degli uomini pubblici, ha perso la garanzia del silenzio femminile. Dire questo non significa, vorrei rassicurare D'Eramo, fare ideologia 'antimaschilista': significa stare ai fatti, e non perdere la bussola. Una bussola che aiuta, per esempio, a distinguere fra il caso Berlusconi e il caso Marrazzo: l'uno denudato dalla denuncia - politica - del suo sistema di potere da parte di sua moglie (e poi di altre testimoni), l'altro da un agguato - antipolitico - di quattro carabinieri nella casa - privata - di una trans. Differenze troppo sottili e troppo scomode per chi (l'apparato mediatico della destra e quello terzista al gran completo) preferisce cavarsela con la graduatoria del disdoro fra escort e trans.
C'è però un'altra bussola che non andrebbe persa, e che passa, ha ragione Mariuccia Ciotta (29/10) , per la piegatura del senso di parole come libertà, desiderio, piacere. Da mesi sento circolare pelosissime preoccupazioni (su l'Altro-gli Altri, in sintonia col Foglio) che sorvegliare sul rapporto fra sesso e potere significhi lavorare per il re di Prussia, ovvero per il moralismo dei bacchettoni e della Cei, tradendo il mandato libertario che ci viene dal Sessantotto, dal femminismo e dalla stagione che legò sessualità e politica. Senonché le parole hanno un senso, e la storia anche. Il sexgate di Berlusconi (e quello di Marrazzo) non è il compimento del '68, come sostiene un «giovane Pd» intervistato giorni fa su Repubblica: ne è casomai il rovesciamento. La libertà sessuale non equivale al mercato del sesso, la creatività del desiderio non equivale alla commercializzazione del piacere. Nel '68 e seguenti a nessuno e a nessuna sarebbe venuto in mente di farsi scudo della massima «vizi privati pubbliche virtù»: i vizi si trattava di portarli e rivendicarli allegramente alla luce del sole, correndo i rischi relativi. Infatti si può guadagnare libertà a spese della privacy. Come si può difendere la privacy a spese della libertà.
giovedì 10 settembre 2009
Trasparenza amministrativa e videoriprese: NIET!

lunedì 7 settembre 2009
Trasparenza amministrativa a Turriaco: quale tabù!

Un piccolo e timido passo in avanti è stato fatto: solo grazie all'intervento dell'IdV, il Comune ha comunque messo in rete, cioè pubblicato in internet, le delibere giuntali.
mercoledì 26 agosto 2009
E' trasparenza?

Al SINDACO del Comune di Turriaco L'esercizio del diritto dei consiglieri comunali di ottenere tutte le informazioni utili all'espletamento del loro mandato non richiede un'istanza scritta. |
In tal senso si è espressa più volte la giurisprudenza (*), la quale ha affermato che al diritto di accesso spettante ai consiglieri comunali non possono essere applicati i limiti previsti dall'ordinario diritto di accesso previsto dalla L. 241/1990 , in particolare quello relativo alla riservatezza dei terzi.Infatti, il diritto previsto a favore dei consiglieri comunali è finalizzato a consentire la valutazione della correttezza ed efficacia dell'operato dell'amministrazione comunale: pertanto, per il suo esercizio è sufficiente una richiesta verbale con le indicazioni necessarie alla individuazione delle informazioni richieste, a prescindere dalla specificazione degli estremi dell'atto. Ciò posto, per favorire una "snella" partecipazione amministrativa, si chiede un'oculata applicazione dei principi sottesi alle pronunce giudiziali de quo, che ampiamente superano ataviche formalità e riti legati all'accesso agli atti, consentendo, quindi, quelle richieste di specie, da parte dei consiglieri comunali, che giungono all'Ente - per esempio - anche via e-mail. Distinti saluti. Gruppo consiliare Italia dei Valori - Di Pietro |