mercoledì 1 agosto 2012

La cosiddetta TAV e lo scempio istituzionale turriachese

Nonostante il previo invito a adempiere di IdV è gravissimo l'atto di antidemocrazia istituzionale compiuto il 25 luglio scorso dalla "giunta BRUMAT" in merito al nuovo tracciato, comunemente individuato con l'acronimo T.A.V., riferito alla linea AV/AC - tratta Portogruaro-Trieste: il consiglio comunale, che sarebbe stato l'organo chiamato meritoriamente a discutere, e decidere, sull'argomento, non è stato convocato e oramai, visti i termini imposti dalla normativa, mai lo sarà. Le sue prerogative sono state ingerentemente surrogate con un atto giuntale (DG. n° 55/2012) e d'imperio, tra l'altro povero di contenuti giacchè si limita a richiamare le osservazioni già espresse a Turriaco in un consiglio del lontano marzo 2011. Al Sindaco non è nemmeno chiaro che le riunioni di capigruppo, citate nel documento odierno, non sono deliberanti e quindi assumono nel contesto di cui si discorre il ruolo di non valore giuridico. La poca avvedutezza e la sfrontataggine con cui s'è agito è poi confermata nell'atto laddove si legge che rispetto all'altra volta di fatto nulla è cambiato: nel nuovo documento, riferito alla cd. TAV, invece ci sono piccole precisazioni rispetto a rilievi già effettuati (es. sull'alternativa 0) ma anche inconguenze con la precedente documentazione. Stavolta inoltre si potevano esprimere le osservazioni al Ministero per l'intera tratta da Venezia a Trieste. Il Comune di Turriaco, autoriducendosi le prerogative, specifica l'intenzione di inviare solo il parere al  Servizio VIA della Regione non avvalendosi della possibilità dell'invio delle proprie osservazioni anche direttamente al Ministero ai sensi dell'art. 24 del Dlgs 152/2006 e s.m.i.. E' indispensabile, per chi scrive, far conoscere alla cittadinanza la possibilità, entro 60 giorni del deposito dell'avviso pubblico - dal 20 giugno 2012 - di presentare comunque osservazioni al progetto preliminare sulla nuova linea AV/AC tratta Portogruaro- Trieste. La reiterata gravità connessa a questa attività amministrativa compiuta dalla "giunta Brumat" ci spinge a segnalare il caso a varie autorità per i rilievi di competenza. I cittadini, trattati da questa amministrazione come sudditi, siano consci che la democrazia istituzionale, e rappresentativa, a Turriaco è stata ancora una volta espropriata, dimostrando arrogantemente che non c'è volontà di cooperare per il bene comune e per la tutela dei cives.