sabato 29 settembre 2012

Prevenire è meglio che curare!



c.a.Sig SINDACO
 A. Brumat

 Sinceramente sono preoccupato, e non poco, che il cd " virus del Nilo" occidentale - IL PICCOLO di ieri ne dava ampia notizia - si sia diffuso, o si stia diffondendo, nel Monfalconese, con un primo caso accertato in regione proprio nel territorio di San Canzian d'Isonzo. Ritengo che le comunità vadano preservate, soprattutto con una corretta prevenzione e dovuta informazione, da ogni possibile tragica deriva che questa manifestazione patologica possa comportare.


Chiedo, allora, al primo cittadino, come responsabile della salute comunitaria, di attivarsi immediatamente per:

  •  un'azione di sfalcio e disinfestazione, e interventi complementari, ad opera di squadre comunali, o di servizi delle partecipate ambientali, di tutte le aree a rischio; operazioni da sinergicamente estendere, interessando le altre municipalità, a tutto il territorio mandamentale;
  •  per evitare allarmismi non giustificati, provvedere ad una informazione capillare sul "casus belli" alla popolazione, coinvolgendo anche l'Azienda Sanitaria e altri organismi pubblici che di dedicano alla materia,
  •  incrementare la "lotta" alla zanzara tigre, con distribuzione immediata, e gratuita, ai cittadini degli specifici kit e prodotti già esistenti.

 PIER UGO CANDIDO - consigliere comunale

mercoledì 26 settembre 2012

Sbilanci sbilanciati: tra cartelle pazze & IMU!



Imu, dalla Regione 78mila euro al Comune

TURRIACO. Il bilancio del Comune di Turriaco è in equilibrio. A sostenerlo è arrivato anche il trasferimento dalla Regione a compensazione del minor gettito garantito dall'Imu rispetto al finanziamento che lo Stato erogava dopo aver soppresso l'Ici sulla prima casa.
Si tratta di circa 78mila euro, come ha spiegato il sindaco, Alessandra Brumat, lunedì sera, illustrando il documento contabile al Consiglio comunale. Da quando il bilancio di previsione è stato approvato l'ente locale ha inoltre potuto registrare maggiori entrate dall'accertamento della Tassa rifiuti dovuta per gli scorsi anni (13.500 euro in più rispetto a quanto preventivato a inizio anno) e da quello sul rispetto delle norme in materia di edilizia privata (5mila euro in più).
Quasi altri 7mila euro sono arrivati invece da un ulteriore riparto degli utili prodotti dalla cessione del ramo energia di Iris. In entrata ci sono anche i 34.200 euro del finanziamento arrivato dalla Regione per attivare cinque progetti di Lavoro socialmente utile, due nell'area impiegatizia e tre nel settore delle manutenzioni. Più di 20mila euro sono stati invece ricevuti a fronte del progetto europeo Camis, di cui il Comune di Turriaco è partner, per lo studio delle portate dell'Isonzo. Sugli equilibri di bilancio si sono espressi in modo contrario i consiglieri dell'Idv Pier Ugo Candido e del Pdl Varlo Muset, mentre i due consiglieri di Paese in Comune Duilio Petean e Livio Spanghero si sono astenuti. I quattro consiglieri hanno votato nello stesso modo anche il regolamento per l'applicazione dell'Imu, che in sostanza recepisce la normativa in materia, considerando comunque sempre prima casa anche quella che rimane vuota perché il proprietario è ricoverato in struttura assistenziale. (la. bl.) 


RASSEGNA STAMPA IDV FVG 

lunedì 24 settembre 2012

Ore 20.00 Consiglio comunale.

 
In discussione, e di rilievo:


  • Regolamento IMU
  • Convenzione Asilo Nido con Comune di Fogliano R.
  • Salvaguardia equilibri di bilancio
  • Servizio tesoreria
  • Correzione errore materiale, non sostanziale, su variante n.10
  • INTERROGAZIONI di IdV


Partecipate!

sabato 22 settembre 2012

LA CELEBRAZIONE!




COMUNICATO STAMPA

La santificazione del triennio di “sudditanza Brumat”, che si celebrerà negli spazi pubblici comunali domenica prossima (DOMANI), dà l’idea di come il ricorso alle metodologie populiste,  e di pubblicità con matrice berlusconiana, vada a compensare i grossi deficit di amministrazione della giunta turriachese. La totale assenza sulle politiche sociali e sanitarie è davanti agli occhi di tutti. La TARSU illegittima richiesta ai contribuenti e un piano del rischio aeroportuale mai perfezionato arrichiscono la storia amministrativa recente, di certo quella da NON CELEBRARE. Aldilà di pochi interventi standard, e legislativamente codificati, la giunta Brumat nulla di innovativo ha portato alla comunità, che ne ha espresso l’elezione nel 2009. Data la macroevidenza non servirebbe rimarcarlo ma la fallimentare gestione urbanistica e del territorio limiterebbe, di fatto, tutte le potenzialità di sviluppo. L’assenza di una guida politica, e di un progetto, è lampante. La premorienza assessorile del settore, ma in genere, è la prova provata che a Turriaco in materia di edilizia, e sviluppo territoriale, regnerebbe la massima confusione. Per non parlare di opere pubbliche faraoniche o assurde: parcheggi sovradimensionati, asili nido campati per aria e piste ciclabili fantasma o futuristiche. O, per citare un caso lampante, la contraddittoria vicenda sull’amianto:da un lato reprimere il privato cittadino, che ne ha nelle proprietà, e dall’altro non farlo per se stessi e non rimuovere – o solo l’intervento di IdV – il pericoloso e fatiscente eternit in strutture ad alta frequenza pubblica (stadio Minin). Eppoi. In tema edilizio. Al lato pratico, viste le reiterate lamentele di tanti cittadini, basterebbe valutare la trattazione documentale  degli utenti per rendersi conto della necessità di un organico e strutturato intervento. I contribuenti segnalano che essa spesso viaggi su diversi binari: in certi casi più spedita in altri, pazzescamente, lenta. Potremmo confermarlo se la stretta vigilanza (le pratiche edilizie a Turriaco sono parificate a oggetti di valore) o il divieto d’accesso agli atti non ce l’avesse impedito. Comunque gli inequivocabili sintomi, e segnali, che la regia politica è assente o meramente d’interesse, ci sono tutti; questo a danno del cittadino, o meglio di qualche cittadino.

martedì 11 settembre 2012

lunedì 10 settembre 2012

TENGO FAMIGLIA!

‘Tengo famiglia’ diventa categoria politica. In Italia, si sa, il familismo è un concetto sociologico ben radicato nella società. All’estero passiamo per ‘mammoni’ troppo legati agli affetti familiari per esplorare il mondo da soli.
Preconcetti. Gli italiani non sono certamente così. Anche se il malcostume politico e la mancanza di etica in certi casi rafforzano questi stereotipi. Prendete il caso del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Dopo dodici anni ha abrogato la legge che vietava la concessione di benefit e contratti ai parenti.
In altri paesi una norma del genere non avrebbe ragione di esistere, perché per etica ed opportunità nessun politico si sognerebbe di assumere parenti o versargli contributi pubblici. La nuova legge friulana è un indicatore importante dei vizi della politica e di un errato concetto della cosa pubblica.
Non ci sarebbe nulla di scandaloso o illegale a finanziare un progetto presentato dal parente di un politico, è chiaro, ma è l’abuso del potere conferito dai cittadini per amministrare che rende odiose certe pratiche.
Diffuse non solo in politica, ma anche nella società, basti pensare all’accesso alle professioni, spesso più facile per chi è ‘figlio di...’. in questo modo selezione e meritocrazia vanno a farsi benedire, con danni che si ripercuotono su tutto il tessuto sociale.
E’ un problema culturale più che politico, ma la politica, a tutti i livelli, non può più ignorarlo. Per questo, anche a livello nazionale, servirebbe una regolamentazione del fenomeno, un passaggio essenziale per tagliare non solo i costi della politica, ma per depotenziare un metodo sotterraneo e scorretto che ha provocato già troppi guai.

giovedì 6 settembre 2012

C'è, in IdV, chi vuol affondare IdV!

MONFALCONE: presunta "vicenda NATURAL"

comunicato stampa

Come spettatore territoriale privilegiato, e dirigente regionale di IdV, non posso non intervenire dopo aver letto gli sproloqui, apparentemente grotteschi, con cui un sedicente rappresentante dei giovani IdV isontini oggi si presenta per la prima volta al pubblico locale: minaccia azioni forti e dispensa lezioni di politica! Presenta poi la candidatura di Andrea (Ferletic), senza previamente consultarlo, e senza sapere che lo stesso ha già deciso da tempo, e meritoriamente, di farsi da parte. Il presunto avvicendamento di cariche assessorili in Monfalcone è in gestione al coordinamento regionale che sa bene il da farsi, stante un proficuo scambio d'intenti col primo cittadino monfalconese, SIlvia Altran. Nessun teatrino, e tutto alla luce del sole! Il tenore della nota, del sedicente "giovane" rappresentante IdV, confermerebbe invece solo un suo marcato livore verso i partners maggioritari di governo e il coordinatore locale IdV, Donatella Gironcoli, nonchè un irrispettoso fare nei confronti del coordinamento regionale che segue la questione. Questo rimbrottare, così come esposto, non porterebbe infatti alcun beneficio alla causa di specie. Spesso le misure spavalde e l'approssimazione con cui ci si avvicina ai temi locali, non conoscendoli, portano fuori strada. Un dato è inconfutabile: questo stile non rappresenta i valori e l'azione politica di IdV, anche a livello isontino.




dott. Pier Ugo CANDIDO
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consigliere comunale e dirigente regionale IDV

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Decreto sanità approvato: no a tassa sulle bibite, sì a prevenzione ludopatie

Il decreto sanità ha ricevuto l'approvazione del Consiglio dei Ministri. Dopo sei ore di colloqui, terminati alle 22,45, alcune fonti governative hanno lasciato trapelare la notizia secondo la quale il decreto proposto dal Ministro Balduzzi avrebbe ottenuto il via libera, seppur con qualche taglio: 16 articoli approvati a fronte dei 27 inizialmente proposti, molti dei quali criticati da politici, sindacati ed associazioni.

Come previsto, la tassa sulle bibite gassate e sui superalcolici non ha superato l'esame. Approvate, invece, le norme che regolano le prestazioni dei medici di famiglia e la vendita di tabacchi ai minori, nonché le misure di prevenzione alla ludopatia: saranno ridotti, infatti, gli spot dei giochi, e fissata a 200 metri la distanza minima dei punti vendita con giochi a premi da scuole e ospedali.
Possibilità di chiusura temporanea, inoltre, per le sale da gioco, in caso di "fenomeni estesi di ludopatia".
Attraverso il decreto è stata confermata l'assistenza medica garantita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, grazie alla sinergia tra le associazioni dei medici di base. Per quanto riguarda l'attività sportiva non agonistica, il certificato medico di idoneità resta invece obbligatorio, mentre le società sportive, sia a livello professionistico che dilettantesco, hanno l'obbligo di munirsi di defibrillatori automatici.

«Un più alto livello di tutela della salute, facendo attenzione ai costi, è un asset produttivo per il Paese», ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Monti durante l'esposizione del decreto. 

fonte Studio CATALDI

mercoledì 5 settembre 2012

Rincari benzina: che fare? Alcuni consigli pratici

Benzina, nuovi aumenti: ecco come fare

Rincari benzina
*Ci risiamo! Dopo l’estate all’insegna dei supersconti (che tra l’altro sono terminati il 26 agosto), sono arrivati i nuovi rialzi, che hanno fatto schizzare il prezzo della verde a oltre 2€ al litro e il gasolio a quasi 1,80€ al litro.
Le Associazioni dei Consumatori hanno subito denunciato il fatto, sottolinenando che gli ulteriori aumenti porteranno le famiglie italiane a spendere circa 400€ in più all’anno per il solo carburante, più altri 300€ per i costi indiretti, ossia per l’acquisto di quei prodotti che sono legati al trasporto su gomma: i beni alimentari su tutti.
Perché la benzina aumenta?
L’aumento dei carburanti è dovuto a diverse variabili, tra cui il caro petrolio, la svalutazione dell’euro rispetto al dollaro e il margine dell’industria petrolifera.
Ma è la tassazione il vero problema. Sappiamo tutti che in Italia a pesare sul prezzo del carburante sono le accise, che compongono più della metà del costo totale: praticamente, per ogni litro di benzina messo nel nostro serbatoio, 1€ va direttamente allo Stato, tra IVA e accise per calamità naturali più o meno recenti (la guerra in Etiopia del 1935, la crisi di Suez del 1956, il disastro del Vajont nel 1963, il terremoto nel Belice del 1968, il terremoto in Emilia di quest’anno…).
Da aprile 2011 a oggi sono stati introdotti 8 aumenti delle accise sui carburanti, con relativo trascinamento dell’IVA (per via di quel meccanismo tutto italiano della tassa sulla tassa). Quanto ha guadagnato lo Stato? Secondo il Ministero dell’Economia, nei soli primi due mesi del 2012, si è registrata una crescita aggiuntiva di entrate per 800 milioni di euro.
Come fare per ammortizzare questi rincari senza fine?
Sicuramente la soluzione più drastica è passare alle auto elettriche, che però sono ancora carenti su molti punti: per le auto con maggiore autonomia di km. i prezzi sono molto alti, mentre per quelle più economiche la durata della batteria è breve. Non possono essere pertanto utilizzate da tutti, perlomeno finchè non ci sarà un sistema distributivo di ricariche elettriche su larga scala.
Seguire uno stile di guida moderato e attento può aiutare a ridurre i consumi (e non di poco). Non tirare troppo le marce, non utilizzare l’aria condizionata, controllare frequentemente la pressione dei pneumatici e il livello dell’olio. Tutte piccole accortezze, che però nel lungo termine portano a risparmiare cifre notevoli.
Installare impianti a metano o GPL. Ricordiamo che questi impianti posso essere montati solo se avete un’auto a benzina; inoltre, occhio ai costi complessivi dell’operazione e al risparmio effettivo sui consumi, soprattutto per quanto riguarda il GPL.
Utilizzare l’auto solo se strettamente necessario e condividerla con i colleghi per andare al lavoro. Il car pooling in Italia non è ancora in voga come all’estero, ma se la situazione continua così, prenderà sempre più piede. Organizzarsi con amici, parenti e colleghi per gli spostamenti ci permette di prendere l’auto qualche volta in meno, con tutti i risparmi che ne conseguono.
Utilizzare le App per individuare le stazioni di servizio più convenienti. Sono diverse le applicazioni per smartphone che, grazie alla geolocalizzazione, individuano le pompe più economiche nell’area in cui ci troviamo. Sono molto utili, soprattutto se i prezzi sono aggiornati spesso, poiché permettono di risparmiare anche più di 10€ su ogni pieno, una volta trovato il distributore più economico.
Purtroppo, la corsa dei prezzi sembra inarrestabile. Ci auguriamo che il governo attuale e i successivi frenino una volta per tutte l’introduzione di accise per aumentare il gettito fiscale, come richiesto dalle Associazioni dei Consumatori, ma anche da quelle di categoria (i benzinai in prima linea, stretti anche loro nella morsa dei margini). Cosa che, comunque, non servirà del tutto a ridurre i prezzi, che come abbiamo visto dipendono anche dal prezzo del barile e dalla svalutazione monetaria. La vera svolta si avrà soltanto con l’avvento di massa di nuove motorizzazioni, e quindi la fine della dipendenza dal petrolio, perlomeno per il settore dei trasporti. 

*dott. Simone MORICONI

martedì 4 settembre 2012

Giunta di Turriaco: NO (discussione) TAV!

COMUNICATO STAMPA

L'interrogazione comunale al Sindaco, e al servizio autonomie locali della Regione, seguite al previo invito a adempiere, in Consiglio comunale, alla disamina del nuovo  progetto preliminare sulla nuova linea AV/AC tratta Portogruaro-Trieste, sono cadute nel vuoto! Il Consiglio sarebbe stato l'unico organo chiamato meritoriamente a discutere, e decidere, sull'argomento. Non è stato  provocatoriamente convocato sostanziando una grave deficienza mancando di rispetto democratico e istituzionale. Nel nuovo documento, riferito alla cd. TAV, ci sono piccole, ma importanti, precisazioni rispetto a rilievi già effettuati (es. sull'alternativa 0) ma anche incongruenze con la precedente documentazione. Si potevano inoltre esprimere le osservazioni al Ministero per l'intera tratta da Venezia a Trieste. Il Comune di Turriaco, autoriducendosi le prerogative, ha bypassato il Consiglio inviando solo un risicato parere al Servizio VIA della Regione non avvalendosi quindi della possibilità dell'invio delle proprie osservazioni anche direttamente al Ministero ai sensi dell'art. 24 del Dlgs 152/2006 e s.m.i.. Speriamo che qualche cittadino abbia raccolto l'invito di IdV Turriaco di presentare osservazioni - entro 60 giorni del deposito dell'avviso pubblico, e quindi dal 20 giugno 2012 - al progetto preliminare sulla nuova linea AV/AC tratta Portogruaro- Trieste.

dott. Pier Ugo CANDIDO
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consigliere comunale

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur!

*L’entrata del feretro del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fu accompagnata da una sequela di fischi all’indirizzo dei politici presenti. Il monsignore che celebrò i funerali pronunciò parole lapidarie: “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”. Mentre Roma discute, Sagunto brucia”.
Il generale Nando Dalla Chiesa, nominato prefetto di Palermo, fu abbandonato dallo Stato nella lotta alla mafia. Aveva chiesto al governo di allora di approvare la legge La Torre, quella che introduce il reato di associazione mafiosa. Fino al 1982, per far fronte ai delitti di mafia, si faceva ricorso all'art. 416 c.p., associazione a delinquere, ma il generale Dalla Chiesa aveva capito che tale fattispecie risultava inefficace di fronte alla vastità e alle dimensioni del fenomeno mafia. Il 3 settembre, l'uccisione del generale Dalla Chiesa e la successiva reazione di sdegno da parte dell'opinione pubblica, portò lo Stato nel giro di venti giorni a formulare e introdurre l'art. 416 bis, tramite la legge 646 del 13 settembre 1982, detta "Rognoni-La Torre”, dando così la propria risposta al grave fatto di sangue e perseguendo l'obiettivo di porre freno al problema mafia.
Succede oggi. La Dia, Direzione Investigativa Antimafia, la creatura voluta e pensata da Giovanni Falcone, ischia di essere avviata allo smantellamento. Il Fatto quotidiano ha rivelato essere questo l’obiettivo del governo. Noi abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare, chiedendo ai ministri competenti, Severino e Cancellieri, di rispondere con urgenza.
"Se quanto riportato rispondesse al vero sarebbe  un'ulteriore conferma del fatto che i magistrati vengono lasciati soli nella lotta alla criminalità organizzata. Di nuovo, come allora. Tagliando fondi e svilendo lentamente ruolo e stipendi di poliziotti, carabinieri e finanzieri, che lavorano per la struttura istituita nel 1991, si sguarnisce un presidio fondamentale. Il governo non puo' sostenere la lotta alle mafie solo a parole e poi, nei fatti, eliminare professionalità, esperienze e specificità.
Si adducono ragioni contabili, bisogna contenere la spesa. Giusto ma non così, non in questo modo, non riguardo a questi settori strategici. Su questo versante non ci possono essere tagli, tanto più se si creano forze ad hoc per il controllo degli appalti. La Dia dispone già al suo interno di un Osservatorio centrale proprio sugli appalti.
Le ministre Cancellieri e Severino hanno il dovere di tranquillizzare i cittadini italiani circa l'effettiva volontà di questo governo di portare avanti concretamente la lotta alle mafie.

*di MASSIMO DONADI