venerdì 30 novembre 2012

Diritti & Libertà si presenta!


Diritti e Libertà: arriva a Udine il leader Donadi

 ”Diritti e Libertà” inizia a muovere i primi passi in regione, il tempo è poco visto che entro la primavera i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere la nuova Giunta Regionale, il nuovo Sindaco di Udine e, a livello nazionale, il nuovo Governo.
Massimo Donadi presenterà il suo progetto politico questa mattina alle 11 e 15 al Palazzo delle Professioni, al suo fianco Giovanni De Lorenzi, tra i primi la lasciare l’Italia dei Valori per seguire l’ex capogruppo al senato del partito dipietrista. Oggi De Lorenzo non ha dubbi sulla sua scelta che definisce di coerenza ma non ha dubbi neanche sul percorso di “Diritti e Libertà”: «Saremo quasi sicuramente al fianco della Serracchiani e di Honsell visto che rappresentano il progetto migliore per il centrosinistra».
Il nuovo partito si pone ideologicamente vicino a “Sinistra Ecologia e Libertà” mantenendo i valori che aveva all’inizio anche l’Idv, ovvero, come ci spiega De Lorenzo: «L’ambiente, gli investimenti nella ricerca piuttosto che lo sviluppo connesso alla ripresa dell’occupazione, in questo momento serve una formula per uscire dalla crisi. Su tutto però ovviamente poniamo la legalità».
De Lorenzo inoltre spiega i motivi che hanno spinto molti a lasciare l’Idv: «C’è la volontà e la convinzione alla base di questo progetto di mantenere la rete che era avevamo creato con Di Pietro, molti si sono sentiti smarriti dopo che il leader non ha saputo prendere la decisione di schierarsi con il centrosinistra accettando l’impegno per il bene comune e magari facendo un passo avanti presentandosi alle primarie. Di Pietro ha preferito flirtare con il Movimento 5 stelle e questo ha indispettito molti, salvo poi dieci giorni fa dare l’appoggio al Centrosinistra».
De Lorenzo sa però che la strada non è semplice: «Il nostro potrà essere un apporto modesto in questo momento però non per questo meno importante soprattutto sui temi fondamentali legati alla legalità e alla solidarietà, e sicuramente siamo pronti a mettere in campo entusiasmo e voglia».
La scelta di allearsi con la Serracchiani è legata al fatto che la candidata del Pd viene vista come scelta innovativa che può beneficiare del traino delle primarie. Sul territorio, il nuovo segretario regionale di “Diritti e Libertà”, ha lasciato intendere di aver trovato due referenti “forti” su Trieste e Gorizia mentre si sta cercando una figura importante a Udine. C’è spazio anche per una riflessione sulle possibili alleanze: «Certo potrebbe esserci qualche difficoltà a dialogare con l’Udc che è ancora ancorato alla Giunta Tondo, ma in un momento di grande cambiamento nulla può essere precluso a priori».
Andrea Pierini – redazione@ilquotidianofvg.it

giovedì 29 novembre 2012

Esco dall'ITALIA dei VALORI!











Dopo diversi anni di militanza e impegno, anche, e soprattutto, istituzionale, per l’Italia dei Valori Lista Di Pietro, è venuto il tempo di una scelta di coerenza.


Coerenza per quello che sono stato chiamato a rappresentare nelle istituzioni.


Coerenza con l’impegno verso, e per, gli elettori: impegno che, vista l’oggettiva realtà, faticosamente sto portando avanti.


Coerenza verso quella prospettazione che l’Italia dei Valori Lista Di Pietro aveva a me, e a tanti, rappresentato, e in cui avevo strenuamente creduto: l’idea di un progetto vincente per i cittadini in quanto ancorato alla Costituzione, ai problemi reali del Paese, ai principi e diritti fondamentali di legalità e libertà, trasparenza e giustizia, soprattutto sociale.


Oggi il modello politico, e programmatico, che Italia dei Valori Lista Di Pietro proietta, e caldeggia, non è più quello che è stato diffusamente promosso negli anni e, conseguentemente, assimilato dal “consumatore finale”: il cittadino. L’Italia dei Valori Lista Di Pietro ha oggi maturato scelte che paiono pure in aperta divergenza dalle primogenite, ricorrentemente, e rigorosamente, trasfuse in vari statuti, atti d’impegno, codici etici e programmi. E sì che pacta sunt servanda!


Come me, anche tanti amici, sono rimasti oltre modo disorientati nell’assistere che “tra il dire e il fare c’era, e c’è, sempre, e ancora, di mezzo il mare”; giusto per dirla con una metafora.


La sintesi è che tra i cives il malessere è diffuso, e crescente; i cittadini che credono, e, oramai tanti, credevano, nell’Italia dei Valori Lista Di Pietro paiono sbigottiti e delusi; passivi protagonisti, e vittime, del crollo del “castello”, di sabbia, di ideali e progetti tanto glorificati.


Eppoi.


Ritengo, da sempre, che il vertice del partito deve essere rappresentato dalla sua base: non può essere il contrario, il vertice la base del partito!


Non sento la necessità di partiti leaderistici, carismatici e padronali.


Non nutro il bisogno di partiti che siano solo vuoti contenitori, senza pluralismo, confronto, democrazia, o alimentanti uno sterile bacino di interessi più personalistici che universali, perciò prevaricanti ogni buona intenzione volta al pluralismo e alla tutela del bene comune!


La linea politica dev’essere chiara, precisa e definita. Non è cambiandola ogni giorno o facendola vacillare su percorsi incomprensibili che si raccoglie il consenso; al contrario ciò può indurre alla titubanza e alla disgregazione, in un periodo storico in cui tutti hanno invece bisogno di assoluta certezza e stabilità.


Allora.


Credo fermamente che non si possa mediare con la propria coerenza e dignità: predicare bene e razzolare male non fa al caso mio. E non occorre che vada ad esemplificare.


Esco quindi dall’Italia dei Valori Lista Di Pietro.


Lo faccio oggi, dopo tante soddisfazioni e sacrifici, anche personali, separandomi da un partito strutturato, che mi avrebbe certamente offerto garanzie di rielezione. A differenza di tanti, questo per me non è il punto in discussione: un futuro programmatico, e di servizio civico, non può ormeggiarsi sull’idea del posto politico fisso.


Esco ora perché credo di potermi ancora spendere per il bene comune, e per gli altri, senza che per farlo debba per forza avere la garanzia di un consolidamento di  posizione.


Esco per continuare sulla linea  localmente adottata, atta a dare risposte concrete ai problemi della quotidianità: lavoro, welfare, ambiente, giovani, istruzione, giustizia, trasparenza, tanto per citare i punti deboli, ma macroscopici, del territorio, e del Paese. E’ in questo contesto che continuerò a portare avanti, per dovere istituzionale e di rappresentanza, il mandato ricevuto dai cittadini.


Mi metto, quindi, ancora una volta in gioco, come tante altre volte nella mia vita, anche politica; come nel 2009 - accettai di buon grado il rischio di mettermi in prima persona a guidare una squadra di valorosi candidati - cercherò di coltivare l’idea del cambiamento, dissodando  il terreno del qualunquismo e dell’indifferenza. Lo stesso cambiamento che ha portato un vento di radicale novità nell’istituzione Comune di Turriaco (GO). E come si sa, novità non è sempre sinonimo di comodità o di rapporti politici amicali.


Voglio comunque ringraziare Italia dei Valori Lista Di Pietro, e gli amici di questo partito, con cui in questi anni, con orgoglio e dedizione, ho lottato per affermare i diritti dei deboli sui potenti. 


Oggi riparto con rinnovato entusiasmo, che in quest’ultimo anno, per le ragioni su esposte, s’era fin troppo sopito.


Il progetto, e la sfida lanciata da MASSIMO DONADI con DIRITTI & LIBERTA’, mi fa ritrovare il baricentro. La mia scelta allora va in questa precisa direzione, ritenendo fondata l’urgenza, aldilà della mia vocazione giuridica e dovere istituzionale, di dare sostanza ad un proprio agire politico ancorandolo alla difesa dei valori – diritti e libertà appunto – insiti nella nostra Carta costituzionale.


Questo è il solo punto di partenza.


Turriaco 29/11/2012                                                                 

                                                                                                  Pier Ugo CANDIDO

                                                                                  consigliere comunale



















Chi sono? 

Nasco a Tolmezzo,in provincia di Udine, nel 1966. Sono profondamente legato alla mia terra natia, la CARNIA, e alla BISACIARIA, di cui ho l'onore di fare parte, risiedendovi da moltissimi anni. Due terre lontane ma vicine. Assimilabili per storia, arte, cultura,  tradizione, oltre per il genuino modo di vivere e gestire la quotidianità. Non sarà un caso che a Turriaco alcuni storici nuclei familiari (es. Spanghero) hanno origini carniche.

Sono padre di due splendide creature.
Sul territorio sono impegnato come volontario CRIm del Naapro di Monfalcone, e come componente del Consiglio di Istituto Comprensivo di San Canzian d'Isonzo e Turriaco. Amo lo sport, la musica e la poesia.

A Turriaco dal 2009 faccio il consigliere comunale, eletto nelle file di Idv Ldp, che poi ho lasciato, per Diritti e Libertà, per le ragioni su esposte. Sin dalle elezioni la mia attività consiliare è stata segnata da percorsi, in salita, per affermare principi di trasparenza e condivisione che dovrebbero, invece, animare ogni buon proposito e azione di chi amministra la "cosa" pubblica, anche e soprattutto localmente. Tuttavia, nonostante le oggettive difficoltà per affermare il proprio pensiero, che poi è quello di tanti cittadini, ho sempre atteso con entusiasmo, e rinnovata energia, alle numerose attività che istituzionalmente sono stato chiamato a esplicitare: così sono innumerevoli le mie interrogazioni, anche consiliari - senza pari in Comune di Turriaco - gli articoli sulla stampa per sensibilizzare l'opinione pubblica, gli altri interventi in consiglio comunale in varie materie, spesso frutto delle sensibili annotazioni pervenutemi dai tanti cittadini turriachesi. E' difficile cambiare ma un tentativo va fatto! Questo è l'obiettivo che mi muove quotidianamente, auspicando un completo rinnovamento delle istituzioni locali nelle prossime elezioni comunali.
                                                                                                                                                                             Sono laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Trieste; ho  svolto anche la pratica di Avvocato in provincia di Gorizia e sono  abilitato alla mediazione civile e commerciale.Mi hanno selezionato come  Esperto in Diritto del Lavoro in FVG; sono stato nominato cultore della materia in "Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche" presso l'Università di Udine. Collaboro attivamente con il L.A.R.E.M. Laboratory for Research in Economics and Management di Gorizia. Mi occupo professionalmente di gestione delle risorse umane.


 
  










                      

DIRITTI e LIBERTA' e già sul TERRITORIO!


 

 Diritti e Libertà è già una forza presente sul territorio. In pochi giorni abbiamo raccolto centinaia di adesioni di amministratori, di tutti i livelli, in tutta Italia. Ci sono consiglieri regionali, provinciali e comunali, molti giovani, altri d’esperienza. Ci ha stupito una simile partecipazione, visto che abbiamo presentato nome e simbolo solo pochi giorni fa.
Abbiamo partecipato alle primarie, a questo straordinario voto democratico per scegliere il candidato premier del centrosinistra, cercando di dare una mano a Bersani. Il mio personale appoggio era stato annunciato da mesi, con il passare del tempo è diventato qualcosa di più. Ora stiamo lavorando per creare una struttura organizzativa. Stiamo rispondendo a tutti coloro che ci hanno scritto. Ed è un lavoro lungo, credetemi. Ora, però, inizia il bello. Inizia la fase della partecipazione. Diritti e Libertà è un movimento appena nato, che si apre alla società civile, alle mille risorse di quest’Italia che vuole rilanciarsi. Siamo percepiti ancora come una sigla parlamentare, composta da persone che cercavano un nuovo approdo dopo aver espresso il disaccordo sulla linea politica di Idv.
A quelli che in perfetta malafede dicono che i parlamentari che sono entrati in Diritto e Libertà lo hanno fatto per la poltrona rispondo che sono dei gran bugiardi, e lo sanno. Chi è entrato in Diritti e Libertà ha abbandonato un partito strutturato che offriva certamente maggiori garanzie di rielezione. Senza alcuna rete di protezione. Sarebbe stato molto più comodo rimare lì dove si era, le garanzie erano molto maggiori. Invece c’è ancora gente che crede nella politica e si impegna per i propri ideali, per coerenza, per il bene comune. Invito chi volesse collaborare con noi a inviare una mail, riceverà presto risposta.

http://www.massimodonadi.it/blog/diritti-e-liberta-e-gia-sul-territorio

BASTA INSULTI E DOPPIA MORALE!




Di MASSIMO DONADI.


Rispondo a Di Pietro, che sul suo profilo Facebook ha scritto: “l'aver preso posizioni scomode ha indotto e sta inducendo alcuni nostri militanti ed eletti a percorrere strade diverse perché e' chiaro che nel momento in cui bisogna scegliere tra la coerenza e l'opportunità' di trovare una sistemazione personale si vede chi fa politica per interessi propri e chi per gli interessi dei cittadini. Verso costoro non proviamo rancore auguriamo loro tutto il bene possibile e siamo contenti che questo sia l'occasione per un momento di chiarezza all'interno del partito”.
Ad Antonio Di Pietro, al quale auguriamo ogni bene ed ogni fortuna, diamo un consiglio: non è con gli insulti che si risponde a questioni politiche. Se centinaia tra eletti ed amministratori stanno abbandonando in questi giorni Italia dei Valori non è sicuramente perché tra la coerenza e la ‘sistemazione personale’ hanno scelto quest’ultima, ma esattamente il contrario.
Moltissime persone hanno lascito Italia dei Valori per Diritti e Libertà perché non riuscivano più a stare in un partito che cambiava linea politica mediamente una volta alla settimana, con picchi di due cambi in un solo giorno. Al contrario, quelli che se ne vanno, sono quelli che scelgono di non venire a patti con la propria coerenza e con la propria dignità e che non sono disponibili ad accettare una sorta di doppia morale dove si predica bene e si razzola male come sta facendo Idv che, mentre nelle piazza raccoglie le firme per il finanziamento pubblico, contemporaneamente sta facendo passare i contributi mensili versati da consiglieri e assessori regionali alle rispettive strutture territoriali come donazioni di privati alla tesoreria nazionale per ricevere, sfruttando la nuova norma che prevede una ulteriore erogazione di fondi pubblici doppia rispetto alle donazioni ricevute, un milione di euro l’anno in più rispetto ai finanziamenti che già riceve.
La parte che entra in Diritti e Libertà è quella che non vuole davvero più il finanziamento pubblico, tanto da inserire la rinuncia nello Statuto.

...esce IdV LdP, entra DL: diritti & libertà!

Diritti  e LIbertà Gruppo consiliare di Turriaco (GO)

Esce Idv Ldp entra DL: diritti & libertà!

Oggi nasce un partito a energia pulita. Lo diciamo e lo confermeremo ufficialmente inserendolo anche nel nostro statuto: nasce un partito che non chiede e non chiederà mai finanziamenti pubblici. Faremo politica con i contributi dei nostri aderenti, dei nostri militanti, dei nostri dirigenti, dei nostri eletti. E, se ci saranno e lo vorranno, - il modello americano Obama insegna -, con i contributi che i cittadini riterranno di darci. Non prima, ma a posteriori, per il lavoro buono o meno buono che abbiamo fatto.
Nasce un partito in linea con quelli che noi crediamo dovranno essere gli standard qualitativi della Terza Repubblica. O, per continuare con i paragoni motoristici, Euro 5. Noi crediamo che sia finita per sempre in questo Paese la storia e l’età dei partiti leaderistici, dei partiti carismatici, dei partiti padronali, dell’uomo solo al comando, dei partiti contenitori vuoti, dove dentro non c’è pluralismo, non c’è confronto, non c’è democrazia. Abbiamo avuto la dimostrazione in questi vent’anni, e la legge elettorale vigente ne è la riprova plastica, che chi non ha democrazia al proprio interno non può produrre democrazia nel Paese.
Nasce oggi un partito che, già dalle sue forme costitutive, vuole mettere davanti il concetto di squadra, il collettivo, la democrazia interna come lievito fondamentale col quale far crescere e dare gambe alle idee che intendiamo portare avanti. Sarà soltanto un simbolo, un’immagine, ma proprio per questo saremo uno dei pochi partiti oggi che nascerà non avendo nessun nome di persona nel proprio simbolo. E che, per le stesse ragioni, non ha un presidente né un segretario, ma un portavoce.
Vogliamo portare avanti il concetto di squadra, perché questo è ciò di cui oggi il Paese ha bisogno. In altre occasioni ho parlato di un modello Hollande. Non riferendomi al socialista Hollande, ma a quel modello che la politica italiana deve imparare. E cioè che la politica non si fa con i bei faccioni televisivi, non si fa con i leader carismatici, non si fa con i salvatori della patria, ma si fa con le persone che - come i comuni cittadini - si mettono a lavorare tante ore al giorno, circondandosi, lì dove non arrivano, di competenze e di persone di valore, perché oggi c’è bisogno di rimboccarsi le maniche. Se vogliamo che questo paese torni a crescere con equità, lo dobbiamo rivoltare come un calzino.
Abbiamo fatto una scelta indipendente e coraggiosa. Questo non è e non sarà mai un partito di ex combattenti e reduci di un altro partito. Questa è una cosa nuova. Una cosa che ho sempre detestato della politica e di alcuni politici sono gli ex rancorosi. Io verso il partito in cui ho militato con orgoglio per dodici anni ho soltanto affetto e rispetto. Appartiene alla mia storia, ne vado fiero. Quella delle tante battaglie che abbiamo fatto, alcune vittoriose, penso a quella per il referendum dell’anno scorso, e altre che a volte hanno riservato delle sconfitte. Oggi abbiamo fatto una scelta, che, credo tutti voi possiate darmene atto, non nasce due settimane fa, ma nasce mesi e mesi fa. Prendo atto che oggi, o meglio, potrei dire questa settimana, la linea dell’Italia dei Valori corrisponde alla nostra. Devo prendere atto, però, che a seconda delle settimane può essere anche molto diversa. Noi di sicuro non la cambieremo.
Nel simbolo abbiamo messo due parole fondamentali: diritti e libertà. Una scelta non casuale, una scelta che chiama in gioco direttamente quelli che sono i principi fondamentali della Costituzione. I diritti e le libertà sono quei diritti e quelle libertà fondamentali che stanno nei primi dodici articoli della Costituzione. Crediamo cha anche in questa nostra scelta ci sia una risposta a quello che Zagrebelsky scriveva pochi giorni fa, invocando un partito della Costituzione. Noi identifichiamo, in Diritti e Libertà, i diritti e le libertà fondamentali della persona e collettivi, libertà d’espressione, di pensiero, di religione, al lavoro, di cittadinanza, alla salute, all’informazione. Le vere grandi battaglie dell’Italia sono tutte scritte nella Costituzione e oggi quegli articoli servono ancora per riempire di contenuto e di sostanza la democrazia italiana. In questo senso vogliamo essere il partito della Costituzione.
Il video:

Mi presento: Massimo DONADI.

 
Sono nato a Venezia, l’11 febbraio del 1963, nel quartiere di Santa Croce.
Ho studiato al liceo classico “Marco Foscarini” di Venezia e mi sono laureato in Giurisprudenza con 110 e lode all’Università di Bologna. Per cinque anni sono stato assistente nell’ateneo bolognese del professore Francesco Galgano, illustre civilista e docente di istituzioni di diritto privato.
Dal 1987 esercito la professione di avvocato, prima a Venezia, poi a Mestre dove nel 1997 ho trasferito il mio studio. Sono consulente legale dell’Adusbef, l’associazione dei consumatori protagonista della battaglia legale contro l’anatocismo bancario, il sistema di interessi discriminatori sui conti correnti che negli anni ha sottratto ai risparmiatori italiani 30.000 miliardi di vecchie lire.
Ho scritto numerose pubblicazioni in diritto bancario e assicurativo.
La mia attività politica è iniziata nel 1998, quando mi sono candidato al consiglio comunale di Venezia per la lista civica “Insieme per Venezia e Mestre” con capolista Paolo Costa nella coalizione di centrosinistra che sosteneva la rielezione del sindaco Massimo Cacciari.
In seguito ho raccolto l’appello di Antonio Di Pietro per la costituzione dell’Italia dei Valori, che più tardi insieme al Movimento dei Sindaci, a Rinnovamento Italiano a Alleanza Democratica e Lista Prodi ha dato vita sul piano nazionale ai Democratici dell’Asinello.
Dopo essere stato coordinatore regionale per il Veneto dei Democratici, ho seguito Di Pietro che ha ripreso un percorso autonomo per l’Italia dei Valori.
Nel 2003 sono stato il responsabile nazionale dell’iniziativa referendaria per l’abrogazione del lodo Schifani, coordinando la campagna che in tre mesi ha raccolto un milione di firme contro la legge che avrebbe garantito l’impunità alle cinque massime cariche dello Stato, poi dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale. Nel 2004 sono stato responsabile nazionale della lista Di Pietro-Occhetto-Società Civile nella campagna nazionale per le elezioni europee. Nel giugno del 2004, sono entrato nell’amministrazione provinciale di Venezia, governata dal centrosinistra, come assessore alla Cultura, dando un’impronta più attiva al ruolo dell’assessorato in particolare con iniziative nel campo teatrale destinate ai giovani della scuola dell’obbligo e nell’ambito dell’interculturalità religiosa.
Nel gennaio 2005, sono stato eletto Senatore della Repubblica Italiana ed il 22 aprile del 2006 sono stato proclamato Deputato della Repubblica Italiana. Il 3 maggio del 2006 sono stato nominato capogruppo del gruppo parlamentare di Italia dei Valori alla Camera, carica da cui mi sono dimesso il 5 novembre 2012. Tre giorni dopo sono uscito dal gruppo parlamentare e dal partito Italia dei Valori.
Oltre ai diritti civili e alla politica, le mie passioni sono il cinema, le letture e la buona cucina, insieme alla lunghe passeggiate in montagna e allo sci.

martedì 27 novembre 2012

L'oggi! E il domani??????????



IRIS & NEWCO SpA: flash mob in consiglio comunale


COMUNICATO STAMPA

Nel corso dell'adunanza consiliare del 26 novembre si sono presentati, motu proprio, gli ingegneri QUERIN, per Iris SpA, e Sponton, per Newco SpA: qualificata rappresentanza delle due società che gestiscono, una tutto il management delle partecipate, l'altra l'ambiente, con particolare riferimento alla raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Flash mob apprezzato, anche perchè  sul tema, caro al cittadino,  "differenzio, e quindi voglio risparmio"  il gruppo consiliareIdV ha sollecitato varie, e ripeute, volte il Sindaco per avere contezza dei dati di raccolta, e gestione, delle partecipate pubbliche, anche se parte dismesse. L'audizione spontanea conferma un dato: "la differenziata" è il futuro.
Newco per il 2011 ha un utile netto di 711mila €. A detta di IdV dovrebbe tangibilmente andare incidere sull'abbattimento delle singole tariffe. Questa è la sfida vincente: più differenzio e meno pago. Altro è solo merchandising. Tutto va bene, anche, come detto dall'ing. Sponton, distribuire alla cittadinanza humus selezionato in restituzione del compostaggio fatto da ognuno; IdV ritiene indispensabile la monetizzazione e spartizione degli utili, con reso effettivo nella cartella esattoriale del contribuente. Quanto da Lui partecipatamente, e operosamente, contribuito in tema di rifiuti solidi urbani, e organico diventa sgravio contributivo. IdV ritiene che Newco Spa abbia un buon successo, aldilà della riduzione dei costi aziendali, perchè, sul tema, il territorio è maturo, socialmente attento e responsabile. Va implementata la cultura del "differenziato" anche nelle scuole e nelle realtà produttive locali.
IdV non ha potuto non ricordare l'illegittimità della TARSU alla base dell'iniquo prelievo tributario sulla raccolta rifiuti.

...la cITTA' mANDAMENTO esiste? Lo vedremo giovedì!




COMUNICATO STAMPA
Nella riunione della commissione statuto del comune di San Canzian d'Isonzo è avvenuto un fatto politico importante. Si stava discutendo della proroga della convenzione di città mandamento e, al nostro incalzare sulle difficoltà di questa classe di sindaci di proporre una via d'uscita utile ai cittadini da una convenzione sulla quale stiamo, per dirla con termine medico, somministrando solo le cure palliative, il sindaco Caruso ha ammesso, con sincerità, che gli riconosciamo, l'incapacità dei sindaci di città mandamento di proporre una qualche soluzione. Soluzione che vada oltre l'attuale tran tran più d'improvvisazione che di sostanza. Per questi motivi ci ha comunicato di aver chiesto, finora vanamente e inascoltata dai colleghi, di poter convocare il parlamentino di città mandamento, l'assemblea, per vedere se tra i consiglieri dei nove comuni si riesce a trovare quello che , a suo dire, i sindaci non trovano: il bandolo della matassa per una riorganizzazione degli enti locali che possa affrontare le sfide del futuro. E sì, aggiungiamo, che di questi tempi di spending review una convocazione dovrebbbe stare nello stato naturale delle cose. È evidente infatti che l'attuale assetto verrà, per effetto dei tagli appena citati, profondante stravolto e modificato: si tratta di capire se, come noi pensiamo, esiste una posizione originale di questo territorio o se semplicemente, come da troppo tempo i sindaci del mandamento ci hanno abituato, ci si affiderà supinamente alle scelte fatte a Roma o a Trieste. Crediamo infatti che, ad esempio, verificare l'ipotesi di fondere comuni simili per identità e struttura sociale, sia la strada da percorrere per poi farla sancire, come la legge prevede, da una consultazione popolare.
Ciò permettrebbe di ridurre i costi della politica e della burocrazia e di garantire l'erogazione dei servizi.
Per questo sollecitiamo il sindaco Caruso a essere coerente con la sua denuncia e a partire da subito col verificare la praticabilità politica della strada indicata o di proporre, lei, un'alternativa.
Noi siamo pronti al confronto. Positivo e propositivo.
Se così non fosse ci troveremmo dinanzi al solito inconcludente lamento, da tener buono sino al prossimo, altrettanto inconludente lamento. Come accade da diverso tempo.
Al sindaco Caruso la scelta.


Stefano Minin
Pier Ugo Candido
componenti della commissione statuto del comune di San Canzian

lunedì 26 novembre 2012

CENTRALE A2A: la questione territoriale.

 
 
 
 
 
 
 
 
MOZIONE (o ORDINE del GIORNO)
Premesso che

- il gestore della centrale elettrica di Monfalcone (A2A) prevede un piano industriale con la conversione dei gruppi a olio combustibile in gruppi che funzionerebbero con carbone e residui della raccolta differenziata dei rifiuti.
Rilevato che
- l'impatto di un impianto delle dimensioni di quello di Monfalcone si fa sentire in tutto il basso isontino, e anche oltre.
- la massificazione inquinante di un simile complesso industriale non si ferma ai confini comunali e tale prospettazione industriale ha quindi un rilievo, e incidenza, quanto meno su tutto il territorio di Città Mandamento
- si è contrari all'utilizzo, nella attuale centrale monfalconese, del carbone e al processo di incenerimento dei rifiuti perchè nettamente in contrasto con gli obiettivi del protocollo di Kyoto e con gli accordi a livello di UE firmati dall'ITALIA
Ritenuto opportuno, e necessario,
- estendere le trattative e i tavoli tecnico/politici, in tema di riconversione della centrale A2A di Monfalcone, a tutti i Comuni di pertinenza della Città Mandamento, istituendo una COMMISSIONE MANDAMENTALE ad hoc
Tutto ciò premesso
il COMUNE di TURRIACO (GO) promuove l'istituzione di una Commissione MANDAMENTALE ad hoc, nell'ambito di CITTA' MANDAMENTO, finalizzata a seguire, per conto dei cittadini rappresentati, tutto l'iter autorizzativo, e consequenziale, all'impattante situazione della centrale elettrica A2A in Monfalcone, e suoi processi produttivi e di riconversione antiinquinante.


--

dott. Pier Ugo CANDIDO
_____________________
consigliere comunale

Oggi, ore 20.00, CONSIGLIO COMUNALE.


     
 
 
           COMUNE DI TURRIACO



ORDINE DEL GIORNO

DEL CONSIGLIO COMUNALE

 


26 NOVEMBRE 2012


ORE 20.00


SALA CONSILIARE



1.  Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente.

2.  Rinnovo convenzione tra i Comuni di San Canzian d'Isonzo e Turriaco per il funzionamento ed il sostegno dell'attività dell'Istituto comprensivo di Pieris.

3.  Approvazione convenzione tra il Comune di Turriaco e il Comune di San Canzian d’Isonzo per la manutenzione stradale.

4.  Proroga della concessione per la gestione del servizio integrato di igiene urbana

5.  Approvazione convenzione tra la Provincia di Gorizia e i Comuni per la gestione dei fondi regionali di cui alla L.R. 30/2007, ART. 34, 35, 36.

6.  Assestamento generale al bilancio di previsione 2012. Provvedimento di variazione n. 3.

7.  Approvazione convenzione quadro di Città mandamento.

8.  Proroga della convenzione istitutiva del Servizio sociale dei Comuni.

9.  Regolamento per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture in economia.

10.          Regolamento per l’istituzione dell’elenco degli operatori economici e dei soggetti abilitati ai servizi di ingegneria e architettura.

11.          Modifica piano triennale lavori pubblici 2012 – 2013.

12.          Interrogazioni.


    IL SINDACO

Alessandra Brumat