L’Idv propone le sirene in caso di piena dell’Isonzo
TURRIACO Quello di domenica è stato solo l'ultimo di una serie di salvataggi messi a segno dai Vigili del fuoco di persone rimaste intrappolate dalle piene dell’Isonzo nel tratto di fiume all'altezza di Turriaco, dov'è del resto più accessibile. Episodi analoghi sono avvenuti sia a luglio sia ad agosto. «Anche in quest’ultimo caso la fatalità è stata scongiurata grazie al pronto intervento dei Vigili del fuoco - sottolinea il conisigliere comunale dell'Idv Pier Ugo Candido -, che costituisce pero un onere straordinario a carico della generalità dei contribuenti». Candido chiede quindi al sindaco Alessandra Brumat quali azioni immediate intenda avviare per scongiurare pericoli e possibili danni ai cittadini che, comunque, rileva Candido, «più o meno coscientemente e consapevolmente si recano sull’argine o nell’area golenale del fiume». Candido ricorda come, a nome dell'Italia dei Valori, avesse già consigliato l'installazione di apparecchi sonori che avvisassero i frequentatori del Parco dell’Isonzo delle piene improvvise. Quello di domenica è, appunto, l’ennesimo episodio del genere sull’Isonzo, le cui acque sono soggette a improvvise piene in seguito all’apertura della diga di Salcano. Gli esperti lo sanno bene. Molti altri no. E corrono il rischio, come è accaduto domenica, di restare intrappolati. Incidenti del genere, però, non dovrebbero proprio avvenire, perché, come ha sottolineato nel corso dell’estate l’assessore all'Urbanistica di Turriaco Fabrizio Kranitz dopo un nuovo salvataggio, sul greto del fiume, in base alla normativa vigente è proprio vietato andare. Lo riporta, del resto, in modo chiaro la cartellonistica che è collocata in tutta l’area del Parco e che comunque avvisa anche della possibilità di piene improvvise.(la.bl.)
Rassegna stampa IdV FVG