Il sondaggio ROMA. Cala l’indice di fiducia degli italiani in Silvio Berlusconi. Il premier cala dal 56 al 53% e torna ai consensi di un anno fa, al momento del suo insediamento. E’ quanto rileva Ipr marketing nel suo sondaggio mensile per La Repubblica. E’ forse finita la luna di miele del Cavaliere con gli italiani? Tanto più che non è solo il premier a cedere terreno ma anche il suo governo, che da 46% cala a quota 44%, come a marzo scorso. Pdl e Lega restano inoltre fermi al 50%, come ad aprile. Ipr registra, invece, una lieve ma generalizzata crescita dei partiti di opposizione con il Pd che sale di due punti e si attesta al 33% di fiducia, l’Udc che sale di uno e va al 34% e Di Pietro che cresce di ben quattro punti e sale al 41%. Tra i ministri il più popolare è, con il 63%, Angelino Alfano ma nel gradimento cresce anche Giulio Tremonti con un più 3 per cento. Tutta diversa la situazione di Roberto Maroni, in calo di ben 3 punti. Ma quello di Ipr non è l’unico sondaggio da registrare. L’istituto Demopolis ne ha ha fatto uno sulle intenzioni di voto degli italiani, dopo la vicenda Lario-Berlusconi. Anche qui il Pdl perde un punto, attestandosi al 40%, mentre cresce il consenso della Lega che supera quota 10 e sale al 10,5%. Il Pd è al 25,5%. Decolla l’Italia dei valori che sale al 7,5%. L’Udc è al 6%. Sulle Europee sta lavorando anche Pierluigi Crespi, ex sondaggista di fiducia del premier. Crespi dà il Pdl al 41%, in calo di mezzo punto. Un secco 10% viene anche qui attribuito alla Lega. Il Pd è in lento miglioramento ma conquista solo il 25,5% di consensi, restando molto lontano dal 33,2% delle elezioni politiche.