Continua ad aleggiare, in questa campagna elettorale, il concetto di residenza come prerogativa unica per essere candidati nelle file di altre compagini per le comunali. Qualcuno forse ha stabilito un tempo minimo per essere cittadino o residente di Turriaco? In molti non lo sanno. Effettivamente non è, e non può essere, così! Altrimenti in che democrazia saremmo? Se c'è un tempo minimo di permanenza, come parrebbe valere per i maggiorenti di qualche partito locale, metà dalle loro liste sarebbe fuori. E poi, oramai un quarto del paese è costituito da persone da poco residenti a Turriaco: perchè escluderle? E perchè escluderne altre che di Turriaco hanno a cuore le sorti di questa bella comunità? Il concetto di RESIDENZA ricordiamo è molto caro al governo di centrodestra per manovre ad escludendum (vd. concorsi pubblici). Ci pare che ancora una volta si faccia confusione usando prerogative civiche per fini elettoralistici. La lista Italia dei Valori invece non ha posto paletti; le persone candidate sono legate ed inserite fattivamente e a vario titolo nella comunità, che li conosce, e riconosce come tali. Persone serene sempre col sorriso sul volto!
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