domenica 17 maggio 2009

Buona Domenica!





ORIENTAMENTI PROGRAMMATICI DELLA LISTA "ITALIA DEI VALORI - DI PIETRO"
URBANISTICA, EDILIZIA e VIABILITA’ URBANA
La pianificazione del territorio è un processo laborioso e delicato in quanto spesso i condizionamenti programmatici sono irreversibili e le eventuali imprecisioni pesano per anni sullo sviluppo del paese o di sue parti. La pianificazione passa attraverso scelte di viabilità, di edificazione residenziale, artigianale, commerciale oltre che con la localizzazione di servizi e spazi verdi. Il metodo di anteporre alle scelte un’approfondita ricerca e studio fatta sul campo, non solo quindi accademica o teorica come spesso accade, sgombra l’ambito operativo da pregiudizi o da condizionamenti dei cd. interessi forti, se la necessità è quella prioritaria di preservare l’immagine architettonica e l’identità culturale del paese. Per ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO l'obiettivo di fronte a una pletora di problemi è la ricerca di soluzioni in una azione che sia la più corale possibile nell’intento di superare inutili contrapposizioni e interessi particolari per, e verso, la costruzione di una Turriaco sempre più vivibile, ricordiamo ancora, nel massimo rispetto dell'ambiente e soprattutto delle persone. In molti comuni italiani ed esteri esistono prassi già utilizzate che prendono il nome di pianificazione partecipata, per riprendere quel concetto già espresso sopra che ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO vuole adottare. Per evitare il degrado irreversibile del Paese, e/o di alcune sue parti, la nostra proposta è l’utilizzo di questa metodologia partecipativa per affrontare tutti quei problemi correlati alle scelte pianificatorie dell’amministrazione comunale, trasfuse nel Piano Regolatore Generale o nel Regolamento Edilizio, che spesso portano a conflitti individuali o collettivi, e che di fatto rendono vani i tentativi atti al miglioramento della qualità di vita dei cittadini. Ricordando che la funzione della pianificazione territoriale è del Comune, che la esercita nel rispetto dei principi di adeguatezza, interesse regionale e sussidiarietà, nonché nel rispetto delle attribuzioni riservate in via esclusiva alla Regione in materia di risorse essenziali di interesse regionale e in coerenza con le indicazioni dei piani regionali, verrà previamente verificato il rispetto degli standard di tutti gli attuali insediamenti residenziali, programmandone nuovi solo se inseriti armonicamente nel contesto che li circonda e nel pieno rispetto di ogni tipo di vincolo esistente stabilito da norme o regolamenti. Prima di lottizzare disordinatamente, tendenza dello sviluppo edificatorio comune a molti paesi, dovranno essere urbanizzate le varie proprietà intercluse, di varia “pezzatura”, che giacciono oggi come tasselli di un puzzle incompleto sul PRG locale. Andrà sviluppato un diverso progetto armonico per la sistemazione del centro storico, ridandone vivibilità e apprezzamento condiviso, valorizzando il patrimonio esistente tra villa Fonda, l’originario borgo rurale del Curtivon, la Chiesa parrocchiale di S. Rocco senza dimenticare la rivalutazione e il risalto da dare anche agli altri vecchi borghi, anche con un prodromico progetto di toponomastica tipizzata. In questo contesto dovrà essere rivista la realizzazione di nuovi spazi da adibire a parcheggio pubblico. Sarà necessario anche procedere nell'opera di realizzazione di un piano generale di manutenzione delle fognature, in coerenza con i progetti di IRIS SpA, per sanare situazioni precarie (es: v. Bellomia e v. Galvani), prevedendo la manutenzione e il miglioramento del sistema di sollevamento e smaltimento delle acque. Riteniamo inoltre che concretamente debbano essere riviste anche le scelte viabilistiche. Turriaco è già strozzato significativamente dalla linea ferroviaria Ve-Ts, dall’aeroporto e dalla strada provinciale: va strutturata una rete viaria fluente e coerente con i regimi di flusso veicolare oggi esistenti (per citare alcuni esempi: interventi sulla viabilità di via Oberdan verso la località di Begliano, su via Marconi o sulla fine di via Piave, in prossimità dell’incrocio con la strada provinciale - via XXV Aprile). Non ha senso realizzare interventi fuori da collocate e storiche problematiche locali: es. dissuasori di velocità apparsi e scomparsi in breve tempo. Va pensata la realizzazione di piste ciclabili nel più breve tempo possibile, con un accordo anche con i comuni viciniori, per percorsi, anche tematici, che recuperino il valore storico, culturale e turistico del territorio della Bisiacaria, con l’incentivazione appunto dell’uso della bicicletta. Gli interventi in paese con nuovi marciapiedi forse non hanno tenuto conto di ciò e di una maggiore e diversa mobilità interna, che va affiancata ad un piano riasfaltature di molte sedi stradali. Va perseguito un disegno attento all'uso della bicicletta, mezzo che a Turriaco è molto popolare e tra l’altro non è inquinante. Invece, ad oggi non è stata realizzata neanche una pista protetta, nemmeno nell’area del Parco dell’Isonzo.
La zonizzazione acustica e la legge sul rumore devono essere attentamente e scrupolosamente seguite dal Comune e suoi uffici. La programmazione del verde va procedimentalizzata e incentivata. Si vuole mantenere un equilibrato rapporto tra verde e edificazione: il verde dev’essere sempre e prontamente utilizzato ed utilizzabile dalla cittadinanza senza rinvii a chissà quali interventi di sorta. L’amministrazione comunale dev’essere sì onerata dalla manutenzione del verde ma altrettanto deve potersene vantare allorché non abbandona i siti a sé stessi ma, in una concreta ed intelligente collaborazione con i cittadini e le associazioni, ne valorizza tutte le specificità riferite anche a particolari allocazioni; es: il Parco dell’Isonzo.
SICUREZZA TECNICA NELLE SCUOLE, PALESTRA ED ALTRI EDIFICI PUBBLICI.
Verrà predisposto il censimento sullo stato degli edifici comunali, soprattutto di quelli “datati”, anche alla luce dei recenti fatti nocumentosi e disastrosi dell’Abruzzo, di cui non occorre ricordare in questa sede il dato disastroso impressionante; attualmente anche per il comune di Turriaco probabilmente ci sono edifici da verificare a 360°. La verifica verrà attuata onde predisporre eventuali piani di recupero edilizio, se necessari. Il censimento interesserà pure le opere impiantistiche, molte volte obsolete o non adeguate alle normative vigenti.
LO SVILUPPO TECNOLOGICO.
Per l’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO è necessario l’impegno per sviluppare ed incrementare l’uso delle fonti di energia rinnovabili, con particolare riferimento all’uso dell’energia solare, sia in campo termico sia in campo elettrico (fotovoltaico); sarà necessario predisporre un piano energetico comunale, per adeguare gli edifici pubblici (vedi i costi del Municipio, Palestra e Scuole) ma anche incentivando i privati, affinché si ottimizzi l’uso dell’energia, tramite opportune campagne di isolamento termico. Va quindi incentivato, anche con campagne informative ad hoc, l'incremento dell'efficienza energetica negli usi finali e l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, con particolare riguardo agli interventi mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti in aree urbane. Il Ministero dell'Ambiente ha stanziato 10.000.000 di euro (scadenza maggio 2009) per il finanziamento di progetti di ricerca finalizzati ad interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane. La sfida energetica è una sfida mondiale, ma può e deve essere combattuta anche e soprattutto a livello locale; Turriaco nel suo piccolo può essere un paese che coglie l’opportunità della modernizzazione oculata abbracciando l’avanguardia tecnologica, energetica ed a misura d’uomo. Sul piano dell’illuminazione pubblica cittadina v’è necessità di interventi ristrutturativi, sia per garantire maggior sicurezza ai cittadini, sia e soprattutto per ottenere il risparmio energetico necessario; è importante predisporre un opportuno piano d’intervento sollecitando IRIS SpA per la graduale sostituzione delle armature stradali attuali (corpi illuminanti), con adeguate apparecchiature tecnologicamente avanzate, con l’uso led, diodi luminosi che garantiscono ore di funzionamento pari a circa 10.000 ore in più delle normali lampade ad incandescenza, con consumi ridotti oppure ricorrendo al fotovoltaico. Di pari passo, risulta necessario considerare la riduzione dell’inquinamento luminoso, strada percorribile molto più facilmente con l’impiego delle nuove tecnologie di cui sopra e con una valutazione attenta e corretta dell’esposizione dei fasci luminosi.
SERVIZI PUBBLICI
Oggi più che mai l'utenza deve essere rappresentata esercitando il proprio controllo, la propria influenza in tema di servizi resi, siano essi acqua, nettezza urbana, trasporti. Necessita che l'utenza abbia una propria rappresentanza efficace, efficiente e partecipativa nei Consigli di Amministrazione e nelle Assemblee dei soci delle SpA (multiutility IRIS isontina SpA) e delle altre società di servizio pubblico; v'è le necessità quindi di una partecipazione attiva e responsabile della classe politica locale alla definizione dei piani di programma per questi servizi, con possibilità non emblematiche ma concrete di condizionamento delle decisioni finali, quelle che modificano in peius o in melius la vita delle persone. In altri paesi europei quanto sopra affermato è da tempo una realtà effettiva. Va prioritariamente difesa l’acqua, bene pubblico per antonomasia giacché dal 6 agosto 2008 - periodo notorio di ferie ma accompagnato da sempre da una fervida attività legislativa - in Italia è stata promulgata la legge n°133 contenente l'articolo 23bis che ne prevede la privatizzazione. Ebbene sì l'acqua, e non quella minerale delle bottiglie, viene classificata nel testo legislativo come un bene di rilevanza economica, espropriandola ai Comuni, e quindi ai cittadini; l'obbligo sarà la messa in gara d'appalto del servizio di fornitura pubblica dell'acqua. Questa semplice regola esporrebbe l'acqua ai meccanismi dell'economia capitalistica diventando meramente una merce in vendita e nulla più, mentre ai Comuni rimarrebbe solo l'onere della gestione degli impianti: le tubature insomma. Per quanto attiene ai rifiuti e ad una corretta politica di smaltimento va avviata una politica tariffaria che premi le aziende, che perseguono obiettivi di recupero e riciclaggio - che dovranno impegnarsi affinché, con un protocollo Comune-privato-Iris, i rifiuti diventino materie prima d’impiego in azienda - e che sia commisurata alla effettiva produzione dei rifiuti da parte di imprese e singoli cittadini. L’obiettivo è inoltre consolidare la raccolta differenziata portandola a oltre l’80% arrivando alla possibilità di far pagare la tassa sui rifiuti in proporzione del residuo indifferenziato, con l’ausilio delle nuove tecnologie per la tracciabilitàIl concetto dev’essere chiaro “paga di più chi produce rifiuti”. Quanto ai servizi resi dalla multiutiliy Iris, a partecipazione e controllo pubblico, andranno aumentato i punti di raccolta per lo smaltimento del verde con prelievo almeno bisettimanale nei periodi estivi.cpuCirca l’erogazione del gas va garantita una politica di riduzione delle tariffe per i più bisognosi e il rispetto degli standard europei e nazionali, mantenendo assolutamente il profilo pubblico della multiutility IRIS SpA, e sue varie diramazioni operative, con ripristino e conseguente salvaguardia per le famiglie dei bonus di “zona franca” relativi a contingenti prefissati di combustibile. IRIS SpA non può diventare un costo o una fonte di debito per le municipalità ma deve dare utili e crediti da ripartire negli enti locali che ne sono i soci.
SANITA’, LAVORO, ASSISTENZA E TUTELA DELLA SALUTE
L'art. 32 della Costituzione Italiana afferma il diritto fondamentale dell'individuo alla tutela della salute e garantisce agli indigenti il diritto alle cure gratuite, anche nell'interesse della collettività. Da questa norma fondamentale può dirsi che inclusione e coesione sociale, solidarietà o partecipazione solidale costituiscono i pilastri di un moderno sistema di welfare, confacente alla difficoltà rappresentate da una società oggi, come sappiamo, globalizzata. E’ un dato certo che all’attualità individui autonomi e capaci di esercitare il proprio protagonismo nella società attuale vivono accanto a uomini e donne che purtroppo incontrano difficoltà, intervallando momenti di successo a momenti di precarietà. E’ necessario in quest’ambito molto delicato scansare una visione dei diritti che collimi con quella degli interessi prevalenti e operare perché sia protetto il diritto ad essere diversi, e scoprirsi in condizioni di vita e di crescita dissimili gli uni dagli altri. Va recuperata e valutata la vera dimensione della povertà assoluta senza trascurare quella relativa. E’ imprescindibile l’attivazione di strumenti idonei per rispondere a condizioni dissomiglianti che hanno in comune la fragilità sociale e l'accesso ai diritti di cittadinanza. Il Comune, istituzione principe per l’attenzione ai bisogni sociali primari, deve cogliere il dato dell’ampliamento della platea di soggetti che oggi scivolano verso il rischio di povertà assoluta in virtù di fatti scatenanti come l’erosione delle protezioni nei rapporti di lavoro, dei costi elevati dell’abitazione e della formazione dei figli. Riteniamo prioritario delineare anche le tipologie di intervento verso la famiglia, perché diverse sono le finalità da perseguire:
a) interventi diretti a sostegno delle famiglie
b) interventi mirati alle situazioni di debolezza e di disagio sociale
Per il sostegno alla famiglia che ospita anziani non autosufficienti è necessaria l'istituzione di un adeguato fondo per la non autosufficienza accompagnato - questo non dipende dal Comune - sulla base dell’esperienza legislativa già insita in varie leggi finanziarie, da un piano nazionale e regionale che definisca gli obiettivi dell'intervento e le modalità e gli strumenti per raggiungerli. Vanno reperite risorse e stabiliti strumenti per sostenere percorsi di formazione, educazione permanente e valorizzazione dei saperi degli anziani per collocarli nella nostra società e ambito locale come grande risorsa e vera e diversa opportunità. Il Comune deve farsi promotore della diffusione di pratiche motorie e ricreative per gli anziani, censendo il bisogno effettivo tramite il servizio sociale d’ambito, per dare risposta efficace al problema della sedentarietà, delle sindromi della senilità: ciò diviene il momento maggiore di accrescimento della socialità e la partecipazione dell’anziano alla vita della nostra comunità. In tema delle residenze per anziani, non autosufficienti in particolare, la provincia di Gorizia risulta obiettivamente svantaggiata sia a livello strutturale sia al livello del numero di posti letto disponibili. E’ urgente quindi promuovere una politica mandamentale e provinciale di adeguamento delle strutture pubbliche di riferimento per i cittadini di Turriaco, ipotizzando anche alla realizzazione di centri polivalenti. Ridefinire, in capo agli ambiti e ai distretti, i sistemi di regia ed indirizzo di una rete socio assistenziale domiciliare e residenziale integrata con quella sanitaria diventa momento imprescindibile delle politiche assistenziali in cui il Comune ha certamente voce in capitolo. cpuOggi prevalentemente la parte gestionale è in capo ai Comuni ma in realtà dovrebbe confluire tra i servizi di una Azienda pubblica di Servizi alla Persona ad hoc, unica per la provincia che possa garantire unicità ed equità di trattamento ad ogni cittadino disabile valutato nei suoi bisogni e supportato dal fondo regionale per l’autonomia possibile sia che permanga a domicilio, sia che sia accolto nei centri diurni o nelle residenze. Per tutte le persone in situazione di “svantaggio”, bisognose e necessitanti di processi di inclusione sociale e lavorativa, il Comune deve incentivare, con gli organismi preposti (C.I.S.I etc.),una loro partecipazione lavorativa con una sinergia tra il sistema lavoro e quello sociosanitario.Va pure analizzata e perseguita su base mandamentale la necessità d’ampliamento della base contributiva per reperire le risorse finanziarie straordinarie ma sufficienti per rispondere alla complessità dei bisogni sociali, introducendo un sostegno comunale, o intercomunale a tutti coloro che perdono il posto di lavoro.
CULTURA E TURISMO PER IL PAESE.
Fare cultura non significa semplicemente organizzare attività culturali, ma soprattutto trasmettere ai giovani i valori morali sottesi alle metodologie di base delle attività culturali. In un ambiente senza vitalità che trasmette l'incapacità di scelte limpide e di ricambio, ogni messaggio culturale viene invalidato e diventa mera arte del puro dire senza fare. L’adozione di politiche mirate alla programmazione del settore richiede necessariamente un collegamento ed una consultazione mirata al coinvolgimento di espressioni ed associazioni del tessuto paesano. La partecipazione, come già significato nelle premesse, rappresenta un aspetto fondamentale per uno sviluppo più organico anche di questo settore, che può avere un futuro anche a Turriaco. Discutere e decidere insieme, significa perciò far recepire anche a chi potrebbe sembrare distante dalle problematiche connesse al turismo, l’importanza che esso riveste per la crescita economica e culturale di Turriaco. Si ritiene di dar origine ad un “forum” per il coinvolgimento delle varie associazioni presenti sul territorio, in primis la ProLoco, il volontariato, le scuole, la parrocchia ed i singoli cittadini. Andrà mantenuto e incentivato il finanziamento pubblico a tutte le associazioni, e loro iniziative socio-culturali, pensando, nell’ambito della rivalutazione della tradizione locale, all’istituzione di un museo della cultura bisiaca istituzionalizzando il recupero urbano di vecchi poderi in centro paese. Pure di prioritario interesse è la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile anche stagionale (estate) dove i giovani possano esprimere appieno le proprie affinità artistiche in genere, promuovendo ogni tipo di programmazione concertistica.
La realizzazione di un progetto di sviluppo del turismo agricolo, enogastronomico e sportivo/motorio incentiverà l’afflusso turistico a Turriaco. Questo progetto necessita di una sinergia operativa tra varie aree (Urbanistica, Cultura, Ambiente, Servizi al Turista e Promozione) e Comuni limitrofi, in primis S. Canzian d’Izonzo. Risulta da ciò evidente che l'idea è trasversale a un progetto politico anche intercomunale, sviluppabile in Città Mandamento, per la pubblicità del territorio bisiaco. Coinvolge direttamente molte attività produttive in senso lato incentivando la valorizzazione e uso di tutta l'area del Parco dell'Isonzo. L'area andrà pertanto riqualificata con panchine nuove, area griglie, alberi, giochi per bambini; verrà realizzata una piccola costruzione in legno da dedicare al birdwatching e allo studio del patrimonio ittico-fauno-floreale dell’area golenale del fiume Isonzo; si pensa all’attivazione di un progetto di recupero ittico autoctono con predisposizione di vasce con acqua di fiume, alimentate con pannelli fotovoltaici a basso impatto ambientale.
ISTRUZIONE E POLITICHE GIOVANILI
Va significato che per l’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO l'urgenza di provvedere alla questione giovanile richiede l'impegno di tutta la comunità per costruire una Turriaco a misura di giovani, bambini e adolescenti. Il Comune deve svolgere un ruolo di raccordo tra famiglia, la scuola, il sistema socio-assistenziale, il volontariato e altri gruppi sociali, che oggi si fanno carico del disagio dei giovani, per coordinarne le iniziative, attraverso l’assessorato competente, e gli interventi mirati, senza scollamenti o sovrapposizioni. Vanno studiate e approvate metodologie di coinvolgimento dei giovani inserendo le aspettative di questi in percorsi o progetti, tutorati dalle istituzioni, dove possano esprimere anche aspirazioni e qualità: il Comune potrebbe realizzare un centro di aggregazione giovanile, come meglio specificato sopra, sostenendo e incentivando, a prescindere da questo, ad esempio i vari progetti di musica e arte in genere con la collaborazione delle varie realtà pubbliche e private presenti sul territorio.
Da alcune recenti valutazioni la scuola del Friuli Venezia Giulia ne è uscita con un'immagine di assoluta eccellenza, tanto dal punto di vista dei risultati della didattica, quanto da quello della soddisfazione degli utenti. La nostra scuola viene punita per colpe di altri, e l'assurdità di una simile logica non può essere negata da nessuno. Al primo posto va quindi collocato l'apprezzamento dell’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO e la solidarietà verso tutti gli operatori scolastici, assieme ad un grande ringraziamento per il lavoro svolto. I problemi degli insegnanti e della scuola sono problemi della comunità , e quindi sembra giusto discuterne assieme per trovare risposte condivise, che accolgano i desideri le speranze dei più. Il problema si pone su due versanti:
- è opportuno trovare risorse alternative a quelle ministeriali/statali, che evidentemente caleranno: una specie di "bombola d'ossigeno" indispensabile se i finanziamenti andranno sotto il minimo vitale, per impedire l’affogamento quando arriverà l'emergenza.
- l’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO crede vada conservato il valore più grande che il triangolo insegnanti-allievi-genitori può mettere in campo, ovvero la qualità del lavoro svolto.
Nel processo di riforma della Scuola il Comune quindi dev’essere il primo attore, senza delegare ad altri funzioni, o ruoli, ad esso precipuamente assegnati. Dopo il fallimento del comitato di raccordo scuola- famiglia-territorio, poi divenuto solo scuola-famiglia, che si proponeva, in seno all’Istituto comprensivo “Dante Alighieri”, lo scopo di approfondire aspetti salienti dell'attuale riforma della scuola primaria e la collazione delle istanze genitoriali, del corpo insegnante e delle istituzioni locali per interventi strutturati e di positiva e fattiva realizzazione contro la riforma delle norme relative all’organizzazione scolastica per l’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO è necessario ripensare ad un’azione sinergica dei soggetti su richiamati facendo prevalere il dato propositivo a quello “barricadero” o di mera protesta. Agitare le acque forzando le leve degli equilibri sociali in ambito scolastico, dove vi dev’essere un sereno rapporto paritario genitore, insegnante ed istituzione, non produce alcunché e di certo non inficia il processo di riforma in atto. L’impegno dell’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO - ad oggi, in Regione la prima forza politica che, per l’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Turriaco- S. Canzian- Pieris, s’è battuta a salvaguardia del tempo pieno, degli ottimi standard di insegnamento, del patrimonio professionale dell’attuale corpus insegnante, per il mantenimento delle compresenze contro il pacchetto di riforma dell’attuale Governo - è per la massima collaborazione, condivisione e coesione tra i soggetti coinvolti scuola – famiglia – Comune, si ripropone la formula del comitato o di forum la possibilità di discuterne, assieme alle istituzioni locali ed a tutte le forze economiche e sociali mobilitabili sul territorio proposte nuove e diverse a sostegno della nostra scuola. L’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO coinvolgerà insegnanti e i genitori per far parte comune e cooperare affinché l'offerta scolastica migliori anche in questi momenti difficili, e tutta la comunità locale possa sostenere le sorti della scuola, e il bene dei nostri fanciulli, condividendo il desiderio degli insegnanti per una valorizzazione del proprio ruolo, per un miglioramento delle prospettive lavorative con una ferma condanna delle forme e dei contenuti della recente riforma, d'accordo con tutte le istanze propositive e non riduttivamente corporative. Oltre alla difesa della scuola sui generis e della scuola tempo pieno, con il mantenimento dei servizi mensa e scuolabus, sarà garantito il sostegno ai progetti didattici sia della scuola dell’infanzia, che di quella primaria e secondaria. Si valuterà la possibilità di avviare centri estivi per supportare le famiglie con genitori entrambi lavoratori.
LO SPORT E ATTIVITA’ RICREATIVE.
Premesso che vanno assolutamente preservate le zone destinate allo sport sottraendole quindi all’edificazione residenziale, va introdotto un sistema di sfruttamento degli impianti sportivi su base annuale mettendoli a disposizione di tutti. I nuovi impianti dovranno essere costruiti in modo da poter garantire la massima disponibilità, pensando a costi di gestione adeguatamente bassi. La conseguenza derivante è la possibilità di stipulare convenzioni con l'amministrazione comunale e le associazioni fruitici, al fine di salvaguardare gli impianti stessi.
Alcune indicazioni
· va prevista la copertura del campo esterno di basket, adiacente allo Stadio Minin, in cui l'attività sportiva può essere varia: tennis, basket, mini-rugby, volley-ball, pattinaggio.
· va prevista a lungo termine una struttura polifunzionale da adattare per le manifestazioni di paese, corsi ginnici per adulti e bambini, attività motoria per anziani, assemblee, convegni.
· realizzare un bocciodromo, o una struttura coperta per il gioco delle bocce, in area da individuare (se possibile in quella degli impianti attuali); ciò per la storica rilevanza a Turriaco di questa disciplina sportiva
· nuovi spogliatoi per tutte le attività.
Ogni opera pubblica dovrà essere economicamente vantaggiosa come costo sociale, quindi sostenuto dalla comunità, perciò si dovranno reperire i fondi necessari con contributi regionali, di credito sportivo e della comunità europea; le opere dovranno fruire di energie rinnovabili quali pannelli fotovoltaici.

ALTRE INDICAZIONI.

CORRIDOIO 5.
Le scelte dell’amministrazione comunale in rapporto con la TAV/CORRIDOIO V dovranno essere non condizionate da logiche prevaricanti di ambito nazionale e sopranazionale ma contestualizzate. In questo senso una politica mandamentale oculata e partecipativa alle scelte principali, cioè essendo presenti ai tavoli decisionali, impedisce certamente ogni aberrazione sul territorio preservando equilibri sociali e urbani preesistenti.
CITTA’ MANDAMENTO.
La convenzione fra i nove Comuni della Sinistra Isonzo della provincia di Gorizia per coordinare la propria attività, denominata Città mandamento, ha rappresentato un potenziale progetto innovativo di "cooperazione rafforzata e flessibile" fra Enti locali. Purtroppo non sempre ne sono seguiti fatti concreti in grado di incidere, o modificare, in meglio la situazione collettiva quanto a migliori servizi resi secondo logiche di costo/qualità/benefici. In ciò oggi città mandamento non è certa favorita dall’empasse subita dalla riforma delle Autonomie locali della Regione. Dato essenziale per ITALIA dei VALORI – DI PIETRO è che città mandamento si riappropri della programmazione e finalità per cui è nata, smarcandosi un po’ da localismi, dal mero coordinamento politico o da apparati burocratici superflui, col compito primario, come sintesi di un’efficace e efficiente cooperazione di pubbliche amministrazioni locali, di soddisfare i bisogni reali dei cittadini e di tutte le realtà sociali pertinenti senza dimenticarsi delle imprese locali. Si tratta ora di elaborare e tradurre in pratica gli obiettivi stabilendo, o portando a termine, progetti fattibili: servizio comune di polizia municipale, ufficio tributi mandamentale, ufficio turistico,ufficio informatico mandamentale, sportello unico per le imprese, ufficio politiche comunitarie senza dimenticare il governo del territorio, lo sviluppo socio-economico e la pianificazione territoriale/urbanistica/ progettuale in genere.
AMIANTO E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.
Il Comune in accordo con tutte le associazioni esposti e vittime dell’amianto dovrà sostenere con un proprio fattivo contributo, e supporto, la lotta contro le morti per amianto e le vicende processuali legate a questa lunga e silenziosa tragedia, che in questi ultimi anni sta seminando morte un po’ dappertutto nel mandamento monfalconese.
Sulla sicurezza sui luoghi di lavoro il Comune deve incentivare la formazione di base e avanzata, collaborando con i sindacati, INPS e datori di lavoro affinché si diffonda una cultura nuova anche per le realtà produttive e artigianali del territorio di Turriaco. Ogni giorno sui cantieri si registrano degli infortuni in parte gravi, che possono compromettere significativamente la salute del lavoratore. La parola sicurezza è, e dev’essere, parte integrante dell’ambiente di lavoro ma spesso è rimasta solo una parola. Per l’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO la formazione inizia già scuola dove i bambini e gli studenti possono, attraverso il gioco, prima, o percorsi educativi ad hoc, dopo, iniziare ad interrogarsi sul problema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Con l’Istituto scolastico comprensivo sarà affrontato il discorso per sviluppare iniziative di rilievo sul tema sicurezza.
AEROPORTO.
Non può continuare ad essere indifferente per i cittadini di Turriaco la presenza “ingombrante” del sito aeroportuale. Oltre ai vincoli urbanistici che limitano la pianificazione territoriale, v’è l’incombenza ambientale, e della salute pubblica (uso carburanti aerei e controlli assenti) e della modificazione sostanziale delle abitazioni (tetti e coperture) dovuta alle continue sollecitazioni che producono gli aeromobili in partenza e arrivo. Che giovamento ne ha oggi la comunità? Pare nessuno. ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO s’impegna affinché il “peso aeroportuale” divenga, a fronte del sacrificio della comunità, fonte di bilanciamento del peius subito per investimenti in loco.
POLITICHE COMUNITARIE E SPESA PUBBLICA.
Nell’elencazione delle linee programmatiche per Turriaco l’ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO ritiene che crescere e perseguire una logica di sviluppo e miglioramento significa per l’Ente locale investire nella propria attività istituzionale reperendo idonee risorse finanziarie. Non più bilanci per spesa storica ma bilanci per progetti (vd. il caso positivo del Comune di Genova). Poter usufruire di agevolazioni, incentivi e di strumenti di finanza agevolata di derivazione comunitaria pensati per sostenere progetti di investimento è senz'altro un vantaggio per il Comune e spesso fa la differenza per portare a compimento propri ambiziosi progetti di utilità pubblica e collettiva. Gli strumenti più importanti a livello locale per creare sviluppo e occupazione e reperimento di risorse finanziarie aggiuntive sono rappresentati dai programmi di finanziamento comunitari, a gestione diretta e indiretta. La capacità di presentare progetti di qualità e che rispondano ai requisiti della metodologia comunitaria sono tuttora però molto scarse e le nostre amministrazioni poche volte sono effettivamente attrezzate a ciò. Questo perché la partecipazione a programmi comunitari richiede un’approfondita conoscenza delle politiche dell'Unione Europea, delle varie fasi di vita e attuazione di un progetto, dei procedimenti specifici e dei criteri di valutazione nonché delle norme amministrative per la gestione e la rendicontazione dei progetti. A tal uopo s’è pensato ad un Ufficio Politiche comunitarie mandamentale che si possa occupare del reperimento dei fondi utili per gli investimenti delle varie amministrazioni degli enti locali.