venerdì 15 maggio 2009

La vivibilità urbana.


Da un punto di vista edilizio urbanistico ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO ricercherà soluzioni in un' azione, la più corale possibile, nell’intento di superare inutili contrapposizioni e interessi particolari per, e verso, la costruzione di una Turriaco sempre più vivibile nel massimo rispetto dell'ambiente e soprattutto delle persone. Il metodo? La pianificazione partecipata che ITALIA DEI VALORI – DI PIETRO vuole adottare come strumento principe di azione amministrativa. Per evitare il degrado irreversibile del Paese, e/o di alcune sue parti, la nostra proposta è l’utilizzo di questa metodologia partecipativa per affrontare tutti quei problemi correlati alle scelte pianificatorie dell’amministrazione comunale, trasfuse nel Piano Regolatore Generale o nel Regolamento Edilizio, che spesso portano a conflitti individuali o collettivi, e che di fatto rendono vani i tentativi atti al miglioramento della qualità di vita dei cittadini. Prima di lottizzare disordinatamente, tendenza dello sviluppo edificatorio comune a molti paesi, dovranno essere urbanizzate le varie proprietà intercluse, di varia “pezzatura”, che giacciono oggi come tasselli di un puzzle incompleto sul PRG locale. Andrà sviluppato un diverso progetto armonico per la sistemazione del centro storico, ridandone vivibilità e apprezzamento condiviso, valorizzando il patrimonio esistente tra villa Fonda, l’originario borgo rurale del Curtivon, la Chiesa parrocchiale di S. Rocco senza dimenticare la rivalutazione e il risalto da dare anche agli altri vecchi borghi, anche con un prodromico progetto di toponomastica tipizzata. In questo contesto dovrà essere rivista la realizzazione di nuovi spazi da adibire a parcheggio pubblico. Sarà necessario anche procedere nell'opera di realizzazione di un piano generale di manutenzione delle fognature, in coerenza con i progetti di IRIS SpA, per sanare situazioni precarie (es: v. Bellomia e v. Galvani), prevedendo la manutenzione e il miglioramento del sistema di sollevamento e smaltimento delle acque. Riteniamo inoltre che concretamente debbano essere riviste anche le scelte viabilistiche. Turriaco è già strozzato significativamente dalla linea ferroviaria Ve-Ts, dall’aeroporto e dalla strada provinciale: va strutturata una rete viaria fluente e coerente con i regimi di flusso veicolare oggi esistenti (per citare alcuni esempi: interventi sulla viabilità di via Oberdan verso la località di Begliano, su via Marconi o sulla fine di via Piave, in prossimità dell’incrocio con la strada provinciale - via XXV Aprile). Va pensata la realizzazione di piste ciclabili nel più breve tempo possibile, con un accordo anche con i comuni viciniori, per percorsi, anche tematici, che recuperino il valore storico, culturale e turistico del territorio della Bisiacaria, con l’incentivazione appunto dell’uso della bicicletta. Va affiancato un piano di riasfaltature di molte sedi stradali. Va perseguito un disegno attento all'uso della bicicletta, mezzo che a Turriaco è molto popolare e tra l’altro non è inquinante. Invece, ad oggi non è stata realizzata neanche una pista protetta, nemmeno nell’area del Parco dell’Isonzo. La zonizzazione acustica e la legge sul rumore devono essere attentamente e scrupolosamente seguite dal Comune e suoi uffici. La programmazione del verde va procedimentalizzata e incentivata. L’amministrazione comunale dev’essere sì onerata dalla manutenzione del verde ma altrettanto deve potersene vantare allorché non abbandona i siti a sé stessi ma, in una concreta ed intelligente collaborazione con i cittadini e le associazioni, ne valorizza tutte le specificità riferite anche a particolari allocazioni; es: il Parco dell’Isonzo.
ALAN BRAIDA - candidato capolista Italia dei Valori – Turriaco / esperto bioedilizia