La rete è rimasta l'unica libera prateria dell'informazione. Chi ci crede più alle "verità della televisione"? Poca la fiducia anche verso i mass-media tradizionali, spesso asserviti ai poteri forti, talvolta compiacenti per scelta o necessità.La facilità di accesso al web, l'esplosione dei blog e dei siti della "social network", la possibilità per chiunque di "partecipare" condividendo opinioni e immagini con tutto il mondo, stanno togliendo il sonno a quelli che basano il loro potere sul controllo dei mezzi di informazione. Il loro desiderio di limitare, scoraggiare e complicare l'espressione su internet è molto forte. E si vede nelle iniziative di legge che si rincorrono da qualche anno, proposte in sordina anche se mascherate col nobile intento di tutelare "il principio del pluralismo dell'informazione inteso come libertà di informare e diritto ad essere informati". Ma, attenti, la blogosfera è ormai immensa e il gioco non sarà facile. Come cantava Lucio Battisti: "Come può uno scoglio arginare il mare?"