giovedì 30 aprile 2009
Presot & IDV: è accordo.
mercoledì 29 aprile 2009
Refusi di stampa."Nulla di nuovo sotto il sole"
Provinciale
Acqua, spa pubbliche fuori regola. Il 50% delle aziende di proprietà dei Comuni ancora non rispetta le norme europee sull'«in house»
dal Sole 24 Ore:
Potere e potere.
martedì 28 aprile 2009
Politici ravvicinati di un certo tipo!
Prima di passare invece alle candidature impresentabili perché questo era avanspettacolo berlusconiano, vorrei partire dal PD, il PD ha un Segretario che si chiama Franceschini che a differenza di Veltroni è, se non altro, vivo, mentre l’altro era un caso, politicamente parlando, di coma profondo. Aveva iniziato bene anche con qualche ideuzza, non che fossero idee geniali, non è un genio ma delle idee diceva delle cose sensate tipo accorpare il referendum nell’election day, è andato avanti per alcune settimane, ha guadagnato pochi con questa idea perché comunque la gente è sensibile al risparmio. Bene, quando si trattava di passare all’attacco perché Berlusconi l’election day, causa Lega Nord, non lo vuole e quindi è disposto a buttare nel cesso, poi vedremo i calcoli quali saranno quelli giusti ma sicuramente alcune centinaia di milioni di Euro, Franceschini si arreso, Berlusconi ha detto che si farà l’ election day nel giorno del ballottaggio e Franceschini ha detto “va bene, purché siano d’accordo i referendari” ma chi se ne frega dei referendari? Tieni la posizione, ne avevi detta una giusta, per una giusta che hai detto ti sei spaventato, da allora non ha capito più niente e infatti l’altro giorno ha fatto la mossa del cavallo, proprio ha sfidato Berlusconi a partecipare al 25 Aprile. Purtroppo per lui Berlusconi ha raccolto la sfida e quindi si è impossessato del 25 Aprile, se c’era almeno un giorno dell’anno in cui fino all’altro ieri Berlusconi non lo vedevamo e non lo sentivamo, se ne stava rintanato in qualcuna delle sue ville aspettando che passasse la giornate e anche la nuttata, adesso ce l’abbiamo pure il 25 aprile e qualunque stronzata dica (vedi quelle che ha detto a Onna con il fazzoletto partigiano al collo) è in grado di oscurare i discorsi di chiunque altro, se tornassero anche Peppini, Duccio Galimberti etc. comunque il discorso di Berlusconi sarebbe l’unico citato dalle televisioni e dai giornali, che poi naturalmente si sperticano in elogi per questa meravigliosa conversione all’antifascismo che lo ha colto all’alba dei 73 anni.Quindi temo purtroppo che stiamo perdendo anche Franceschini e questa non ci voleva perché si sperava che riuscisse a durare almeno fino al giorno delle elezioni, non so che altro sarà capace a fare per fare guadagnare punti al Cavaliere che già ne guadagna per conto suo.Vediamo le candidature del Pd che Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, ha efficacemente descritto come “una sfilata di pensionati di lusso”, certe candidature del PD ricordano il carrello dei bolliti misti che viene servito in alcune trattorie piemontesi, soprattutto nelle Langhe e nel Monferrato. Intanto abbiamo dei superpensionati come Luigi Berlinguer che è stato ex parlamentare, ex docente universitario, ex Ministro dell’istruzione, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura, lui è della famiglia Berlinguer e quindi è sardo di origine. Bene, lo mettono capolista nel nordest, sapete che nel nordest il centro-sinistra non è che abbia una grossa popolarità, forse dovevano cercare qualcuno del luogo o qualcuno che almeno per l’accento che ha ricordasse qualcosa di familiare agli eventuali elettori. Niente. Li hanno mandato un sardo capolista nel nordest. Dopo avere parlato per mesi del Partito Democratico federale, del Partito Democratico del nord: un sardo capolista nel nordest. Geniale! Cofferati invece capolista nel nordovest, Cofferati ex sindaco di Bologna che aveva giurato che non si sarebbe candidato né per rifare il sindaco di Bologna, visto che tra l’altro non ce lo volevano più e non ce lo voleva neanche lui perché purtroppo ha fatto per cinque anni un mestiere che non è il suo, che non amava in una città che non gli piaceva, non vedendo l’ora di andarsene ma aveva detto che c’era questo bambino che gli era appena nato e quindi massimo rispetto per i bambini e per i papà, senonché poi Strasburgo e Bruxelles sono un po’ più lontani da Genova dove risiedono la signora e il bambino che non Bologna. La Genova – Bologna, per quanto riguarda mal funzionanti siano le ferrovie italiane, è un po’ più rapida della Genova – Bruxelles o della Genova – Strasburgo, Resta da capire per quale motivo questo signore, ma anche per lui visto che è una persona di valore, vada a ibernarsi e a mummificarsi al Parlamento europeo. Nordovest, anche lì polemiche etc..
Nel sud invece, qui si parla sempre di liste provvisorie, stiamo facendo come i giornali sul calcio mercato, stiamo parlando di intenzioni di, poi le liste non sono ancora complete e definitive e quindi sono ancora suscettibili di qualche miglioramento o di qualche peggioramento, visto che siamo in Italia. È sicuro al numero 1 o al numero 2 del sud, da quello che si legge, Sergio D’Antoni, Sergio D’Antoni è una vecchia lenza, prima del sindacato C.I.S.L. e poi della politica, quello che nello scandalo di Affittopoli fu beccato perché aveva un attico credo ai Parioli se non ricordo male non con una Jacuzzi, che è poco, due Iacuzzi idromassaggio per avvicinarsi all’operaio della catena di montaggio. D’Antoni è riuscito a essere di centro-destra, di centro, cioè fondò un partito insieme a Andreotti “L’Italia di centro” e quindi è una compagnia anche di un certo prestigio Andreotti, dopodiché passò al centro-sinistra dove fece il sottosegretario e adesso per entusiasmare proprio le folle del sud sarà numero 1 o numero 2 della lista. Bisogna vedere dove si sistemeranno Rita Borsellino che anche lei sorprendentemente si è candidata nel Partito Democratico che un anno fa l’aveva fatta fuori da candidata naturale alle regionali, dopo che tre anni fa aveva stravinto un sacco di voti riuscendo a arrivare addirittura al 40 per cento contro Toto Cuffaro, che è la macchina portavoti più poderosa d’Europa. Dato che aveva avuto questo buon risultato hanno pensato bene di farla fuori e di mettere al suo posto la Finocchiaro che è stata doppiata da uno che ha molti meno voti di Cuffaro e cioè Lombardo, il quale fece 60 a 30, la Finocchiaro poi fu portata immediatamente a Roma per sottrarla probabilmente agli elettori superstiti. E adesso insieme a Franceschini spiega a Di Pietro, a Vendola, a Bossi e a Berlusconi che non si devono candidare perché non ci si candida per una carica che poi non si va a occupare, è esattamente quello che ha fatto lei l’anno scorso quando si è candidata alle regionali in Sicilia, già sapendo che non avrebbe messo mai piede in Assemblea regionale siciliana ma dimenticandosi di dirlo agli elettori e tenete presente non era nemmeno la candidatura del leader che è abbastanza naturale in una elezione dove si va alla conta. Era la candidata di una sottoleader, perdente per giunta.Ci sono poi altri pensionati di lusso come Paolo Costa, ex sindaco di Venezia, Patrizia Toia che è una persona anche gradevole, piuttosto usata dal punto di vista politico, anche lei viene dal mercatino dell’usato, viene anche da una vicenda piuttosto spiacevole: fu beccata, insieme a altri assessori regionali, nel 95 a spartirsi le A.S.L. della Lombardia, finirono tutti sotto processo e poi si salvarono tutti perché fu abolito il reato, il reato di abuso d’ufficio e non patrimoniale. Adesso la mandano in Europa e insieme a altri superpensionati di lusso, come Leonardo Domenici, il sindaco uscente di Firenze, quello che tre mesi fa si era ritirato dalla politica e si era andato a incatenare alla sede di Repubblica perché Repubblica aveva usato scrivere un pezzo sui suoi rapporti, i suoi incontri con Ligresti etc. e aveva detto “basta sono disgustato lascio la politica” ci ha ripensato. Parte anche lui con il primo treno, con il primo aereo per l’Europa insieme a Andrea Losco, che già parlamentare europeo viene ricandidato. Andrea Losco è uno degli ex Presidenti della Regione Campania che hanno la responsabilità politica dello scandalo della mondezza in Campania, quando fu nominato Presidente della regione e commissario ai rifiuti era nell’Udeur , stava con Mastella, poi è passato con Rutelli, segno che si può anche peggiorare le proprie frequentazioni. Ed è probabile che lo riportino al Parlamento europeo, poi sai con quel nome “Losco”, è proprio il posto giusto!C’è anche un ex assessore regionale della Campania, Montemarano, che da quello che scrivono i giornali è stato appena indagato per corruzione, era finito nelle liste e vedremo se l’hanno tolto o se ce l’hanno lasciato.
Di Pietro. Di Pietro ha fatto delle liste che hanno dei candidati piuttosto interessanti, alcuni dei quali decisamente di rottura come Demagistris, come Vulpio, come il sindacalista ex C.G.I.L. Zipponi, come Sonia Alfano, come Gianni Vattimo, come Tranfaglia e ne ho dimenticati sicuramente tantissimi, ci sono anche intellettuali importanti che si sono avvicinati a quel movimento. Personalmente penso che potesse evitarsi la candidatura di Maruska Piredda che è una bravissima ragazza che fa la hostess all’Alitalia , capisco l’intenzione di portare avanti la battaglia contro la truffa dell’Alitalia però mi pare che quella sia una candidatura spot che si poteva evitare, a mio gusto personale.
Forse se tutto va bene nella Fiamma avremo Fabrizio Corona, reduce dai trionfi processuali e caraibici, avremo anche una nuova alleanza meravigliosa tra Raffaele Lombardo, uno di quelli che hanno contribuito a mandare in vacca il comune di Catania, che si alleerà con Storace, Storace è indagato, anzi imputato ormai per lo spionaggio ai danni di Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini, quindi una festosa alleanza che si spera non superi il 4 per cento ma il meglio devo dire questa volta lo dà l’UDC. L’UDC è una cosa, se verranno confermate le candidature di cui parlano i giornali ci sarà da sbudellarsi dalle risate, pensate che nell’UDC ci sono Vittorio Sgarbi, tenetevi forte ho voluto creare un po’ di suspense, Vittorio Sgarbi la battuta è già piuttosto usurata, l’ha fatta Sebastiano Messina, l’ha ricopiata la Littizzetto l’altra sera, se lo slogan del partito è “non litigate” e poi ci si mette Sgarbi fa un po’ ridere lo slogan del partito, fa un po’ ridere anche l’uso dei bambini di Casini che nei suoi manifesti esibisce la sua famiglia. Però comunque capisco l’intento, è il partito della difesa della famiglia tradizionale, della famiglia di Santa Romana Chiesa, lasciamo poi perdere se uno ne ha una o ne ha due di famiglie, come nel caso di Casini e di gran parte dei dirigenti del suo partito, ma insomma più uno ama la famiglia più ha delle famiglie, quindi è anche coerente.Cosa interessante è che vogliono candidare Sgarbi che invece è, legittimamente, un libertino dichiarato contrario alla famiglia tant’è che ha avuto tre figli da tre signore diverse, nessuna delle quali erano sua moglie, c’è stata anche una certa difficoltà nel riconoscerli e nel pagare gli alimenti, ci sono state delle cause ma d’altra parte Sgarbi senza cause sarebbe come la bagna cauda senza l’aglio e quindi lui ci sguazza proprio in queste cause. Che cosa c’entri con la difesa della famiglia tradizionale Sgarbi, che è solito accompagnarsi non so chiunque vada su Internet lo trova in compagnia di tutto il meglio della squadra di Schicchi per esempio, la scuderia delle pornostar, beato lui eh intendiamoci, ma cosa c’entri con l’Udc tutto questo, che cosa c’entri con la vicinanza al Vaticano, al Cardinal Ruini, chissà che Cardinal Ruini non riscopra una giovinezza ulteriore nella frequentazione con Sgarbi! Ma si parla, anzi è sicuro che sarà presente come capolista al sud l’ottimo avvocato Taormina, no Taormina non è sicuro scusate, Taormina è una voce che corre che non si sa se abbia messo in giro lui o cosa e anche Taormina non c’è nessuna controindicazione, lui tra l’altro a differenza di Sgarbi pare che invece dal punto di vista della famiglia tradizionale abbia le carte in regola. C’è un piccolo problema, che fu cacciato dal governo Berlusconi 2001 dalla sua stessa maggioranza proprio perché lo chiese l’Udc e quindi è un po’ strano un partito che caccia uno dal governo e poi se lo prende e se lo porta alle europee. Ma può darsi che la sua candidatura sia soltanto una voce.Invece la candidatura certa è quella di Ciriaco De Mita, questo giovane virgulto che si sta affacciando da pochi mesi alla politica, ha 81 anni, sta in Parlamento, lo trovo veramente encomiabile lo spirito di sacrificio con cui quest’uomo alla sua età ancora si mette al servizio della collettività, lui è consecutivamente in Parlamento da 45 anni, ne ha 81 e minaccia che “il mio ultimo comizio lo farò in punto di morte”. Quindi auguriamogli lunga vita, adesso andrà al Parlamento europeo perché i migliori vanno esibiti all’estero, naturalmente. C’è anche nell’Udc Magdi Allam che è quell’ex giornalista di Repubblica e del Corriere che a un certo punto ha scoperto la vocazione del crociato proprio e che si sta proponendo come leader di un partito tutto suo. Fino a qualche mese fa voleva addirittura presentarsi da solo alle europee, poi gli hanno spiegato che forse non solo non prendeva voti ma forse non riusciva nemmeno a raccogliere le firme per presentare la lista, allora si è imbarcato nell’Udc ma proprio in veste di crociato, è quello che scriveva sempre lo stesso articolo sulle moschee dove si predica l’odio e la ribellione, il terrorismo, chiedeva l’espulsione di questo e di quell’altro imam.Devo dire che da quando l’allarme terrorismo si è un po’ placato non è che si sentisse granché la mancanza di questo Magdi Allam, però si è pure convertito nel giorno di Pasqua a favore di Telecamere l’anno scorso, quindi un posto bisognava trovarglielo e credo che il più contento sia stato Paolo Mieli che se l’è levato dai piedi de Il corriere della sera, visto che era costretto a pubblicare sempre lo stesso articolo sull’imam non so se di Gallarate o di Carmagnola, pericolosissimi avamposti di Al Quaida.Infine per completare l’opera dell’Udc c’è un certo Domenico Zinzi di cui parlano i giornali, lui è un casertano, è stato condannato in primo grado a Avellino a tre anni per omicidio colposo insieme a altri amministratori ritenuti colpevoli, ritenuti responsabili delle omesse misure di sicurezza che provocarono la frana nel comune di Quindici nel 1988. 11 persone morte. Uno così è ovvio, non può che essere premiato soprattutto in tempi di catastrofi e di terremoti, del resto sapete che De Mita è protagonista della grande e meravigliosa ricostruzione in Irpinia, che ci costò insieme al resto della Campania 62 mila miliardi e che non ha portato a nessun tipo di ricostruzione, tant’è che ci sono ancora persone nelle baracche. Ma segnalo anche la presenza nelle file dell’Udc di Saverio Romano, Saverio Romano è sotto indagine a Palermo per i suoi rapporti con Cuffaro e dunque con alcuni mafiosi, pare che il suo nome emerga di nuovo in nuove vicende di cui si parlerà molto nei prossimi mesi. Poi c’è Ugo Bergamo, Ugo Bergamo è famoso perché è quello che ha praticamente ordinato la fucilazione in effige dei magistrati di Salerno che avevano osato occuparsi dello scandalo di Catanzaro, quindi anche lui è talmente indipendente come il Consiglio Superiore che pare sia in lista con l’Udc . E poi Pierluigi Mantini, Pierluigi Mantini è meraviglioso, è un Avvocato milanese, fino a qualche anno fa era un dipietrista sfegatato, poi progressivamente, via Margherita, è recentemente passato all’Udc . Era un nemico acerrimo dell’immunità parlamentare e adesso è diventato un sostenitore accanito dell’immunità parlamentare e quindi il suo posto è l’Udc.
lunedì 27 aprile 2009
Nervosismo in casa PD?
Aldilà del titolo e della strutturazione sensazionalistica del solito comunicato stampa, si ricorda che la realtà è però un'altra:
2. solo per unica sollecitazione dell'IDV è stato fatto un incontro, poi un altro e un altro ancora, per l'unità del centrosinistra sia col PD che con la lista civica "Il paese in comune.Trasparenza nella partecipazione": nessun esito positivo però ne è scaturito e conseguentemente risulta sfumata ogni possibile alleanza di governo locale .
venerdì 24 aprile 2009
Yoani Sánchez: «Con il mio blog faccio tremare la Cuba di Raúl»
Crisi del PD: se lo dice Enrico LETTA c'è da crederci!
Secondo l’esponente del Partito Democratico, «il Paese si sta inaridendo. La gente non può più scegliere i propri rappresentanti in Parlamento ma la cosa passa come se fosse normale e si entra in un circolo vizioso in cui il capo sceglie i parlamentari e questi finiscono per non potersi dissociare dalla linea comune per evitare di perdere il posto. Nel corso di questa legislatura solo una volta ho visto un esponente della maggioranza schierarsi contro il Governo». Letta non nasconde gli errori del suo partito: da una parte «siamo troppo snob, crediamo di essere migliori del Paese e questo è l’inizio della disfatta», dall’altro «il perseverare negli errori, mentre Berlusconi ha il grande merito di imparare e non ripetere i tanti sbagli che commette». da IL PICCOLO 24 aprile 2009
giovedì 23 aprile 2009
Il vero problema di Turriaco: Lista civica e Partito Democratico ai ferri corti?
Il clima elettorale sta scaldando gli animi anche a Turriaco, dove prosegue il botta e risposta fra Pd e Italia dei valori, che nei giorni scorsi ha affermato la volontà di voler riunire le anime del centro-sinistra.«Come direttivo di circolo Pd dobbiamo rassicurare l’Italia dei valori, che in questo frangente ritiene di poter assumere un ruolo di unificatrice delle forze contrapposte al centro-destra, sui nostri reiterati tentativi di convogliare in un’unica lista e in un unico programma le diverse sensibilità presenti sul territorio», afferma il direttivo di circolo tramite la segretaria Carla De Faveri, che ribadisce come, mentre con il Partito della Rifondazione comunista i rapporti siano stati da subito assolutamente corretti e costruttivi, «altrettanto purtroppo non può dirsi per altre forze in gioco che hanno aderito a un progetto di lista civica, rifiutando ogni apparentamento politico. I contatti che ripetutamente abbiamo loro richiesto, peraltro, non hanno condotto a nulla di concreto, anche perché sono stati volutamente, ma non da parte nostra, improntati all’informalità, anzi, accordati per lo più a solo titolo personale, senza l’effettiva possibilità di confronto né sui programmi né, tanto meno sui candidati».
Il Pd turriachese sarebbe stato anche disponibile a un’eventuale proposta di primarie, ma, a parte il nome del candidato espresso dal Partito democratico, sostenuto anche da Rifondazione comunista, nessun’altra proposta sarebbe giunta.«In ogni caso, la scelta di ricandidare il sindaco uscente, Alessandra Brumat, nasce da un’ampia e attenta valutazione delle sue personali competenze, dell’ottimo operato che la sua giunta ha svolto, con risultati sono sotto gli occhi di tutti, della necessità di dar continuità agli importanti progetti avviati. Negli ultimi anni, infatti, Turriaco – dice De Faveri – non soltanto ha migliorato la propria immagine, ma, grazie alle sinergie dell’amministrazione con le numerose ed efficienti realtà presenti sul territorio, si è distinto come piccolo centro in cui la qualità della vita è decisamente elevata, in termini di servizi ai cittadini, attività commerciali, ricreative, culturali e sostenibilità dello sviluppo urbano».
Energie biorinnovabili: quali verità?
mercoledì 22 aprile 2009
Acqua, acqu, acq, ac, a......A.A.A. vendesi!
Contro la IELLA del Venerdì 17, e non solo, ecco il video di Marco Travaglio
martedì 21 aprile 2009
Rigore, libertà e solidarietà
«Il Cavaliere non ha la maggioranza del Paese ma governa perché il centrosinistra non trova una coalizione credibile»Il suo obiettivo, dice, è solo quello di costruire una valida alternativa a Berlusconi ed al Pdl. Ma, nella missione dell’opposizione, Antonio Di Pietro vuole continuare ad essere protagonista. Sul campo e non dagli spalti.Cosa dovrà succedere perché il centrosinistra riesca a ribaltare l’attuale situazione politica?Il governo Berlusconi non ha la maggioranza del paese. Governa perché non c’è un’altra coalizione che ce l’ha. Anzi, il centrosinistra ha ancora meno consenso. Quindi, è una guerra tra minoranze. Il motivo per cui il modello Berlusconi avanza è, in realtà, una sommatoria di diversi motivi.Primo, un sistema di informazione grazie al quale Berlusconi riesce a vendere fumo per arrosto e a rinviare a domani gli impegni sulle cose da fare, senza mai rendere conto di quello che ha fatto ieri. La vicenda dei 500 milioni di euro per il piano casa è emblematica: quei soldi portano la mia firma, quelle di Bersani e di Ferrero. Lui ha solamente spostato il capitolo di spesa, dicendo di averli finanziati.Noi dell’Italia dei valori stiamo tentando di recuperare la credibilità fra gli elettori puntando su un programma fatto di rigore, libertà e solidarietà. Così, il nostro partito vuole costruire una nuova alleanza.Stiamo proponendo un nuovo modello, in cui noi dell’Idv vogliamo essere protagonisti. Io sono un giocatore, ma l'allenatore ancora non c'è. Sarò felice di averne uno che ci aiuti a trovare un’alternativa all’attuale governo. Ma non vogliamo portare avanti un’opposizione preconcetta. Non siamo un partito solo anti-berlusconiano, tant’è che di recente abbiamo firmato e votato un provvedimento preparato dalla maggioranza, quello sul federalismo fiscale.Quanto alle prossime elezioni Europee, in Friuli Venezia Giulia, Pressburger rappresenta un anelito di Europa che è un esempio di buona candidatura. Abbiamo fatto un passo indietro: non portiamo parlamentari in Europa, ma persone provenienti dalla società civile.È una strategia rischiosa, no?I nostri elettori non hanno targhette del Pd o del Pdl, ma ci scelgono perché vedono in noi persone che fanno il loro dovere. Ogni partito deve preoccuparsi di dare fiducia, non di ciò che fanno gli altri. Sono ottimista, alla luce di come ci siamo comportati in meno di un anno di opposizione al governo Berlusconi.Siamo stati chiari. Abbiamo detto no quando dovevamo e, allo stesso modo, ci siamo schierati con il sì quando l’abbiamo ritenuto giusto. Ci siamo impegnati a informare l’opinione pubblica e a fare il nostro dovere in Parlamento.Con il governo Prodi c’era una sensazione di immobilismo dovuta anche a una maggioranza risicata. Berlusconi ha il vantaggio di averne una forte, ma attenzione. Avrà molti altri voti ancora se le cose continueranno ad andare così. E se non ci sarà qualcuno che possa fare il Savonarola della situazione. Io Savonarola? Non era mica uno stupido, ha fatto una brutta fine ma forse è meglio finire così, facendo qualcosa che resta nella storia.Dopo l’inchiesta «Mani pulite», sarebbe spettato alla politica rilanciare la società italiana verso l’etica. Sono stati i politici i cattivi maestri che hanno rieducato le città alla furbizia, alla scorciatoia. È stato il pastore a rovinare il gregge. Poi i pastori se la prendono con i magistrati.
Libertà di parola e libera manifestazione di pensiero: vero e proprio tabù.
Si suggerisce l’intervista apparsa sul sito del Corriere della Sera alla blogger cubana Yoani Sanchez.Yoani scrive sul blog Generaciòn Y e rivendica il diritto alla libertà di espressione nel suo paese. Come è facile immaginare, la sua volontà è stata ostacolata più e più volte dal governo di Raul Castro, il quale non permette per nulla al mondo che l’apparenza idilliaca della sua isola venga attaccata dal report giornaliero di Yoani sulle reali condizioni di vita nell’isola caraibica.Per citare un paio di episodi ricordo che a Yoani (inserita tra le 100 personi più influenti del mondo dal Times) è stato impedito di recarsi al ritiro del premio Ortega Y Gasset in Spagna (visto negato), mentre nel marzo 2008 il suo sito è stato oscurato agli occhi dei cubani.Tuttavia, a sorpresa, il suo ultimo discorso “democratico” non è stato censurato dal regime castrista, tanto che Yoani ha pronunciato parole di speranza: “L’ isola reale ha cominciato a trasformarsi in un’ isola virtuale più democratica e pluralista“.
Troppo spesso chi si fregia di conoscerle poi le ignora:
la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo afferma all'articolo 18: «Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo...»La Costituzione della Repubblica Italiana all'articolo 21 recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»La Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (firmata a Roma il 4 novembre 1950) recita all'art. 9: "1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione: tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo0 e la libertà di manifestare individualmente o collettivamente, sia in pubblico che in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti. 2. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo può essere oggetto di quelle sole restrizioni che, stabilite per legge, costituiscono misure necessarie in una società democratica, per la protezione dell'ordine pubblico, della salute o della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui".La Costituzione della Comunità europea recita all'articolo II-70:«1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti.2. Il diritto all'obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.»
lunedì 20 aprile 2009
Un TRAVAGLIO travagliato. Cronaca stampa
«Io devo scappare a Pordenone (lapsus in luogo di Monfalcone) ma prima vorrei ricordarvi che quelli dell’organizzazione hanno pagato di tasca loro per l’affitto della struttura e per pubblicizzare questo incontro, non prevedendo che alla promozione avrebbe provveduto direttamente e gratuitamente il vicesindaco, quindi vi invito a mettervi la mano sul cuore, e sul portafoglio, se volete lasciare un piccolo contributo». Questo l’unico riferimento di Marco Travaglio sull’ormai arcinoto caso costituito dall’“appello” del vicesindaco di Gorizia e vicario provinciale del Pdl Fabio Gentile che aveva invitato i goriziani a boicottare l’incontro di ieri dopo aver definito «vergognosa» la puntata di Annozero, di cui Travaglio è ospite fisso, dedicata al terremoto dell’Abruzzo. Ebbene, parte della curiosità in vista dello show di Travaglio era proprio sull’eventuale replica alla sortita del vicesindaco e quasi fuori tempo massimo, dopo gli applausi finali, la “ribattuta” è arrivata: «Alla promozione di questo incontro ha provveduto il vicesindaco di Gorizia», ha chiosato il protagonista di Annozero, anche se riesce difficile credere che le motivazioni del pienone stiano tutte nella querelle a distanza con Gentile. Fatto sta che il successo di pubblico di questo “Travaglio day” è stato davvero superiore a tutte le aspettative, anche degli stessi organizzatori. Alle 18, pochi minuti prima che il giornalista torinese salisse sul palco, la sala dell’auditorium era strapiena in ogni ordine di posti: completamente piene anche le scalinate, dove il pubblico si è assiepato alla meno peggio sedendosi sulla moquette e fregandosene della comodità pur di poter vedere e ascoltare dal vivo quello che – sommando notorietà del personaggio e portata delle polemiche che spesso lo accompagnano – è probabilmente, oggi, il giornalista italiano più riconoscibile e discusso, più amato e odiato. All’interno della sala, insomma, non entrava più uno spillo, ma il “popolo di Travaglio” ieri non si accontentava ed era davvero dappertutto: a decine, per esempio, si sono assiepati sui divanetti seguendo il monologo sui televisori e grazie agli altoparlanti della zona bar. Ma se almeno mezzo migliaio di persone, più o meno, è riuscito a entrare, almeno altri 200 goriziani sono rimasti fuori, visto che già prima delle 18 la struttura era stata riempita oltre la capienza e dunque gli organizzatori avevano provveduto a chiudere gli ingressi. Per lunghi minuti sono rimasti all’esterno, visibilmente contrariati, sperando di poter entrare o augurandosi che Marco venisse a elargire almeno un saluto. Poi si sono dovuti rassegnare.
da IL PICCOLO del 18 aprile 2009
«Mi pare che il boicottaggio non abbia funzionato». Marco Travaglio ha scelto l’ironia per cominciare il suo intervento ieri all’Auditorium. Destinatario il vicesindaco Gentile, che aveva invitato i «cittadini liberi» a disertare l’appuntamento. Un migliaio i goriziani che si sono presentati anche con un'ora di anticipo dinanzi alle porte d'entrata per assistere al monologo del cronista di Anno Zero: metà di essi è dovuto restare all'esterno. C'è stata anche una contestazione, immediatamente zittita dai presenti: quella di Andrea Faccio, che si è presentato come singolo cittadino. Le proteste di Faccio si sono manifestate quando Travaglio ha virato il proprio discorso sull'argomento Protezione civile: «Ci è stato detto durante questi giorni di emergenza in Abruzzo che abbiamo la migliore macchina dei soccorsi al mondo – ha detto Travaglio – e che il disastro è stato gestito nel modo più consono possibile, quando invece le falle c'erano e solo Anno Zero le ha evidenziate».«Vai a fare demagogia da un'altra parte e abbi rispetto per il lavoro della Protezione civile – è insorto Faccio sventolando un ticket – ti regalo un biglietto aereo per l'Abruzzo: parti e vai a vedere che opera svolgono i soccorritori prima di parlare». Le considerazioni di Faccio sono state subito fischiate dalle centinaia di presenti, mentre Travaglio esortava il pubblico a non agitarsi.«Ero qui nel novembre 2007 – ha ricordato Travaglio – e oggi come allora c'è sempre una certa difficoltà a calare nel concreto il tema della legalità: ci sono però dei momenti come questo in cui è più semplice far emergere questo concetto. Oggi infatti è su tutti i giornali il tema della mancanza del rispetto delle regole, alla base del dramma degli edifici crollati all'Aquila, ma i fenomeni di devianza contagiano tutti i settori della nostra società. Ecco che quindi in Italia si assiste ad un fenomeno, quello dell'evasione fiscale, che non ha pari nel mondo: ovunque se non paghi le tasse vieni additato come il peggiore dei ladri qui chi tenta di farla franca viene visto come un furbo. Intanto l'azione pubblica per fermare questo malcostume è del tutto inefficiente: l'Italia è oggi a tutti gli effetti un paradiso fiscale. Solo lo 0,8 % degli evasori infatti sono condannati in tutti e tre i gradi di giudizio, e di questi solo il 2% realmente pagherà. A questo punto si capisce perchè ognuno di noi, di fatto, mantiene sulle proprie spalle un altro italiano che le tasse non le paga».
L'unità del centrosinistra: priorità solo per l'Italia dei Valori?
Giù la maschera!
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