COMUNICATO STAMPA
Nella
riunione della commissione statuto del comune di San Canzian d'Isonzo è
avvenuto un fatto politico importante. Si stava discutendo della
proroga della convenzione di città mandamento e, al nostro incalzare
sulle difficoltà di questa classe di sindaci di proporre una via
d'uscita utile ai cittadini da una convenzione sulla quale stiamo, per
dirla con termine medico, somministrando solo le cure palliative, il
sindaco Caruso ha ammesso, con sincerità, che gli riconosciamo,
l'incapacità dei sindaci di città mandamento di proporre una qualche
soluzione. Soluzione che vada oltre l'attuale tran tran più
d'improvvisazione che di sostanza. Per questi motivi ci ha comunicato di
aver chiesto, finora vanamente e inascoltata dai colleghi, di poter
convocare il parlamentino di città mandamento, l'assemblea, per vedere
se tra i consiglieri dei nove comuni si riesce a
trovare quello che , a
suo dire, i sindaci non trovano: il bandolo della matassa per una
riorganizzazione degli enti locali che possa affrontare le sfide del
futuro. E sì, aggiungiamo, che di questi tempi di spending review una
convocazione dovrebbbe stare nello stato naturale delle cose. È
evidente infatti che l'attuale assetto verrà, per effetto dei tagli
appena citati, profondante stravolto e modificato: si tratta di capire
se, come noi pensiamo, esiste una posizione originale di questo
territorio o se semplicemente, come da troppo tempo i sindaci del
mandamento ci hanno abituato, ci si affiderà supinamente alle scelte
fatte a Roma o a Trieste. Crediamo infatti che, ad esempio, verificare
l'ipotesi di fondere comuni simili per identità e struttura sociale, sia
la strada da percorrere per poi farla sancire, come la legge prevede,
da una consultazione popolare.
Ciò permettrebbe di ridurre i costi della politica e della burocrazia e di garantire l'erogazione dei servizi.
Per
questo sollecitiamo il sindaco Caruso a essere coerente con la sua
denuncia e a partire da subito col verificare la praticabilità politica
della strada indicata o di proporre, lei, un'alternativa.
Noi siamo pronti al confronto. Positivo e propositivo.
Se
così non fosse ci troveremmo dinanzi al solito inconcludente lamento,
da tener buono sino al prossimo, altrettanto inconludente lamento. Come
accade da diverso tempo.
Al sindaco Caruso la scelta.
Stefano Minin
Pier Ugo Candido
componenti della commissione statuto del comune di San Canzian