giovedì 29 novembre 2012

Esco dall'ITALIA dei VALORI!











Dopo diversi anni di militanza e impegno, anche, e soprattutto, istituzionale, per l’Italia dei Valori Lista Di Pietro, è venuto il tempo di una scelta di coerenza.


Coerenza per quello che sono stato chiamato a rappresentare nelle istituzioni.


Coerenza con l’impegno verso, e per, gli elettori: impegno che, vista l’oggettiva realtà, faticosamente sto portando avanti.


Coerenza verso quella prospettazione che l’Italia dei Valori Lista Di Pietro aveva a me, e a tanti, rappresentato, e in cui avevo strenuamente creduto: l’idea di un progetto vincente per i cittadini in quanto ancorato alla Costituzione, ai problemi reali del Paese, ai principi e diritti fondamentali di legalità e libertà, trasparenza e giustizia, soprattutto sociale.


Oggi il modello politico, e programmatico, che Italia dei Valori Lista Di Pietro proietta, e caldeggia, non è più quello che è stato diffusamente promosso negli anni e, conseguentemente, assimilato dal “consumatore finale”: il cittadino. L’Italia dei Valori Lista Di Pietro ha oggi maturato scelte che paiono pure in aperta divergenza dalle primogenite, ricorrentemente, e rigorosamente, trasfuse in vari statuti, atti d’impegno, codici etici e programmi. E sì che pacta sunt servanda!


Come me, anche tanti amici, sono rimasti oltre modo disorientati nell’assistere che “tra il dire e il fare c’era, e c’è, sempre, e ancora, di mezzo il mare”; giusto per dirla con una metafora.


La sintesi è che tra i cives il malessere è diffuso, e crescente; i cittadini che credono, e, oramai tanti, credevano, nell’Italia dei Valori Lista Di Pietro paiono sbigottiti e delusi; passivi protagonisti, e vittime, del crollo del “castello”, di sabbia, di ideali e progetti tanto glorificati.


Eppoi.


Ritengo, da sempre, che il vertice del partito deve essere rappresentato dalla sua base: non può essere il contrario, il vertice la base del partito!


Non sento la necessità di partiti leaderistici, carismatici e padronali.


Non nutro il bisogno di partiti che siano solo vuoti contenitori, senza pluralismo, confronto, democrazia, o alimentanti uno sterile bacino di interessi più personalistici che universali, perciò prevaricanti ogni buona intenzione volta al pluralismo e alla tutela del bene comune!


La linea politica dev’essere chiara, precisa e definita. Non è cambiandola ogni giorno o facendola vacillare su percorsi incomprensibili che si raccoglie il consenso; al contrario ciò può indurre alla titubanza e alla disgregazione, in un periodo storico in cui tutti hanno invece bisogno di assoluta certezza e stabilità.


Allora.


Credo fermamente che non si possa mediare con la propria coerenza e dignità: predicare bene e razzolare male non fa al caso mio. E non occorre che vada ad esemplificare.


Esco quindi dall’Italia dei Valori Lista Di Pietro.


Lo faccio oggi, dopo tante soddisfazioni e sacrifici, anche personali, separandomi da un partito strutturato, che mi avrebbe certamente offerto garanzie di rielezione. A differenza di tanti, questo per me non è il punto in discussione: un futuro programmatico, e di servizio civico, non può ormeggiarsi sull’idea del posto politico fisso.


Esco ora perché credo di potermi ancora spendere per il bene comune, e per gli altri, senza che per farlo debba per forza avere la garanzia di un consolidamento di  posizione.


Esco per continuare sulla linea  localmente adottata, atta a dare risposte concrete ai problemi della quotidianità: lavoro, welfare, ambiente, giovani, istruzione, giustizia, trasparenza, tanto per citare i punti deboli, ma macroscopici, del territorio, e del Paese. E’ in questo contesto che continuerò a portare avanti, per dovere istituzionale e di rappresentanza, il mandato ricevuto dai cittadini.


Mi metto, quindi, ancora una volta in gioco, come tante altre volte nella mia vita, anche politica; come nel 2009 - accettai di buon grado il rischio di mettermi in prima persona a guidare una squadra di valorosi candidati - cercherò di coltivare l’idea del cambiamento, dissodando  il terreno del qualunquismo e dell’indifferenza. Lo stesso cambiamento che ha portato un vento di radicale novità nell’istituzione Comune di Turriaco (GO). E come si sa, novità non è sempre sinonimo di comodità o di rapporti politici amicali.


Voglio comunque ringraziare Italia dei Valori Lista Di Pietro, e gli amici di questo partito, con cui in questi anni, con orgoglio e dedizione, ho lottato per affermare i diritti dei deboli sui potenti. 


Oggi riparto con rinnovato entusiasmo, che in quest’ultimo anno, per le ragioni su esposte, s’era fin troppo sopito.


Il progetto, e la sfida lanciata da MASSIMO DONADI con DIRITTI & LIBERTA’, mi fa ritrovare il baricentro. La mia scelta allora va in questa precisa direzione, ritenendo fondata l’urgenza, aldilà della mia vocazione giuridica e dovere istituzionale, di dare sostanza ad un proprio agire politico ancorandolo alla difesa dei valori – diritti e libertà appunto – insiti nella nostra Carta costituzionale.


Questo è il solo punto di partenza.


Turriaco 29/11/2012                                                                 

                                                                                                  Pier Ugo CANDIDO

                                                                                  consigliere comunale



















Chi sono? 

Nasco a Tolmezzo,in provincia di Udine, nel 1966. Sono profondamente legato alla mia terra natia, la CARNIA, e alla BISACIARIA, di cui ho l'onore di fare parte, risiedendovi da moltissimi anni. Due terre lontane ma vicine. Assimilabili per storia, arte, cultura,  tradizione, oltre per il genuino modo di vivere e gestire la quotidianità. Non sarà un caso che a Turriaco alcuni storici nuclei familiari (es. Spanghero) hanno origini carniche.

Sono padre di due splendide creature.
Sul territorio sono impegnato come volontario CRIm del Naapro di Monfalcone, e come componente del Consiglio di Istituto Comprensivo di San Canzian d'Isonzo e Turriaco. Amo lo sport, la musica e la poesia.

A Turriaco dal 2009 faccio il consigliere comunale, eletto nelle file di Idv Ldp, che poi ho lasciato, per Diritti e Libertà, per le ragioni su esposte. Sin dalle elezioni la mia attività consiliare è stata segnata da percorsi, in salita, per affermare principi di trasparenza e condivisione che dovrebbero, invece, animare ogni buon proposito e azione di chi amministra la "cosa" pubblica, anche e soprattutto localmente. Tuttavia, nonostante le oggettive difficoltà per affermare il proprio pensiero, che poi è quello di tanti cittadini, ho sempre atteso con entusiasmo, e rinnovata energia, alle numerose attività che istituzionalmente sono stato chiamato a esplicitare: così sono innumerevoli le mie interrogazioni, anche consiliari - senza pari in Comune di Turriaco - gli articoli sulla stampa per sensibilizzare l'opinione pubblica, gli altri interventi in consiglio comunale in varie materie, spesso frutto delle sensibili annotazioni pervenutemi dai tanti cittadini turriachesi. E' difficile cambiare ma un tentativo va fatto! Questo è l'obiettivo che mi muove quotidianamente, auspicando un completo rinnovamento delle istituzioni locali nelle prossime elezioni comunali.
                                                                                                                                                                             Sono laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Trieste; ho  svolto anche la pratica di Avvocato in provincia di Gorizia e sono  abilitato alla mediazione civile e commerciale.Mi hanno selezionato come  Esperto in Diritto del Lavoro in FVG; sono stato nominato cultore della materia in "Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche" presso l'Università di Udine. Collaboro attivamente con il L.A.R.E.M. Laboratory for Research in Economics and Management di Gorizia. Mi occupo professionalmente di gestione delle risorse umane.