sabato 12 dicembre 2009

Un occhio sulla sanità locale. I nostri interventi.


Italia dei Valori Turriaco

Il paese in comune


Gruppi consiliari


Oggetto: Proposta ordine del giorno sul Piano socio-sanitario Regionale per il comparto socio-sanitario Isontino.

  • Considerato che da parte dei cittadini del mandamento monfalconese sono state lamentate forti criticità nell’accesso ad alcuni servizi dell’ospedale di San Polo e in particolare:

- Per l’esecuzione dei prelievi del sangue dove, dal momento della richiesta di prenotazione/registrazione (elimina-code al CUP) al momento del prelievo passano, di norma, due ore o più;

- Per l’accesso al Pronto Soccorso dove, oltre alle lunghe attese tipiche di quasi tutti i servizi regionali, si è registrata la soppressione dell’auto medicalizzata in alcune giornate;

- Per l’accesso al reparto di medicina, che risulta quasi costantemente sovraffollato, con la conseguenza che spesso alcuni pazienti devono essere sistemati come “fuori reparto” presso altri reparti;

- Il Punto Prelievi - che esegue in media 200 prelievi al giorno con picchi anche di 300 -presenta una costante carenza di personale poichè, per una simile mole di attività, dovrebbero essere aperte almeno sei postazioni ma di norma ne sono aperte tre per carenza di personale. La situazione del centro prelievi è speculare a quella del laboratorio: alla luce del blocco del turn over deciso dalla Regione, il laboratorio rischia di dover ridurre drasticamente l’attività e quindi limitare gli accessi ai prelievi poichè sono in fase di pensionamento due dirigenti e il numero dei tecnici è molto scarso tanto che basta una malattia per mettere in crisi l’attività.

- Il Pronto Soccorso vede in media 26000 casi all’anno e serve un bacino di utenza che è superiore ai residenti del distretto poichè, a una forma consistente di trasfertismo tipica delle realtà industriali, vi si somma la presenza del porto e dell’autostrada nonchè l’attrazione esercitata nei confronti dell’altipiano carsico triestino. Inoltre vi è una maggiore complessità di interventi dovuta sia alla presenza della terapia intensiva sia all’accesso di infortuni quantificabili in più di 2500 all’anno. La dotazione del personale del Pronto Soccorso locale non è parametrizzata sulla base dei dati epidemiologici e del bacino di utenza realmente servito ma sulla base della popolazione residente, così medici ed infermieri sono costretti a turni estenuanti per coprire i quali ultimamente è stato soppresso anche il servizio dell’auto medicalizzata.

- Il Reparto di Medicina è costantemente sovraffollato (nonostante la degenza media sia stata portata, nell’ultimo biennio da 7,7 a 6,9 giorni). Questo fenomeno è legato ad un costante incremento dei numeri dei ricoveri ma è acuito dalla difficoltà dovuta alle dimissioni legate alla presenza di una quota significativa di ”casi sociali” che non trovano spazio in strutture territoriali. La Casa di Riposo di Monfalcone conta infatti 135 persone in attesa(di cui circa la metà ospitate in altre strutture) così come l’assistenza domiciliare d’ambito presenta una lista d’attesa, fenomeno al quale ha conribuito il venir meno dei fondi derivanti dalla L.328 e i tagli regionali al fondo per l’autonomia possibile. La Medicina è inoltre costretta ad ospitare coloro che attendono l’ingresso in RSA, anche questa costantemente satura.

La saturazione dei reparti crea a sua volta difficoltà al Pronto Soccorso che si trova nella condizione di occupare i pochi posti di degenza temporanea ivi presenti con pazienti che non trovano accesso diretto nei reparti di destinazione.

- Il non finanziamento per il trasferimento di Medicina Nucleare al S.Giovanni di Dio. Stop alla trombolisi a Gorizia, l’eleminazione delle degenze in anestesia, rianimazione e cardiologia, in entrambi i Nosocomi.

- La risonanza magnetica andrà ad esaurimento, quando l’attuale macchinario smetterà di funzionare, non verrà sostituito.

- E’ previsto l’incremento del Week Hospital, con pazienti mandati a casa nel fine settimana, senza però prevedere un potenziamento dell’assisenza a domicilio.

Alla luce di queste palesi emergenze ed evidenze

Il Consiglio Comunale

si pronuncia

affinché l’assessore regionale alla Sanità valuti lo stato dei servizi del Monfalconese e del Goriziano che presentano carenze di personale sanitario e strutturali non riscontrabili in altre realtà regionali e metta in atto tutte le misure necessarie per porvi rimedio.

Inoltre ritiene

che l’impostazione complessiva del piano sanitario vada modificata perchè carica di effetti negativi per il futuro e per l’ambito territoriale di riferimento.

Il presente ordine del giorno viene inviato altresì al Presidente della Giunta Regionale, ai Consiglieri regionali eletti nella Provincia di Goizia e a tutti i Consiglieri della III^Commissione Consiliare Regionale.