
- Approvazione BILANCIO annuale e pluriennale
- Approvazione PIANO TRIENNALE OPERE PUBBLICHE
Italia dei Valori Turriaco
Oggetto: Proposta ordine del giorno sul Piano socio-sanitario Regionale per il comparto socio-sanitario Isontino.
- Per l’esecuzione dei prelievi del sangue dove, dal momento della richiesta di prenotazione/registrazione (elimina-code al CUP) al momento del prelievo passano, di norma, due ore o più;
- Per l’accesso al Pronto Soccorso dove, oltre alle lunghe attese tipiche di quasi tutti i servizi regionali, si è registrata la soppressione dell’auto medicalizzata in alcune giornate;
- Per l’accesso al reparto di medicina, che risulta quasi costantemente sovraffollato, con la conseguenza che spesso alcuni pazienti devono essere sistemati come “fuori reparto” presso altri reparti;
- Il Punto Prelievi - che esegue in media 200 prelievi al giorno con picchi anche di 300 -presenta una costante carenza di personale poichè, per una simile mole di attività, dovrebbero essere aperte almeno sei postazioni ma di norma ne sono aperte tre per carenza di personale. La situazione del centro prelievi è speculare a quella del laboratorio: alla luce del blocco del turn over deciso dalla Regione, il laboratorio rischia di dover ridurre drasticamente l’attività e quindi limitare gli accessi ai prelievi poichè sono in fase di pensionamento due dirigenti e il numero dei tecnici è molto scarso tanto che basta una malattia per mettere in crisi l’attività.
- Il Pronto Soccorso vede in media 26000 casi all’anno e serve un bacino di utenza che è superiore ai residenti del distretto poichè, a una forma consistente di trasfertismo tipica delle realtà industriali, vi si somma la presenza del porto e dell’autostrada nonchè l’attrazione esercitata nei confronti dell’altipiano carsico triestino. Inoltre vi è una maggiore complessità di interventi dovuta sia alla presenza della terapia intensiva sia all’accesso di infortuni quantificabili in più di 2500 all’anno. La dotazione del personale del Pronto Soccorso locale non è parametrizzata sulla base dei dati epidemiologici e del bacino di utenza realmente servito ma sulla base della popolazione residente, così medici ed infermieri sono costretti a turni estenuanti per coprire i quali ultimamente è stato soppresso anche il servizio dell’auto medicalizzata.
- Il Reparto di Medicina è costantemente sovraffollato (nonostante la degenza media sia stata portata, nell’ultimo biennio da 7,7 a 6,9 giorni). Questo fenomeno è legato ad un costante incremento dei numeri dei ricoveri ma è acuito dalla difficoltà dovuta alle dimissioni legate alla presenza di una quota significativa di ”casi sociali” che non trovano spazio in strutture territoriali. La Casa di Riposo di Monfalcone conta infatti 135 persone in attesa(di cui circa la metà ospitate in altre strutture) così come l’assistenza domiciliare d’ambito presenta una lista d’attesa, fenomeno al quale ha conribuito il venir meno dei fondi derivanti dalla L.328 e i tagli regionali al fondo per l’autonomia possibile. La Medicina è inoltre costretta ad ospitare coloro che attendono l’ingresso in RSA, anche questa costantemente satura.
La saturazione dei reparti crea a sua volta difficoltà al Pronto Soccorso che si trova nella condizione di occupare i pochi posti di degenza temporanea ivi presenti con pazienti che non trovano accesso diretto nei reparti di destinazione.
- Il non finanziamento per il trasferimento di Medicina Nucleare al S.Giovanni di Dio. Stop alla trombolisi a Gorizia, l’eleminazione delle degenze in anestesia, rianimazione e cardiologia, in entrambi i Nosocomi.
- La risonanza magnetica andrà ad esaurimento, quando l’attuale macchinario smetterà di funzionare, non verrà sostituito.
- E’ previsto l’incremento del Week Hospital, con pazienti mandati a casa nel fine settimana, senza però prevedere un potenziamento dell’assisenza a domicilio.
Alla luce di queste palesi emergenze ed evidenze
Il Consiglio Comunale
si pronuncia
affinché l’assessore regionale alla Sanità valuti lo stato dei servizi del Monfalconese e del Goriziano che presentano carenze di personale sanitario e strutturali non riscontrabili in altre realtà regionali e metta in atto tutte le misure necessarie per porvi rimedio.
Inoltre ritiene
che l’impostazione complessiva del piano sanitario vada modificata perchè carica di effetti negativi per il futuro e per l’ambito territoriale di riferimento.
Il presente ordine del giorno viene inviato altresì al Presidente della Giunta Regionale, ai Consiglieri regionali eletti nella Provincia di Goizia e a tutti i Consiglieri della III^Commissione Consiliare Regionale.
GRUPPI CONSILIARI
Italia dei Valori - Il Paese in comune.
11 novembre 2009
Oggetto: proposta ordine del giorno sulla ormai prossima privatizzazione dell’acqua, legge 133 del 5 agosto 2008.
Considerati i recenti atti del Consiglio dei Ministri, il quale ha apportato ed approvato alcune modifiche riguardanti l’articolo 23 bis della legge 133/2008;
Tenuto conto che con tali normative si viene a togliere qualsiasi ostacolo alla privatizzazione dell’acqua e conseguentemente al controllo delle tariffe;
Ritenuto che con detti processi l’acqua non sarà più un bene pubblico, ma merce di scambio, e di capitale, con l’alto rischio che la gestione venga affidata a multinazionali con solo interessi economici;
Valutato che l'acqua in mano a multinazionali private potrebbe essere “il nuovo petrolio”, con conseguenti costruzioni di rapporto di potere/forza nel mondo intero;
Atteso che probabilmente l’erogazione sarà appunto gestita dalle suddette multinazionali e che all’attualità mancano indicazioni e obblighi sulle manutenzioni e sulle riparazioni delle reti, costi che si prevede ricadranno sulla collettività;
Questo Consiglio Comunale approva il seguente ordine del giorno con cui
chiede alle Autorità preposte
che venga riformulata la legge 133 del 2008 nella parte in cui incide sulla privatizzazione dell’acqua (art. 23 bis)
s’impegna
a mantenere l’acqua come bene non sostituibile e un diritto, privo di ogni rilevanza economica, quindi bene comune di rilevanza sociale e come tale garantito e tutelato nell’interesse dei cittadini;
a mantenere il servizio idrico privo di rilevanza economica, cioè sottratto alle logiche del profitto
sensibilizza
i consigli comunali della regione perché facciano analoghe scelte per il mantenimento di Aziende Pubbliche Speciali a totale capitale pubblico per la gestione dell’acqua e manutenzione elle reti idriche.
11 novembre 2009
INTERROGAZIONE
Oggetto: stato dei lavori nei comparti C6 e C7.
I consiglieri dei gruppi “Il paese in comune” e “Italia dei Valori” interrogano il Sig. Sindaco in merito alle opere di urbanizzazione apparentemente ultimate relative ai comparti C6 e C7.
Vorrebbero conoscere:
1) i termini precisi delle competenze (oneri di urbanizzazione) spettanti a ciascuna delle parti in causa
2) quali sono i motivi che a tuttora ostano all’ultimazione dei lavori e se vi sono nuove competenze non in precedenza concordate
3) quali sono i motivi che hanno indotto questa amministrazione a scegliere un progetto di strada che nei suoi numeri risulta essere: la carreggiata di via Pordenone di 80 cm più stretta della via Trieste e la pista ciclabile mt 1,90 anzichè 2,25 sempre della citata via Trieste. Da notare che la predetta via ha inoltre su entrambi i lati degli spazi adibiti a parcheggio, che tutto l’insieme si configura con una strada spaziosa sicura e funzionale. Vorremmo capire perchè la prosecuzione naturale di questa via (Trieste) non sia stata progettata con queste caratteristiche come la logica e il buonsenso suggerirebbero.
4) I tempi previsti per la prossima apertura
Attendiamo cortese risposta orale nel prossimo Consiglio Comunale
INTERROGAZIONE
11 Novembre 2009
Oggetto: viabilità incrocio via Marconi-Bellomia-Cosani
I consiglieri dei gruppi “Il paese in comune” e “Italia dei valori” interrogano il Sig. Sindaco in merito all’ennesimo incidente avvenuto di recente tra l’incrocio ormai famoso: via Cosani-Bellomia e via Marconi per conoscere se da parte di questa amministrazione esiste uno studio od una proposta operativa concreta per risolvere la pericolosità del predetto incrocio.
In attesa di conoscere la posizione di questa amministrazione in merito al suddetto problema nel prossimo consiglio comunale porgiamo distinti saluti.