martedì 22 dicembre 2009

Let is snow! Let is snow! Let is snow!

foto (F.B.) - Domenica 20.12.2009



da "IL MESSAGGERO VENETO" 22.12.2009



L'ARTICOLISTA HA CITATO ERRONEAMENTE SAN PIER D'ISONZO.



Turriaco. Il capogruppo di Idv denuncia la mancanza di una strategia comune nel mandamento

Emergenza neve: «Piano lacunoso»

TURRIACO. «Invece di inutili dispute paracampanilistiche tra municipalità sarebbe forse più utile pensare a servizi alla collettività veramente efficaci ed efficienti. Invece spesso si assiste al contrario. Un caso su tutti? L’assenza di un piano neve su base mandamentale, o quanto meno intermunicipale».
La critica arriva dal capogruppo di Italia dei valori nel consiglio comunale di Turriaco, Pierugo Candido che, riferendosi al recente scambio di opinioni tra Pd turriachese e il circolo Brandl rispetto a una possibile fusione con il comune di San Pier d’Isonzo, chiede maggiore attenzione per questioni più pratiche, quali la nevicata che ha imbiancato il mandamento.
Candido, in particolare, osserva che oramai le stagioni invernali più recenti riservano abbondanti nevicate anche nelle nostre zone e visto che i meteorologi danno la probabilità di questi eventi almeno qualche giorno prima, con un’attendibilità del 99%, «sarebbe opportuno prevedere specifici strumenti locali di intervento preventivo e successivo, e di pronta reperibilità: il collasso emergenziale lascerebbe il posto a quella che viene definita come attenta programmazione. Purtroppo, in queste circostanze, pare manchi una regia a far sì che si evitino pesanti disagi ai cittadini, siano essi pure pedoni o automobilisti: ai primi fiocchi di neve che attecchiscono su strade e marciapiedi segue la paralisi e il caos. Poi si parla di colpa di quello o di quell’altro per chiudere con la frase di rito: non ci son soldi!».
«Eclatante – conclude il capogruppo dell’Italia dei valori – la situazione di Turriaco trasformatasi, a causa di una probabile incuria pubblica, o, a essere buoni, scarsa programmazione pratica – dice –, in un campo di pattinaggio o pista di fondo: con gli attrezzi idonei si poteva attraversare, sciando, l’intero paese. Certo è, che se l’amministrazione comunale, nulla facendo, ha pensato solo a preservare questa spettacolare ambientazione dolomitica, senza curarsi di risolvere i problemi di circolazione e di disagio ai cittadini, ancora molto lontano è il modello che vorrebbe un ente locale sempre attento ai bisogni primari dei cittadini».