Un vecchio comunicato stampa - giugno 2009 - "piomba" sul Messaggero Veneto il giorno 27 dicembre: il problema è ancora attuale, e, nel merito, l'Amministrazione comunale è ancora pericolosamente latitante
Rischio voli, critiche al piano comunale
TURRIACO. Il Comune di Turriaco non ha adottato il piano del rischio sull’utilizzo e la gestione delle aree limitrofe agli aeroporti così come obbligatoriamente previsto dall’articolo 707 del codice della navigazione, aggiornato e modificato dai due decreti legislativi 96 del 2005 e 151 del 2006. Lo afferma il gruppo Italia dei valori di Turriaco che trae la conclusione in base alla risposta scritta, definita “insufficiente”, fornita dal sindaco all’interrogazione del consigliere di Idv, Pierugo Candido. «Trincerandosi dietro l’affermazione che il piano regolatore generale comunale prevederebbe in specie norme più restrittive, il primo cittadino ha tagliato corto sull’argomento» afferma Candido, evidenziando che non è stato chiarito dove siano stati investiti i 12.015 euro percepiti per il 2008 in base alla legge 350 del 2003 che secondo Idv potrebbero essere utilmente “collocati” in contributi ai cittadini che subiscono in modo tangibile il disagio aeroportuale. L’articolo 2 della legge 350, infatti, prevede l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sulle aeromobili. Candido precisa, inoltre, che l’addizionale è pari ad un euro per passeggero imbarcato ed è versata all’entrata del bilancio dello Stato, per la successiva riassegnazione per la parte eccedente 30 milioni di euro in un apposito fondo istituito al ministero dell’interno e ripartito sulla base del rispettivo traffico aeroportuale secondo precisi criteri, tra cui il 20% del totale a favore dei comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti in base a precise percentuali. L’80% è previsto per misure volte alla prevenzione e al contrasto della criminalità e al potenziamento della sicurezza nelle strutture aeroportuali e nelle principali stazioni ferroviarie. «Di un tanto informiamo l’opinione pubblica per le opportune valutazioni, già tradotte per parte nostra in azioni efficaci, per sensibilizzare questa amministrazione comunale, ancora inadempiente, alla massima tutela dei cittadini, iniziando dall’aggiornamento del locale ordinamento urbanistico ai vincoli di legge. L’argomento comunque – conclude Candido – sarà sicuramente dibattuto nel prossimo consiglio comunale, il secondo dall’inizio mandato, di cui s’attende ancora la convocazione».