mercoledì 12 maggio 2010

INDIZI gravi, precisi e concordanti.

 
  • Mangiarotti: società che ha acquistato i terreni ex Ineos a Monfalcone per la produzione di grandi componenti per impianti a energia nucleare.
    • Scajola: in visita ad Ansaldo Energia a Genova annunciò che entro la fine dell'anno sarebbero stati individuati i siti su cui far sorgere le centrali nucleari italiane. I primi nomi dei potenziali siti: Monfalcone (Go), Chioggia (Ve), Ravenna, Caorso (Pc), Trino (Vc), Fossano (Cn), Scarlino (Gr), San Benedetto (Ap), Latina, Termoli (Cb), Garigliano (Ce), Mola (Ba), Scanzano Ionico (Mt), Palma (Ag), Oristano.
      •  Ballaman: apertura a sorpresa sul nucleare in Friuli Venezia Giulia. E’ il presidente del Consiglio regionale, Edouard Ballaman, ad annunciare: “Perchè no se ai cittadini venisse riconosciuto uno sconto, ad esempio, del 20% sull’energia, per 30 anni?”

      • Berlusconi: un centro di addestramento a Trieste. L'Italia si presenta al vertice per la Sicurezza nucleare con una iniziativa multilaterlae, la creazione di un isitituto avanzato per la formazione di personale altamente specializzato e per lo studio dei rischi impliciti in una scarsa sicurezza nucleare.
       
      • Tumori sono in aumento a Trieste, città che ha comunque la maggiore incidenza in regione. Di media la malattia colpisce il 14% in più anche se per l’apparato respiratorio è Gorizia a essere diventata la maglia nera, e Trieste migliora. 
      • Inquinamento: nel 2008 l’Isontino ha sforato la quota assegnatagli di emissioni di anidride carbonica per oltre 6mila e 500 tonnellate. Il dato, ripreso dal ”Sole 24 ore Nordest”, è stato rilevato dallo studio di consulenza Bartucci. La provincia isontina avrebbe dovuto mantenersi entro un limite di due milioni 418mila tonnellate. Invece, di Co2, ne ha dispersa per più di due milioni 425mila. E nel Triveneto, quella di Gorizia è stata l’unica provincia, assieme a quelle di Udine e di Trieste, a superare la quota prevista, sia pure di poco.