giovedì 12 novembre 2009

Sinergie.


GRUPPI CONSILIARI

Italia dei Valori - Il Paese in comune.

11 novembre 2009

Oggetto: proposta ordine del giorno sulla ormai prossima privatizzazione dell’acqua, legge 133 del 5 agosto 2008.

Considerati i recenti atti del Consiglio dei Ministri, il quale ha apportato ed approvato alcune modifiche riguardanti l’articolo 23 bis della legge 133/2008;

Tenuto conto che con tali normative si viene a togliere qualsiasi ostacolo alla privatizzazione dell’acqua e conseguentemente al controllo delle tariffe;

Ritenuto che con detti processi l’acqua non sarà più un bene pubblico, ma merce di scambio, e di capitale, con l’alto rischio che la gestione venga affidata a multinazionali con solo interessi economici;

Valutato che l'acqua in mano a multinazionali private potrebbe essere “il nuovo petrolio”, con conseguenti costruzioni di rapporto di potere/forza nel mondo intero;

Atteso che probabilmente l’erogazione sarà appunto gestita dalle suddette multinazionali e che all’attualità mancano indicazioni e obblighi sulle manutenzioni e sulle riparazioni delle reti, costi che si prevede ricadranno sulla collettività;

Questo Consiglio Comunale approva il seguente ordine del giorno con cui

chiede alle Autorità preposte

che venga riformulata la legge 133 del 2008 nella parte in cui incide sulla privatizzazione dell’acqua (art. 23 bis)

s’impegna

a mantenere l’acqua come bene non sostituibile e un diritto, privo di ogni rilevanza economica, quindi bene comune di rilevanza sociale e come tale garantito e tutelato nell’interesse dei cittadini;

a mantenere il servizio idrico privo di rilevanza economica, cioè sottratto alle logiche del profitto

sensibilizza

i consigli comunali della regione perché facciano analoghe scelte per il mantenimento di Aziende Pubbliche Speciali a totale capitale pubblico per la gestione dell’acqua e manutenzione elle reti idriche.


11 novembre 2009

INTERROGAZIONE

Oggetto: stato dei lavori nei comparti C6 e C7.

I consiglieri dei gruppi “Il paese in comune” e “Italia dei Valori” interrogano il Sig. Sindaco in merito alle opere di urbanizzazione apparentemente ultimate relative ai comparti C6 e C7.

Vorrebbero conoscere:

1) i termini precisi delle competenze (oneri di urbanizzazione) spettanti a ciascuna delle parti in causa

2) quali sono i motivi che a tuttora ostano all’ultimazione dei lavori e se vi sono nuove competenze non in precedenza concordate

3) quali sono i motivi che hanno indotto questa amministrazione a scegliere un progetto di strada che nei suoi numeri risulta essere: la carreggiata di via Pordenone di 80 cm più stretta della via Trieste e la pista ciclabile mt 1,90 anzichè 2,25 sempre della citata via Trieste. Da notare che la predetta via ha inoltre su entrambi i lati degli spazi adibiti a parcheggio, che tutto l’insieme si configura con una strada spaziosa sicura e funzionale. Vorremmo capire perchè la prosecuzione naturale di questa via (Trieste) non sia stata progettata con queste caratteristiche come la logica e il buonsenso suggerirebbero.

4) I tempi previsti per la prossima apertura

Attendiamo cortese risposta orale nel prossimo Consiglio Comunale


INTERROGAZIONE

11 Novembre 2009

Oggetto: viabilità incrocio via Marconi-Bellomia-Cosani

I consiglieri dei gruppi “Il paese in comune” e “Italia dei valori” interrogano il Sig. Sindaco in merito all’ennesimo incidente avvenuto di recente tra l’incrocio ormai famoso: via Cosani-Bellomia e via Marconi per conoscere se da parte di questa amministrazione esiste uno studio od una proposta operativa concreta per risolvere la pericolosità del predetto incrocio.

In attesa di conoscere la posizione di questa amministrazione in merito al suddetto problema nel prossimo consiglio comunale porgiamo distinti saluti.