Il Comune di Turriaco non ha adottato il piano del rischio sull'utilizzo e la gestione delle aree limitrofe agli aeroporti così come obbligatoriamente previsto dall'art. 707 del codice della navigazione, aggiornato e modificato dai d.lgs.96/2005 e 151/2006. E' quanto sembra emergere dalle quattro righe di risposta scritta, peraltro insufficientemente resa, dal Sindaco del comune suddetto a precisa interrogazione posta dal nostro consigliere comunale l'8 luglio 2009. Trincerandosi dietro l’affermazione che il piano regolatore generale comunale prevederebbe in specie norme più restrittive, il primo cittadino ha tagliato corto sull’argomento. Inoltre, in merito, non è stato chiarito dove siano stati investiti i 12.015,02 € percepiti per il 2008 ex art.2 comma 11 della L.350/2003 che secondo IdV potrebbero essere utilmente “collocati” in contributi ai cittadini che subiscono in modo tangibile il disagio aeroportuale. L’art. 2 comma 11 della legge 350 del 2003 infatti prevede l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sulle aeromobili. L’addizionale è pari ad 1 euro per passeggero imbarcato ed è versata all’entrata del bilancio dello Stato, per la successiva riassegnazione per la parte eccedente 30 milioni di euro in un apposito fondo istituito presso il Ministero dell’interno e ripartito sulla base del rispettivo traffico aeroportuale secondo i seguenti criteri: a) il 20 per cento del totale a favore dei comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti secondo la media delle seguenti percentuali: percentuale di superficie del territorio comunale inglobata nel recinto aeroportuale sul totale del sedime; percentuale della superficie totale del comune nel limite massimo di