mercoledì 12 agosto 2009

Accade ad Agosto.




dal Messaggero Veneto 12 agosto 2009
Turriaco: «Su Iris i Comuni devono esercitare un maggior controllo»


TURRIACO. «Leggendo gli atti costitutivi delle varie aziende consorziate che negli anni sono confluite in Iris Spa, viene subito all’occhio il principio base per cui, per la natura sociale dell’ente, ogni utile ricavato nella gestione sarebbe dovuto essere utilizzato per opere di pubblica utilità. In parole povere, ogni guadagno sarebbe dovuto essere reinvestito in asili, scuole, parchi, giardini, fognature, strade, marciapiedi e altre opere di utilità sociale. Va da sé, quindi, che anche oggi la natura di Iris Spa, che rappresenta la summa attualizzata delle vecchie aziende consortili, dovrebbe essere quella di un patrimonio pubblico, che investe, nel sociale e per il sociale, i propri utili. Inoltre, essendo appunto un’azienda pubblica, ogni decisione sul futuro di questa dovrebbe essere assunta dai consigli comunali, che poi altro non rappresentano che i cittadini, esercitando indirizzo e controllo sulla suddetta propria partecipata». In merito al futuro e alla realtà di Iris, interviene il consigliere comunale di Turriaco di Italia dei valori, Pier Ugo Candido, che, come già durante la campagna elettorale, segnala l’esigenza di un maggior controllo degli azionisti, cioè i Comuni, su Iris in quanto spesso le vicende aziendali risultavano avulse da un contesto istituzionale e amministrativo con decisioni assunte senza sentire i Comuni e i consigli comunali. «In questi giorni l’occasione per riaffermare questi principii assoluti e imprescindibili sono l’apparente “svendita” e la privatizzazione del settore energia di Iris, attraverso la messa a gara europea di Iris – Isogas concorrendo con alta probabilità – dice Candido – a consegnare servizi pubblici essenziali come il gas e l’energia elettrica in provincia di Gorizia a multinazionali, con intero capitale privato e per di più anche straniere. Vanno quindi sensibilizzati tutti i consigli comunali isontini affinché le decisioni su Iris – sollecita – vengano riportate nell’alveo istituzionale».