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lunedì 24 maggio 2010

Patto d'instabilità.

Cento Sindaci sono scesi in Piazza della Signoria a Firenze per protestare contro la rigidità del Patto di stabilità.
La protesta di Firenze è stata organizzata dalle Anci regionali di Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Abruzzo: 100 Sindaci sono andati simbolicamente "al tappeto" in Piazza della Signoria a Firenze per protestare contro le rigide misure contenute nel Patto di stabilità e per chiedere al Governo un allentamento dei vincoli di bilancio. "È ora di dire basta", ha affermato il Sindaco di Livorno e Presidente dell'Anci Toscana Alessandro Cosimi, "perché siamo arrivati al punto di non essere più in grado di garantire i servizi".
Oggi, invece, si riuniranno a Bari, per poi recarsi in Prefettura, i sindaci del sud con un elenco molto dettagliato di rivendicazioni: lotta rigorosa e senza tutele contro ogni forma di criminalità e di lavoro nero, politiche regionali più efficaci nella sanità, nel sociale, nei rifiuti e nei trasporti, fondi aggiuntivi e non sostitutivi di quelli ordinari e, infine un federalismo vero e solidale che tenga conto delle diverse situazioni locali.

domenica 16 maggio 2010

Cattive abitudini.

Nonostante una recente sentenza della Cassazione in proposito, gli italiani continuano a fare tantissime attività mentre guidano: tra i vizi degli italiani alla guida, rilevati in seguito ad un’indagine svolta dall’Aci, c’è l’utilizzo del telefonino senza auricolare e la lettura del quotidiano al volante. Secondo quanto rileva l’Aci, oltre agli incidenti causati dall’assunzione di alcol o di sostanze stupefacenti, l’Aci specifica che il 28% degli incidenti mortali è da attribuirsi proprio alla distrazione. Oltre alle statistiche dell’Aci anche gli studi di Assicurazione.it confermano questa tendenza degli italiani: secondo l’associazione, il 52% degli automobilisti parla al cellulare mentre guida e in particolare, la percentuale cresce se il dato viene riferito ad una fascia di età tra i 18 e i 34 anni. Tra gli altri vizi, il 35% degli italiani non mantiene la distanza di sicurezza e il 31% passa con il semaforo rosso e non allaccia la cintura di sicurezza. (fonte Studio Cataldi)

venerdì 14 maggio 2010

Salviamo il Teatro, la Conoscenza e la Cultura.



RICEVIAMO e volentieri PUBBLICHIAMO. 
Il Governo ha costruito su misura un decreto legge che si è dimostrato un vero e proprio attentato ai lavoratori delle Fondazioni Lirico-sinfoniche, al Sindacato, alla Democrazia. Non si capisce la necessità di un provvedimento di urgenza che mortifica il confronto con le parti sociali e delegittima il Parlamento.

Secondo quello che ormai non si può non riconoscere come un disegno distruttivo, dopo i tagli alla Scuola, all’Università, alla Ricerca,  ora è la volta del Teatro e della Lirica, una delle poche eccellenze che rappresentano l’Italia nel mondo.

Il decreto Bondi (quel ministro che definisce gli artisti come “accattoni” ed ultimamente anche “irresponsabili”), spacciato come rimedio ai presunti sprechi del sistema Opera, non prevede un solo articolo che colpisca chi negli anni  ha gestito le Fondazioni creando pesanti perdite economiche.

 Chi leggerà il testo del decreto troverà solo un ossessivo accanimento nei confronti dei dipendenti delle Fondazioni lirico-sinfoniche.
Saranno bloccate le assunzioni fino al 2013 (dal 2013 si potranno assumere solo i posti liberatisi nel 2012, tutti i posti che si renderanno disponibili da oggi  alla fine del 2012 resteranno a tempo determinato); se non si accetterà il nuovo contratto nazionale (assolutamente penalizzante per i lavoratori) entro 365 giorni dala firma del decreto saranno decurtati gli stipendi,  saranno impoveriti gli organici, con la conseguente  sparizione dei corpi di ballo e non ci sono garanzie per il futuro trattamento pensionistico dei tersicorei a prescindere dall’anzianità di servizio.
Viene di fatto impedito al teatro di tramandare se stesso attraverso la molteplicità delle sue peculiari figure professionali artistiche,tecniche ecc.

Ne consegue che tanti giovani, oggi impegnati in lunghi e articolati percorsi di studio e formazione, non potranno trovare gli sbocchi occupazionali attesi.
Possiamo immaginare che il passo successivo di questa azione demolitrice riguarderà la chiusura delle scuole di alta formazione musicale e coreutica (conservatori, accademie ecc.) con ulteriori perdite di posti di lavoro.

 Considerato che i dipendenti dei teatri d'opera sono anche il prodotto finito dello spettacolo, si capisce molto bene che il Decreto - in sfregio a quanto pomposamente dichiarato - colpisce consciamente soprattutto qualità , produttività e occupazione.

La campagna mediatica che ha preceduto e che sta accompagnando questo provvedimento d’urgenza  ricalca lo stesso percorso di tutte quelle leggi alle quali questo Governo ci sta abituando. Giornalisti, opinionisti e pseudo-intellettuali    hanno divulgato dati falsi e tendenziosi che offendono chi ascolta e chi legge, ancor prima dei diretti interessati.



Tra questi teniamo a chiarire ancora una volta che:

-l’orario di lavoro dei professori d'orchestra è di 28/30 ore settimanali, oltre le numerose ore di studio individuale non retribuite ma necessarie per garantire standard elevati; si lavora anche di domenica; gli orari di lavoro vengono stabiliti settimanalmente e questi orari possono anche essere variati fino alle 13 del giorno precedente;
-gli strumenti musicali sono di proprietà dei professori, possono costare anche svariate migliaia di euro e richiedono spese continue (a carico dei musicisti) per il loro mantenimento, basti pensare al costo delle corde degli strumenti ad arco;
- nei Teatri, oltre ai tanto vituperati professori d'orchestra, lavorano anche tante altre persone che contribuiscono al risultato finale delle produzioni : tecnici (elettricisti, attrezzisti, fonici, maestri delle luci, sarte, falegnami,) maestri collaboratori (con orario settimanale che arriva fino a 39 ore), ballerini (che ogni giorno si esercitano per ore e la sera si esibiscono nello spettacolo) artisti del coro, archivisti, direttori di palcoscenico. Negli ultimi anni, grazie ad un già vigente blocco delle assunzioni, tante di queste persone hanno visto protrarre la loro situazione di precariato che perdura   da anni e con il nuovo decreto lo sarà a vita.
- lo stipendio medio “da favola” che percepisce un dipendente delle Fondazioni lirico-sinfoniche va dai 1000/1200 euro di un impiegato amministrativo o del settore tecnico, 1500 per un artista del coro per arrivare agli stipendi da 1700/2000 dell'orchestra a seconda delle categorie. Nessuno ha mai ricevuto cud da 70.000 euro l'anno come ha sostenuto recentemente qualcuno.
Non è dato sapere, però, qual è il lauto compenso di chi amministra non sempre con la giusta competenza questo meraviglioso mondo del Teatro che vorrebbero sottrarci e sottrarvi.
Chiediamo dunque alla società civile di starci vicino  per  quello che rappresentiamo per l’Italia di ieri, di oggi e soprattutto di domani.
Abbiamo bisogno del sostegno del nostro Pubblico che già numerosissimo partecipa agli spettacoli che produciamo, Pubblico a cui ma ora chiediamo di sostenere anche la nostra volontà di impedire che venga soppressa la Cultura e ciò che noi rappresentiamo per l’Italia di ieri, di oggi e soprattutto di domani.
Dostoevskij diceva che “la bellezza salverà il mondo” ed il Teatro è il luogo dell’esaltazione dell’ideale estetico ed etico, in quanto sede delle arti.

Allora salviamo il Teatro, la Conoscenza e la Cultura!!


                                      I lavoratori del Teatro “G.Verdi “ di Trieste

Trieste, 10 Maggio 2010

mercoledì 7 aprile 2010

I numeri di Turriaco.

Popolazione
Indicatore Anno Unità di
misura
Comune Provincia Regione Italia

Superficie territoriale 2004 Kmq 5.28 466.02 7858.39 301336

Popolazione residente 2005 2558 141195 1208278 58751711

Densità demografica 2005 Ab./Kmq 484 303 154 195

Variazione pop. anno prec. 2005 % 0.4 0.4 0.3 0.5

Saldo movimento naturale 2005 -16 -498 -3797 -13282

Saldo movimento migratorio 2005 26 1012 7357 302618

Famiglie 2005 1124 62660 529367 23600370

Componenti per famiglia 2005 2.3 2.2 2.3 2.5

Popolazione attiva 2001 1082 58752 521532 23742262

Popolaz. attiva/ pop. totale 2001 % 44.4 43 44.1 41.7

Indice di vecchiaia 2004 172.4 203.4 186.9 137.8

Abitazioni censite
Indicatore Anno Unità di
misura
Comune Provincia Regione Italia

Occupate dai residenti 2001 1027 57620 493258 21653288

Occupate dai non residenti 2001 0 632 8591 314228

Vuote 2001 72 11514 99923 5324477

Totale 2001 1099 69766 601772 27291993

Struttura produttiva censita
Indicatore Anno Unità di
misura
Comune Provincia Regione Italia

Aziende agricole 2000 37 1639 34963 2594825

Superficie agricola 2000 Ha 175.06 18433.08 418003.47 19605518

Superficie/aziende 2000 Ha 5 11 12 8

Unità locali totali 2001 149 11989 106156 4755636

Unità locali/abitanti 2001 % 6.1 8.8 9 8.3

Addetti totali 2001 349 52017 471022 19410556

Addetti/unità locali 2001 2.3 4.3 4.4 4.1

Addetti/abitanti 2001 % 14.3 38.1 39.8 34.1

Indicatori socio economici
Indicatore Anno Unità di
misura
Comune Provincia Regione Italia

Abbonati televisione 2002 857 48824 402043 16131302

Abbonati televisione/famiglie 2002 % 83.3 84 80.8 74

Autovetture immatricolate 2005 87 5266 45343 2254544

Autovetture circolanti 2004 1553 86789 726825 33939196

Autovett. circol./abitanti 2004 % 60.7 61.5 60.2 57.8

Sportelli bancari 2004 1 107 914 30946

Depositi bancari/sportelli 2004 Migl. Euro 13034 12006 16041 20826

Impieghi bancari/sportelli 2004 Migl. Euro 13250 16321 23186 37173

Posti letto alberghieri 2004 0 6357 36464 1943678

Posti letto extralberghieri 2004 0 20233 113357 2164091

Indicatori monetari
Indicatore Anno Unità di
misura
Comune Provincia Regione Italia

Valore medio pensioni INPS 2004 Euro 9400 8613 7989 7334

Imponibile IRPEF/contribuenti 2002 Euro 15086 15687 15817 15250

Imposta IRPEF 2002 Migl. Euro 4887 309645 2761955 112040938

Aliquota IRPEF 2002 % 17.9 18.7 19.3 19.3

Reddito disponibile / abitanti 2002 Euro 13117 17127 16757 15100

Finanza locale
Indicatore Anno Unità di
misura
Comune Provincia Regione Italia

Entrate correnti 2003 Min. Interno 1648 139065 1106941 47676823

Entrate conto capitale 2003 Min. Interno 125 55203 483350 23056022

Entrate da prestiti 2003 Min. Interno 0 25302 228073 10595768

Totale entrate 2003 Min. Interno 1773 219570 1818364 81328613

Spese correnti 2003 Min. Interno 1420 126825 995676 44053952

Spese conto capitale 2003 Min. Interno 148 87963 748391 31582796

Spese per rimborso di prestiti 2003 Min. Interno 170 8346 87205 6118450

Totale spese 2003 Min. Interno 1738 223134 1831272 81755198

Autonomia finanziaria 2003 Elaboraz. 48.7 57.1 57 71.1

Rigidità strutturale 2003 Elaboraz. 35.8 39.2 35.7 38.6

martedì 6 aprile 2010

Caro-carburanti.


L'osservatorio Federconsumatori, ha svolto una verifica sui prezzi del carburante ripercorrendo il periodo in cui la benzina era arrivata a 1.40-1.42 ossia agli stessi valori di quelli attuali. Nel periodo Aprile-Maggio 2008 la quotazione era di 115-120 dollari al barile mentre oggi la media è di 82-83 dollari. Risulta evidente, dunque, secondo quanto si comunica in una nota congiunta di Adusbef e Federconsumatori, che qualcosa non va. E non servono a nulla, spiegano le associazioni, "le difese che qualcuno prende a favore dei Petrolieri, confrontando in maniera sciagurata la media del gennaio 2010 con la punta di un solo giorno, quello odierno, poiche' gli aumenti di prezzo si sono verificati ingiustificatamente da piu' giorni se non addirittura da piu' settimane". "Cosa si aspetta allora - concludono - ad intervenire con forza e determinazione da parte di chi ha responsabilita' istituzionali, come da sempre richiesto dalle nostre associazioni? ''.

sabato 6 marzo 2010

Sull'articolo 18: un link utile.


lunedì 1 marzo 2010

Attacco al processo del lavoro.


Centosei giuslavoristi, avvocati e professori universitari hanno lanciato un appelllo per opporsi alla controriforma del diritto del lavoro. Sotto accusa aluni articoli del disegno di legge 1.167-B che prevedono significative modifiche nel sistema che regola le controversie di lavoro. Secondo i giuslavoristi attraverso questi articoli del DDL anche se non ci sono interventi sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori "mira tuttavia a svuotare dall'interno l'impianto normativo di tutela dei dipendenti". In un'intervista a Labitalia Tiziano Treu, spiega che "l'aspetto piu' grave e' che si immagina che ci possa essere un ricorso a un arbitrato per far valere i propri diritti". "Un arbitrato che addirittura puo' essere 'libero', 'in equità'', e quindi con la possibilità di decidere la controversia anche senza far riferimento alle norme di legge e ai diritti fondamentali del lavoratore. Il giudice del lavoro in sostanza verrebbe tagliato fuori dalla controversia. "Indirettamente, quindi, si colpiscono i diritti fondamentali dei lavoratori, compresa la tutela dal licenziamento, che e' uno dei tanti diritti a rischio. E' una strada - conclude Treu - assolutamente inaccettabile, non esiste in nessun Paese, e' un uso dell'arbitrato veramente devastante". fonte Studio Cataldi

venerdì 18 dicembre 2009

L'in house e l'antitrust.



Il disegno di legge del regolamento attuativo del comma 10, art. 23, D.L. n. 112/2008, prevede il controllo dell'Antitrust nella prosecuzione della gestione in house e bandi di gara più concorrenziali possibili.

Il regolamento in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica, attuativo della delega di cui al comma 10, art. 23, D.L. 112/2008, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri in prima lettura, deve essere ora approvato dalla Conferenza Unificata, dal Consiglio di Stato ed infine dalle Commissioni parlamentari. Il provvedimento al momento dispone la richiesta di un parere obbligatorio all'Antitrust per la continuazione della gestione in house in due ipotesi: se il valore economico del servizio supera i 200.000 € o se, a prescindere dal valore economico, il servizio riguardi un'utenza superiore a 50.000 unità. L'Antitrust dovrà verificare che la società in house abbia i bilanci in utile, che reinvesta più dell'80% degli utili nel servizio di cui ha la gestione, applichi una tariffa più bassa di quella esistente sul libero mercato e raggiunga costi medi annui operativi che abbiano una incidenza sulla tariffa applicata che risulti inferiore alla media del settore di riferimento. La società in house, inoltre, nell'affidamento dei contratti sa terzi devono applicare il Codice dei contratti pubblici. Il Ministro Fitto ha sottolineato l'importanza delle norme sull'incompatibilità e sui divieti alla nomina di amministratore delle società di gestione. In merito alle gare, la regola generale sarà l'affidamento con gara cui potranno partecipare anche le società straniere a condizione di reciprocità ed i bandi dovranno favorire la più ampia partecipazione possibile dei concorrenti.

martedì 10 novembre 2009

The Wall: Berlin 1989-2009


I muri nel mondo: dalla Cisgiordania alla Corea ecco quelli che ancora resistono, hanno diviso e dividono.

Quello di Berlino, muro per antonomasia, non è che l'esempio più conosciuto di barriere fisiche e militari che hanno diviso interi popoli e territori. Simbolo della cortina di ferro, della divisione non solo della capitale tedesca, ma di un intero Paese e della stessa Europa, il Muro di Berlino è simbolo indelebile della storia internazionale.
In tutto il mondo, tuttavia, sono molti altri i muri che non solo hanno diviso, ma che in alcuni casi continuano a separare famiglie, amici, popoli e contribuiscono ad alimentare tensioni. Anche mentre la cortina di ferro arrugginiva, sono nate o sono state consolidate varianti del Vallo Adriano e della Grande Muraglia Cinese. Eccone alcune:
Messico e Stati Uniti - La barriera di separazione tra Stati Uniti e Messico è una barriera di sicurezza costruita dagli Stati Uniti lungo la frontiera con il Messico. Il suo obiettivo è quello di impedire agli immigranti illegali, in particolar modo messicani e centroamericani, di oltrepassare il confine statunitense. La barriera è fatta di lamiera metallica sagomata, alta dai due ai quattro metri, e si snoda per chilometri lungo la frontiera tra Tijuana e San Diego. Il muro è dotato di illuminazione ad altissima intensità, di una rete di sensori elettronici e di strumentazione per la visione notturna, connessi via radio alla polizia di frontiera statunitense, oltre ad un sistema di vigilanza permanente, effettuato con veicoli ed elicotteri armati. Altri tratti di barriera si trovano in Arizona, Nuovo Messico e Texas. La decisione, nel 2007, di riprendere a San Diego (California), la costruzione del muro di acciaio per impedire l'attraversamento della frontiera da parte di emigranti ha generato nuove proteste.
Il Muro di sabbia - Si estende per oltre duemila chilometri ed è alto dieci metri il muro fatto costruire da re Hassan di Marocco a partire dal 1981 per proteggere le popolazioni residenti a nord della zona dell'ex Sahara spagnolo controllato dal Fronte Polisario. Una potente linea di fortificazioni in cui si alternano casematte e torrette di sorveglianza, bastioni di pietre e sabbia, postazioni di mortai e nidi di mitragliatrici mobili, campi minati, depositi di munizioni e carburante e una fitta rete di radar che segnala qualsiasi movimento tra i sei e i 50 chilometri. Un sistema d'allarme elettronico fa scattare automaticamente lo sbarramento di fuoco e l'intervento dei blindati, posizionati alle spalle del vallo fortificato. La linea difensiva del “muro di sabbia” ideato dagli strateghi marocchini dispone di circa 200.000 uomini, inclusi volontari, dislocati lungo la cintura difensiva semicircolare, dalla catena montuosa del Gebel Quarkziz fino all'Oceano Atlantico. Il mare è stato raggiunto nell'aprile del 1987. Lungo il muro sono state scavate spaziose “residenze” sotterranee, con cucine, servizi igienici, forni per il pane, bagni arabi (hamman). Il muro, suddiviso e realizzato in sei tronconi successivi, ridusse drasticamente le capacità offensive del Polisario, sia via terra che via mare, e aprì la via all'accettazione del piano di pace dell'Onu (1988) e alla tregua del 1991.
Israele e Cisgiordania - Sono cominciati nel 2002 i lavori per la costruzione di una barriera di reticolati e cemento destinata a separare Israele dalla Cisgiordania lungo i confini antecedenti al 1967. Una barriera voluta dal premier Ariel Sharon e caldeggiata dall'ex ministro della difesa, il laburista Byniamin Ben Eliezer, allo scopo di "consolidare" con alti steccati e sofisticati sistemi di monitoraggio il confine con la Cisgiordania scoraggiando eventuali terroristi dall'infiltrarsi in Israele. Nel luglio del 2009 il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito di non avere alcuna intenzione di smantellare la barriera.La linea di difesa - chiamata "barriera di sicurezza" da Israele, ma vista come una punizione collettiva e simbolo di "apartheid" dalla gran parte dei palestinesi - si estende per una lunghezza di 709 chilometri e il suo tracciato corre per l'85% all'interno del territorio palestinese e solo per il 15% a ridosso della linea di frontiera. Nel 2004 è stata giudicata "contraria al diritto internazionale" dalla Corte di giustizia dell'Onu.
Baghdad - A Baghdad gli occupanti statunitensi non trovarono una soluzione migliore di un muro di cemento per salvaguardare il quartiere sunnita di Adhamiya, circondato da distretti sciiti. La barriera di cemento eretta dall'esercito Usa a Sadr City, roccaforte del leader sciita radicale Moqtada Sadr a Baghdad, nelle intenzioni del comando americano, avrebbe dovuto impedire l'infiltrazione di miliziani sciiti con rampe di lancio per razzi destinati a colpire la "zona verde", l'enclave fortificata che ospita le sedi delle istituzioni irachene e l'ambasciata Usa.
La Corea e la divisione al 38/mo parallelo - Sono quasi 60 anni che la penisola coreana vive di tensioni lungo la linea del 38/o parallelo. La linea dell'armistizio, definita alla fine della Guerra di Corea nel 1953, si sviluppa per 246 chilometri, all'altezza del 38/mo parallelo. Divide 122 villaggi, 240 strade, ferrovie, fiumi e milioni di famiglie. Lungo una fascia di quattro chilometri, disseminata di mine, delimitata da alte barriere di filo spinato e sorvegliata da oltre mille posti di guardia, circa 2 milioni di soldati - fra cui 37.000 americani - missili, armamenti convenzionali e nucleari si sono fronteggiati per almeno mezzo secolo. Nord e Sud sono formalmente ancora in guerra, in una condizione di Cessate-il-Fuoco permanente che dura da ben più di mezzo secolo. Il confine tra i due Paesi è a sua volta protetto da una zona demilitarizzata che si estende per due chilometri entro i confini delle due nazioni: il filo spinato fu posato dall'esercito sudcoreano subito dopo l'armistizio del 1953 sancendo la separazione definitiva delle due Coree all'altezza del 38/o parallelo.
Cipro - L'ultimo muro che in Europa divideva una città è stato abbattuto il 3 aprile del 2008: ciprioti di etnia greca e turca abbatterono il simbolo di quasi mezzo secolo di divisione, riaprendo al passaggio pedonale Ledra Street, nel centro di Nicosia, chiusa dopo violenze interetniche. Violenze che indussero l'Onu a inviare una forza di interposizione (Unficyp), al cui interno operano anche quattro militari italiani". Nel 2003 si apre un varco sulla "Linea Verde": fallisce all'Aja un negoziato con la mediazione del segretario generale dell'Onu Kofi Annan. I negoziati hanno pero' l'effetto di sdrammatizzarela situazione. Ad aprile, per la prima volta dopo quasi 30 anni, oltre 1.000 turco-ciprioti e quasi 600 greco-ciprioti varcano la 'linea verde' che divideva in due Cipro dal 1974.
I reticolati di Ceuta e Melilla - Due barriere di filo spinato sono state costruite nel 1999 per bloccare l'immigrazione dal Marocco nelle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla. Una di otto chilometri e l'altra di dieci, alte tre metri, con due file separate di reticolato all'interno delle quali corre una strada pattugliata giorno e notte e vigilata da speciali sensori elettronici. La barriera si è sostituita nel '99 ad un'altra già esistente, ma alta due metri e mezzo e di metallo debole. Il primo esperimento di muro invalicabile era già stato fatto dalla Spagna a Melilla, vicino all'Algeria, dove fu completato un nuovo "muro metallico" di 3,10 metri di altezza cominciato nel '97.
Gorizia - Un altro muro nel cuore dell'Europa ha diviso Gorizia dalla parte ex jugoslava della città, ora slovena, Nova Gorica. Sopravvissuto alla caduta del muro di Berlino, ai lunghi anni delle guerre balcaniche iniziate proprio a seguito della unilaterale dichiarazione di indipendenza di Lubiana da Belgrado, quello di Gorizia, eretto dai titini nel 1947, è stata l'ultima tangibile testimonianza di un passato ormai cancellato nel resto d'Europa. È venuto meno nel 2004.
Belfast - Retaggio del trattato con il quale Londra concesse l'autonomia e poi l'indipendenza all'Irlanda tenendo per sé le cinque contee dell'Ulster, il muro di Belfast è il più famoso degli oltre venti muri che separano le comunità cattoliche e protestanti nell'Irlanda del nord. Alto circa 15 metri, corre lungo la trafficata Springfield Road ed è chiamato dagli inglesi, con eufemismo tutto britannico, “il muro della pace”. Nel 2002 è stato rafforzato e sopraelevato dai militari britannici.

venerdì 6 novembre 2009

Tredicesima senza tasse!


mercoledì 4 novembre 2009

Il 4 novembre!


Il 4 novembre 1918, novanta anni fa, aveva termine il primo conflitto mondiale. La "Grande Guerra" è un evento che ha segnato profondamente l’inizio del XXº secolo, determinando radicali mutamenti politici e sociali.
La data, che celebra la fine vittoriosa della guerra, commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico. Il 4 novembre, nel tempo, è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale. La giornata vuole ricordare in special modo tutti coloro, soprattutto giovanissimi, che sono morti nell’adempimento delle loro funzioni militari.

venerdì 30 ottobre 2009

L'han fatta franca.


Cento milioni alle zone franche

La Commissione Europea ha autorizzato la costituzione di 22 zone franche urbane in alcune Regioni italiane con l'obiettivo di rivitalizzare i quartieri particolarmente svantaggiati.

Le agevolazioni stanziate da Bruxelles sono rivolte a 22 aree urbane svantaggiate e verranno erogate a decorrere dal prossimo gennaio 2010 per una dotazione complessiva di 100 milioni di euro. Il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola ha sottolineato che la legge Sviluppo ha incrementato la dotazione per il potenziamento delle Zone franche urbane di ulteriori 50 milioni di euro l'anno per consentire l'individuazione di ulteriori aree svantaggiate. Il provvedimento della Commissione Europea rientra nelle iniziative tese a raggiungere la coesione economica e sociale. La misura incoraggia la creazione di attività economiche in quartieri svantaggiati, stimolandone l'occupazione sociale così da rivitalizzarli e riqualificarli ed a tal scopo sono previsti esenzioni su Ires, Irap ed Ici e sgravi contributivi sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti sino a 14 annualità per le piccole e microimprese.

lunedì 26 ottobre 2009

mercoledì 23 settembre 2009

A tutto gas!


Comune di Turriaco
Gruppo consiliare Italia dei Valori - Di Pietro

Turriaco 22 settembre 2009

Al SINDACO
del Comune di TURRIACO

Oggetto: Interrogazione.

In tema di caro-bollette del gas per uso domestico è evidente che l’aumento è in parte dovuto alla corsa al rialzo dei prezzi dei combustibili che ha fatto lievitare le tariffe. Per altro aspetto, in tante realtà locali italiane, è stato verificato invece, anche con indagini specifiche e di varia natura, che vi era inoltre un progressivo incremento dei consumi non del tutto comprensibile: un cattivo funzionamento, dovuto alla vetustà dei rilevatori del consumo di gas, ne era causa.
Ciò detto lo scrivente interroga, anche per quanto disposto dal comma 6 dell’art 14 dello statuto comunale, il Signor Sindaco per sapere se:
· il tipo di contatore delle civili abitazioni è di tipo volumetrico o venturimetrico;
· il tipo di tolleranza di lettura è conforme a quella dettata dal decreto ministeriale pubblicato sul supplemento ordinario n. 97 alla Gazzetta Ufficiale del 15 aprile 2006;
· sono stati censiti, in Turriaco, i contatori del gas con certa vetustà;
· sono state fatte, in Turriaco, da parte della società pubblica di erogazione del gas, idonee verifiche, anche a campione, sulla precisione nella rilevazione dei contatori di consumo domestico di gas;
· sono state rilevate imprecisioni di sorta nella rilevazione dei consumi e adottate precise misure operative.

Cordiali saluti.
IL CONSIGLIERE COMUNALE
Pier Ugo CANDIDO

Precari!




Comune di Turriaco

Gruppo consiliare Italia dei Valori - Di Pietro

Turriaco 22 settembre 2009


Al SINDACO

del Comune di TURRIACO

Oggetto: Interpellanza.

L’inizio del nuovo anno scolastico ha riproposto la tragica situazione dei precari della scuola, il cui lavoro, nel modello organizzativo di riferimento, è da sempre essenziale per un buon funzionamento del “sistema scuola”. Non è irrealistico supporre che la “riforma Gelmini” possa prefigurare un processo di dismissione collettiva di professionalità con danni incalcolabili per le famiglie italiane e per la formazione latu sensu intesa.

Interpello il Signor Sindaco:

· per conoscere le iniziative della Giunta comunale a sostegno della stabilizzazione dei precari della scuola;

· per conoscere le iniziative poste in essere localmente contro l’applicazione della riforma Gelmini;

· per conoscere le iniziative poste a salvaguardia della preaccoglienza per l’ a.s. 2009-2010 presso l’Istituto comprensivo Pieris Turriaco San Canzian d’Isonzo.

Cordiali saluti.

IL CONSIGLIERE COMUNALE

Pier Ugo CANDIDO


martedì 22 settembre 2009

A tutto gas!

Comune di Turriaco
Gruppo consiliare Italia dei Valori - Di Pietro

Turriaco 22 settembre 2009

Al SINDACO
del Comune di TURRIACO

Oggetto: Interrogazione.

In tema di caro-bollette del gas per uso domestico è evidente che l’aumento è in parte dovuto alla corsa al rialzo dei prezzi dei combustibili che ha fatto lievitare le tariffe. Per altro aspetto, in tante realtà locali italiane, è stato verificato invece, anche con indagini specifiche e di varia natura, che vi era inoltre un progressivo incremento dei consumi non del tutto comprensibile: un cattivo funzionamento, dovuto alla vetustà dei rilevatori del consumo di gas, ne era causa.
Ciò detto lo scrivente interroga, anche per quanto disposto dal comma 6 dell’art 14 dello statuto comunale, il Signor Sindaco per sapere se:
· il tipo di contatore delle civili abitazioni è di tipo volumetrico o venturimetrico;
· il tipo di tolleranza di lettura è conforme a quella dettata dal decreto ministeriale pubblicato sul supplemento ordinario n. 97 alla Gazzetta Ufficiale del 15 aprile 2006;
· sono stati censiti, in Turriaco, i contatori del gas con certa vetustà;
· sono state fatte, in Turriaco, da parte della società pubblica di erogazione del gas, idonee verifiche, anche a campione, sulla precisione nella rilevazione dei contatori di consumo domestico di gas;
· sono state rilevate imprecisioni di sorta nella rilevazione dei consumi e adottate precise misure operative.

Cordiali saluti.
IL CONSIGLIERE COMUNALE
Pier Ugo CANDIDO

martedì 15 settembre 2009

Uguaglianze & disuguaglianze.


di Antonio Di Pietro.

Roma capitale d'Italia è tra le grandi città che hanno bisogno di ascolto. I grandi agglomerati sociali manifestano per primi i segnali di disagio sociale che in realtà sono del Paese intero. Le grandi metropoli sono le antenne del cambiamento, le precursori dell'evoluzione, o dell'involuzione sociale, tecnologica, economica, etica.
"Roma contro l'intolleranza e tutti i razzismi" è lo slogan della fiaccolata che si terrà giovedì 24 settembre, alle 19,00, da piazza SS. Apostoli al Colosseo a cui Italia dei Valori aderirà, coerentemente con i propri valori culturali e politici che proclama ogni giorno.

Il razzismo, l’intolleranza, l’odio per chi è diverso dal proprio modo di pensare e di vivere, sono stati la linfa che ha alimentato le tragedie e gli orrori peggiori del XX secolo.
Poiché la Storia è sovente costituita da corsi e ricorsi, c’è l’obbligo morale di non dimenticare e di opporsi con tutte le proprie forze ad ogni forma di discriminazione, violenza e negazione dei diritti.
Il razzismo è un male molto pericoloso perché, come un virus estremamente contagioso, è in grado di passare da un individuo ad un altro con grande velocità. Sovente assume forme assai diverse e di volta in volta prolifera all’ombra della degenerazione dei concetti di nazione, religione, politica e morale.
Esiste però un minimo comune denominatore che consente di individuarlo sotto le forme più disparate e di combatterlo: l’odio e la violenza che inevitabilmente produce.
A Roma si sono verificati una serie di episodi di violenza che hanno visto vittime persone alle quali gli aggressori rimproveravano un orientamento sessuale diverso dal loro.
Contro questo odioso fenomeno è giusto e doveroso che le istituzioni, la politica, ma soprattutto la società civile scendano in piazza per gridare con voce forte e chiara tutta la loro riprovazione e condanna.
Se questo non avvenisse si rischierebbe di alimentare con l’indifferenza l’odioso fenomeno del razzismo, ponendo le basi per il verificarsi di nuovi episodi di discriminazione e di violenza che oggi hanno come motivo scatenante l’omofobia, ieri avevano il colore della pelle, e domani potrebbero avere come scusa il colore dei capelli o il modo di vestire.
Proprio perché credo profondamente nell’articolo 3 della Costituzione Italiana che proclama l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, aderisco pienamente e senza riserve alla fiaccolata del 24 settembre contro l’intolleranza e tutti i razzismi e in qualità di parlamentare e presidente di un partito politico quale l’Italia dei Valori, prendo solenne impegno a favorire quanto prima l’approvazione di una legge nazionale contro l’omofobia e a realizzare ogni provvedimento che consenta di affermare la cultura delle pari opportunità e del pieno rispetto dei diritti da parte di ogni cittadino.

venerdì 28 agosto 2009

Il rinnovamento a Turriaco comincia.....dall'alto.



per gentile concessione di: F.B. photographer