Si
racchiude in poche righe l’emendamento alla legge sull’assestamento di bilancio
regionale 2011 che sintetizza tutto il pensiero di questa GIUNTA REGIONALE nel
voler azzerare il COMPARTO UNICO; l’operazione viene fatta risalire al 1 gennaio
2008. Più realista del Re, cioè dello stesso Ministro della Funzione Pubblica,
Renato Brunetta, il Governatore regionale circoscrive, con questa manovra, la
valenza pattizia di norme fino ad ora trasfusa in ben quattro contratti
regionali. Nei fatti non esisterà più la contrattazione di Comparto. Sarà la Legge l’unica fonte
normativa di regolamentazione, o meglio di regimentazione. La maggioranza
consiliare ha, quindi, decretato legislativamente, nella notte del 29 luglio –
e sì che la notte dovrebbe portare consiglio - l’applicazione degli aumenti tabellari del
solo contratto di lavoro nazionale, e per tutti i dipendenti della Regione,
Province e Comuni del Friuli Venezia
Giulia. Una politica schizofrenica che per anni, al tavolo negoziale, ha tenuto
ferme le sorti dei dipendenti pubblici, per poi con un colpo di mano – a dire
il vero, il secondo dopo quello della Finanziaria 2011 - abbandonarne il
percorso, disconoscendo ogni principio fin qui voluto dall’art. 127 della L.R.
13 del 1998, che istituiva appunto un comparto unico di contrattazione
regionale. L’Italia dei Valori – Lista Di Pietro stigmatizza il metodo e merito
legati a questo gesto d’imperio. La
Giunta regionale, con questo comportamento unilaterale, alimenta
il malcontento tra i lavoratori, le loro rappresentanze, riducendo a livello zero
ogni margine di contrattazione, con chiaro nocumento per tutta la dipendenza
pubblica, soprattutto in termini di organizzazione e utilità all’utenza. La
circostanza ha ancor più rilievo se si pensa che l’imposizione di questo peius contrattuale avviene con valenza
retroattiva e per una classe di lavoratori che permette a questa classe
politica locale il vanto di standard elevati
di servizi e piena soddisfazione per i cittadini: è assodato che quest’ultimo
aspetto non viene mai preso previamente in debita considerazione. Le
conseguenze di questa miope politica regionale sono ora davanti agli occhi di
tutti.
Pier Ugo CANDIDO
Referente
del Dipartimento regionale EE.LL.,
LAVORO e WELFARE Italia dei Valori –
Lista Di Pietro Friuli Venezia Giulia