martedì 2 agosto 2011

Comparto unico: addio!

Si racchiude in poche righe l’emendamento alla legge sull’assestamento di bilancio regionale 2011 che sintetizza tutto il pensiero di questa GIUNTA REGIONALE nel voler azzerare il COMPARTO UNICO; l’operazione viene fatta risalire al 1 gennaio 2008. Più realista del Re, cioè dello stesso Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, il Governatore regionale circoscrive, con questa manovra, la valenza pattizia di norme fino ad ora trasfusa in ben quattro contratti regionali. Nei fatti non esisterà più la contrattazione di Comparto. Sarà la Legge l’unica fonte normativa di regolamentazione, o meglio di regimentazione. La maggioranza consiliare ha, quindi, decretato legislativamente, nella notte del 29 luglio – e sì che la notte dovrebbe portare consiglio -  l’applicazione degli aumenti tabellari del solo contratto di lavoro nazionale, e per tutti i dipendenti della Regione, Province e Comuni del  Friuli Venezia Giulia. Una politica schizofrenica che per anni, al tavolo negoziale, ha tenuto ferme le sorti dei dipendenti pubblici, per poi con un colpo di mano – a dire il vero, il secondo dopo quello della Finanziaria 2011 - abbandonarne il percorso, disconoscendo ogni principio fin qui voluto dall’art. 127 della L.R. 13 del 1998, che istituiva appunto un comparto unico di contrattazione regionale. L’Italia dei Valori – Lista Di Pietro stigmatizza il metodo e merito legati a questo gesto d’imperio. La Giunta regionale, con questo comportamento unilaterale, alimenta il malcontento tra i lavoratori, le loro rappresentanze, riducendo a livello zero ogni margine di contrattazione, con chiaro nocumento per tutta la dipendenza pubblica, soprattutto in termini di organizzazione e utilità all’utenza. La circostanza ha ancor più rilievo se si pensa che l’imposizione di questo peius contrattuale avviene con valenza retroattiva e per una classe di lavoratori che permette a questa classe politica locale il vanto di standard elevati di servizi e piena soddisfazione per i cittadini: è assodato che quest’ultimo aspetto non viene mai preso previamente in debita considerazione. Le conseguenze di questa miope politica regionale sono ora davanti agli occhi di tutti.

Pier Ugo CANDIDO
Referente del Dipartimento regionale EE.LL., LAVORO e WELFARE  Italia dei Valori – Lista Di Pietro Friuli Venezia Giulia