lunedì 4 giugno 2012

W l'ITALIA.

Complimenti a Stefano Fassina, che ha detto ciò che molti pensano nel Pd, ma che pochissimi hanno il coraggio di dire pubblicamente. Sarà stata un’iniezione di siero della verità, realismo politico, un lapsus freudiano o altro, ma Fassina ha centrato la questione: meglio il voto delle sciagurate misure recessive e antisociali del governo Monti. In Transatlantico sono molti quelli che a quattr’occhi ti dicono che non ne possono più di questo governo, di dover votare provvedimenti in cui non credono per tenere in piedi il governo.
La pazienza si sta esaurendo anche in coloro che, a destra e a sinistra, hanno anteposto la tenuta del governo alla politica. Fassina ha semplicemente preso atto di una realtà che è davanti agli occhi di tutti. Questo governo non ha più una maggioranza parlamentare in grado di fare le riforme e di esprimere una linea economica, politica e sociale univoca.
 La pseudo-coalizione che sostiene il governo Monti è divisa su tutto ed ogni provvedimento è il frutto di un compromesso al ribasso. Dunque siamo d'accordo con Fassina: prima si va a votare meglio è. Il Paese ha bisogno di una guida politica stabile, condivisa dalla maggioranza degli italiani, in grado di fare il bene del paese.