Complimenti a Stefano Fassina, che ha detto ciò che molti pensano nel Pd, ma che pochissimi hanno il coraggio di dire pubblicamente. Sarà
stata un’iniezione di siero della verità, realismo politico, un lapsus
freudiano o altro, ma Fassina ha centrato la questione: meglio il voto
delle sciagurate misure recessive e antisociali del governo Monti.
In Transatlantico sono molti quelli che a quattr’occhi ti dicono che
non ne possono più di questo governo, di dover votare provvedimenti in
cui non credono per tenere in piedi il governo.
La pazienza si sta esaurendo anche in coloro che, a destra e a sinistra, hanno anteposto la tenuta del governo alla politica. Fassina
ha semplicemente preso atto di una realtà che è davanti agli occhi di
tutti. Questo governo non ha più una maggioranza parlamentare in grado
di fare le riforme e di esprimere una linea economica, politica e
sociale univoca.
La pseudo-coalizione che sostiene il governo Monti è divisa su tutto
ed ogni provvedimento è il frutto di un compromesso al ribasso. Dunque
siamo d'accordo con Fassina: prima si va a votare meglio è. Il
Paese ha bisogno di una guida politica stabile, condivisa dalla
maggioranza degli italiani, in grado di fare il bene del paese.