Ancora una volta si sarebbe persa un'occasione per stare zitti: gettare discredito sul proprio partito, e sui partner
di governo locale, farfugliando analisi sistemiche sulle attuali
circostanze politiche monfalconesi, ma non solo, è mero esercizio
retorico, che ha riflessi non poco significativi per tutti gli iscritti del territorio mandamentale.
Ciò che appare è solo forma ma senza contenuto. Se le dichiarazioni
giornalistiche, di Sara Soranzio - fantomatica segretaria di una
segreteria che non è mai stata statutariamante prevista, e nemmeno
avvallata, dall'IDV - e dell'eclettico FAFio Favretto, fossero
confermate ci sarebbe di che preoccuparsi, atteso che questa visione
onirica del contesto reale, e di quello futuro, stravirerebbe dai dati
fattuali in cui pure delle dimissioni sono maturate, e poi venute in
essere. Per quanto detto sopra non possiamo pertanto condividere
l'analisi a tutto tondo sulla situazione isontina così come grossolanamente espressa da
Soranzio, FAFvretto e Natural. Se non si conosce il territorio - e il
territorio deve riconoscerti - e non si calca la scena politica,
vivendone tutti i momenti edificanti, non si può certo pretendere di
capire i meccanismi che ne governano gli sviluppi e le varie
prospettive. Queste loro conclusioni appaiono pertanto prive di ogni
sensato fondamento. Prefigurando scenari apocalittici questi dissidenti
IDV gettano ombre sull'operato del coordinatore e del coordinamento
provinciale che può, forse, avere tante
pecche tranne quella di muoversi irrispettosamente, con poca
avvedutezza e senza sentire la base. Un coordinamento è stato infatti
convocato proprio il giorno martedì 5 di giugno per discutere anche
della situazione di IdV a Monfalcone. Se poi di BASE si vuole parlare ci
si dovrebbe domandare se a Monfalcone ne esiste veramente una e che
fine hanno fatto gli ultimi iscritti del 2011; forse Favretto e Soranzio
ne sanno qualcosa?
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