lunedì 20 dicembre 2010

COMPARTO UNICO: è la fine per la CONTRATTAZIONE!

COMUNICATO STAMPA

Con un colpo di mano si è cancellata la contrattazione collettiva di comparto. L'emendamento "nottambulo" del 19 dicembre - la Regione dal 1° gennaio stanzierà per legge il 90% degli incrementi retributivi ai dipendenti - approvato dalla maggioranza consiliare, senza che, a parte l'Italia dei Valori, nessuno battesse ciglio rappresenta una pagina buia nella storia delle relazioni sindacali italiane. E sì, perchè questa forzatura, non è solo uno schiaffo ai contratti che dal 2001 ad oggi regolano le sorti giuridiche ed economiche dei dipendenti degli ee.ll. e della Regione, ma è proprio una bruttura giuridica su larga scala. D'imperio si va a scardinare anni di consolidate relazioni negoziali, che, come in tutta Italia, regolano ampiamente la materia: una "Pomigliano de noiatri", insomma. Ad oggi valgono a poco le scuse o i nuovi j'accuse di chi, in buona fede, aveva sottoscritto quella "carta straccia" che a novembre 2010 veniva chiamata da un lato preintesa e dall'altro verbale. In fin dei conti lo dichiaravano, ex post, pure loro che quanto scritto non avrebbe avuto valore senza una sottoscrizione dei rappresentanti del 51%  e più. Ma allora perchè sottoscrivere atti di non valenza giuridica e economica? E' evidente che la fitta maglia tessuta da una mirata strategia datoriale aveva previsto anche questo, e non ci vuole tanto a capirlo. Chi c'è cascato c'è cascato due volte. La storia recente di "brunettiana memoria" ha applicato le stesse regole: i sindacati sono discordi, si applica ex lege! Laddove c'è spaccatura sindacale il "padrone", pubblico o privato che sia, instilla il proprio volere, piaccia o meno. Ora ci sarà un gran lavoro di rincorsa tra carte bollate e ricorsi giudiziari per rilevare qualche pecca di incostituzionalità o antisindacalità. Ma la traccia della deriva è già segnata e per di più alla soglia di un triennio di blocchi contrattuali (voluti anche questi per legge nazionale). Per l'Italia dei Valori è imprescindibile riportare la contrattazione al centro delle relazioni sindacato - datore di lavoro. Le descritte forzature dovrebbero essere - queste sì - censurate per legge, gravando di responsabiltà diretta tutti i consapevoli soggetti che, alterando i meccanismi pluriennali della negoziazione, violano regole di democrazia e creano danno ai lavoratori. Un dato è certo: la collettività, nonostante tutto, ha continuato a beneficiare di servizi pubblici di altissima qualità. Questo per merito dei lavoratori. Il dipartimento e il coordinamento regionale sono vicini ai dipendenti degli ee.ll. e della Regione nonchè a tutte le forze sindacali che rivendicando il proprio ruolo autonomo ritenendo di essere attori comprimari della contrattazione e non sempici asseveratori di logiche e scelte datoriali, per lo più unilaterali.
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dott. mag. Pier Ugo CANDIDO

referente Dipartimento EE.LL. & Welfare Italia dei Valori FVG