Anche se qualcuno telefona dicendo: "ehi, ma come, esistiamo!"
Bene. Ora i fatti
da Il Piccolo 20 gennaio 2010.
CORMONS. Sono state entrambe vinte dal Comune le due vertenze che avevano visto sul banco degli accusati Palazzo Locatelli dopo due azioni legali partite dai sindacati in difesa di presunte violazioni di diritti sindacali nei confronti dei vigili della locale stazione municipale.
A confermarlo è l’ufficio ragioneria del Comune di Cormons. «La prima vertenza era nata dopo un richiamo fatto dal comandante Paesini ad un vigile della nostra stazione - ricorda il sindaco di Cormons Luciano Patat - il quale aveva la possibilità di nominare una persona di fiducia a sua difesa. Il difensore era stato individuato in un rappresentante sindacale ed era stata fissata la data dell’incontro per un chiarimento con il superiore: quel giorno però il sindacalista non si è potuto poi presentare, e il comandante come da prassi ha proceduto con l’avviamento delle pratiche relative al richiamo. Da qui nacque la denuncia del sindacato che sottolineava il fatto che il vigile non ha potuto difendersi per la mancanza del delegato: la vertenza per prassi ha toccato anche il Comune, ma il giudice di pace alla fine ha dato ragione a noi non rilevando alcun illecito da parte del comandante dei vigili, e ha imposto altresì al sindacato il pagamento delle relative spese legali. Da quello che mi risulta il sindacato ha già cominciato a risarcire le casse comunali».
Anche la seconda vertenza ha avuto un esito positivo per il Comune: «Nel secondo caso in questione - spiegano dall’ufficio ragioneria comunale - si era trattato di una vertenza partita da una riunione sindacale a cui uno dei vigili non aveva potuto partecipare perché il comandante lo aveva precettato in servizio. Il giudice anche in questo caso ha dato ragione al Comune perché il comandante dei vigili municipali doveva garantire il servizio e a quanto sembra la persona alla quale era stato ordinato di essere presente non aveva fatto domanda di esenzione per motivi sindacali in quella precisa giornata». La cifra risarcita dai sindacati al Comune per il pagamento delle spese legali si aggirerebbe attorno ai 1500 euro.
CORMONS. Sono state entrambe vinte dal Comune le due vertenze che avevano visto sul banco degli accusati Palazzo Locatelli dopo due azioni legali partite dai sindacati in difesa di presunte violazioni di diritti sindacali nei confronti dei vigili della locale stazione municipale.
A confermarlo è l’ufficio ragioneria del Comune di Cormons. «La prima vertenza era nata dopo un richiamo fatto dal comandante Paesini ad un vigile della nostra stazione - ricorda il sindaco di Cormons Luciano Patat - il quale aveva la possibilità di nominare una persona di fiducia a sua difesa. Il difensore era stato individuato in un rappresentante sindacale ed era stata fissata la data dell’incontro per un chiarimento con il superiore: quel giorno però il sindacalista non si è potuto poi presentare, e il comandante come da prassi ha proceduto con l’avviamento delle pratiche relative al richiamo. Da qui nacque la denuncia del sindacato che sottolineava il fatto che il vigile non ha potuto difendersi per la mancanza del delegato: la vertenza per prassi ha toccato anche il Comune, ma il giudice di pace alla fine ha dato ragione a noi non rilevando alcun illecito da parte del comandante dei vigili, e ha imposto altresì al sindacato il pagamento delle relative spese legali. Da quello che mi risulta il sindacato ha già cominciato a risarcire le casse comunali».
Anche la seconda vertenza ha avuto un esito positivo per il Comune: «Nel secondo caso in questione - spiegano dall’ufficio ragioneria comunale - si era trattato di una vertenza partita da una riunione sindacale a cui uno dei vigili non aveva potuto partecipare perché il comandante lo aveva precettato in servizio. Il giudice anche in questo caso ha dato ragione al Comune perché il comandante dei vigili municipali doveva garantire il servizio e a quanto sembra la persona alla quale era stato ordinato di essere presente non aveva fatto domanda di esenzione per motivi sindacali in quella precisa giornata». La cifra risarcita dai sindacati al Comune per il pagamento delle spese legali si aggirerebbe attorno ai 1500 euro.