La procedura sulla TASI nasce tra ritardi, incertezze
e rinvii.
Il contribuente, quindi, è ancora una volta disorientato.
Le amministrazioni comunali, quelle "più realiste del re"
Il contribuente, quindi, è ancora una volta disorientato.
Le amministrazioni comunali, quelle "più realiste del re"
, applicano ora tout court il tributo senza spiraglio per chi vive nel disagio sociale, nell'insicurezza lavorativa e
s'aggrappa alla propria abitazione come bene rifugio: bene "massacrato" da plurime imposizioni
.
Non se ne esce.
Altri enti locali si "barcamenano" e attendono, per adottare il tributo e le relative aliquote.
Si
sappia però che lo Statuto dei diritti del contribuente (Legge n.212
del 2000) prevede il ricorso, rispetto alla tempistica adottata dai
Comuni.
Se le aliquote non saranno pubblicate entro il 15 luglio e la prima rata sarà per il 16 settembre il contribuente potrà ricorrere: ciò in virtù del principio di trasparenza che dev'essere assicurato, con conoscenza completa, e agevole, degli adempimenti fiscali a carico dei contribuenti.
Non si possono prevedere adempimenti a carico del cittadino se la data di scadenza è fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data di loro entrata in vigore.
Se le aliquote non saranno pubblicate entro il 15 luglio e la prima rata sarà per il 16 settembre il contribuente potrà ricorrere: ciò in virtù del principio di trasparenza che dev'essere assicurato, con conoscenza completa, e agevole, degli adempimenti fiscali a carico dei contribuenti.
Non si possono prevedere adempimenti a carico del cittadino se la data di scadenza è fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data di loro entrata in vigore.
Pier Ugo CANDIDO
tURRIACOfUTURAdEMOCRATICA
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