Il periodico CITTA' FUTURA ha posto le seguenti domande a Pier Ugo CANDIDO, residente a San Canzian d'Isonzo e referente del dipartimento regionale EE.LL. Lavoro & Welfare dell'Italia dei Valori Friuli Venezia Giulia: ecco anche le risposte.
1. A tuo avviso, quali sono i problemi più acuti del nostro comune su cui dovrà misurarsi la prossima amministrazione municipale? quali priorità indicherete nel corso della campagna elettorale?
Il problema principale, oggi, è quello economico/finanziario. Certo è che la riduzione dei trasferimenti statali e, al contempo, l’abolizione di parte dell’ICI, spesse volte hanno determinato la circostanza per cui i comuni arrancassero tra mille difficoltà nell’offrire i servizi, anche quelli base, alla cittadinanza. Un problema è pure la trasformazione urbana e sociale del paese e delle sue frazioni. Begliano, Isola Morosini, e tra un po' anche San Canzian, andrebbero via via assumendo ruoli impropri di paesi dormitorio; mancando scelte amministrative importanti volte al potenziamento e alla rivalutazione urbana il loro decadimento pare ad un passo. Vanno riconsegnati al territorio gli storici spazi pubblici, ora purtroppo in disuso, per una loro utile, e civica, aggregazione. Andrà sviluppato un diverso progetto armonico per la sistemazione dei centri storici, ridandone vivibilità, apprezzamento condiviso con valorizzazione del patrimonio esistente. Tra le priorità dovrebbero rientrare il mantenimento dei servizi indispensabili comunitari quali il servizio educativo e scolastico (e annessi quali: scuolabus, mensa, tempo pieno, qualità e varietà di insegnamenti, dopo scuola), i servizi sociali e di assistenza agli anziani e di aggregazione e sviluppo dei giovani (Centro Giovani, campetti sportivi, supporto alle iniziative delle associazioni culturali/sportive comunali). Come trovare risorse? Attingendo anche alle risorse regionali e a quelle comunitarie, spesso da queste parti dimenticate, evitando surplus di imposizioni fiscali e tributarie a livello locale. Difficile ma non impossibile. Si potrebbe ripensare allo sviluppo del prestigio culturale/ambientale del nostro territorio per un futuro interesse turistico di massima. Potrebbero implementarsi i progetti dei "sentieri tra carso ed Isonzo", con installazioni di reti ciclabili che esaltino i pregi agrituristici della territorialità e della produzione agricola locale; potrebbero valorizzarsi i pregi archeologici ed ambientali (zone golenali Isonzo, Cona, Isola Morosini), collegandosi dal Carso alle reti ciclabili di Aquileia e Grado. Sarebbe un progetto ambizioso che impegnerebbe il Comune nella pluriannualità, sfruttando varie risorse economiche e forse anche arginando sacche di pesante disoccupazione locale. Un tema di rilievo, data la congiuntura sfavorevole, è la fusione tra municipalità, e loro servizi alla collettività. La legge regionale n°11/2011 ha introdotto percorsi di fusione tra Comuni, con la previsione di varie modalità di incentivazione attraverso fondi regionali; finanziata anche la promozione di una preventiva cultura sovracomunale, che incentivi percorsi di sviluppo del territorio e di potenziamento dei servizi tra più enti locali. L’obiettivo, comunque, di fronte a una pletora di problemi, nell’intento di superare inutili contrapposizioni e interessi particolari per, e verso, la costruzione di una migliore San Canzian d’Isonzo è l’adozione di una pianificazione partecipata. Per evitare un degrado irreversibile del paese, con ripercussioni sulla cittadinanza, la proposta è l’utilizzo di questa metodologia partecipativa per affrontare tutti i problemi correlati a scelte pianificatorie imputabili all’amministrazione comunale: sono queste che spesso portano a conflitti individuali o collettivi, e che di fatto rendono vani i tentativi pubblici per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini.
2. Rispetto agli obiettivi che avete indicato, quale coalizione ritenete la più idonea a guidare la prossima amministrazione e con quali modalità andrà individuata la sua guida e i suoi rappresentanti in Consiglio comunale?
Tutte le forze politiche, e civiche, facenti capo al centrosinistra locale dovrebbero anticipatamente trovarsi ad un tavolo programmatico, delineando e concordando i punti cardine per l'azione politica e amministrativa da intraprendere nei prossimi cinque anni: un solido programma attuativo che sia coerente, condiviso e realistico con cui efficacemente pensare ad duraturo governo locale anche in situazioni, come quelle attuali, di continua modificazione e con caratterizzazioni, spesso, regressive. Questo è il primo step. Poi. E’ inevitabile l’analisi dello stato di fatto. L’attuale coalizione di governo locale pare lacerata da contrapposizioni e contraddizioni interne, anche in virtù di sostanziali problematiche che giacerebbero ancora, come irrisolte, al tavolo istituzionale. Tutti agitano le acque ma nessuno se ne distingue. Ne consegue che molti oggi pongono un quesito: un’alleanza che si discosti dalla attuale? Se ce ne fosse bisogno potrebbe essere una soluzione, ma non la soluzione. Va evitata la disgregazione tout court dell’attuale rappresentanza politica di centrosinistra in ambito istituzionale, che è un valore aggiunto. Per l’indicazione del candidato sindaco di coalizione si potrebbe pensare di riferirsi all’oramai collaudato meccanismo delle cosiddette “primarie”. Va però evitato, e in maniera assoluta, ogni processo disgregativo a sinistra, o meglio a centrosinistra: potenzialmente, come avvenuto in zona, si potrebbe consegnare il Comune ad una “destra” spesso inadeguata a ricevere eredità amministrativamente qualificate come la nostra.
dott. Pier Ugo CANDIDO
Referente dipartimento regionale EE.LL. Lavoro & Welfare
Italia dei Valori Friuli Venezia Giulia