sabato 17 settembre 2011

MiniComuni addio?


Dalla modifica dell'art. 16 del D.L. 138/2011, che dovrebbe diventare legge nei prossimi giorni, emerge che nei mini-Enti dal 2013 dovranno necessariamente gestire in forma associata tutte le funzioni e tutti i servizi pubblici loro spettanti. In capo ai singoli Comuni, quindi, non dovrebbe residuare alcun tipo di compito.
La forma indicata dal Legislatore per la gestione associata è l'unione di Comuni, disciplinata dall'art. 32 del Tuel. Tuttavia, vi sono alcune deroghe alla disciplina generale: il consiglio dell'unione sarà formato solo dal Sindaco e da due consiglieri per ogni Comune aderente (l'autonomia statuaria dell'unione, quindi, è stata molto compressa) ed il Legislatore potrà stabilire l'elezione diretta dei suoi organi. Il Presidente, poi, potrà essere uno dei componenti del consiglio e non necessariamente il Sindaco: durerà in carica per due anni e mezzo, rinnovabili. La giunta dell'unione sarà nominata dal presidente ed i suoi componenti dovranno essere necessariamente sindaci. Lo Statuto dovrà essere approvato dal Consiglio dell'unione e non dai Consigli comunali.
A queste unioni potranno aderire anche i Comuni con popolazione superiore a mille abitanti, scegliendo se delegare soltanto la gestione delle funzioni fondamentali o tutte le funzioni e i servizi. I singoli consigli comunali avranno poteri di indirizzo dell'unione attraverso la redazione di un documento programmatico di indirizzo: sarà l'unione invece che approverà l'unico bilancio redatto.
Le unioni dovranno raggiungere la soglia minima di 5 mila abitanti, 3 mila nelle zone montane: l'ambito delle stesse sarà fissato dalle Regioni, entro i sei mesi successivi alla entrata in vigore della legge di conversione, su proposta dei Comuni; con propria deliberazione, inoltre, le Regioni potranno stabilire soglie demografiche diverse.
La loro nascita effettiva avverrà nella prima elezione successiva al 13 agosto 2012 nel primo Comune interessato dal rinnovo del Consiglio comunale. Da tale data decadranno tutte le Giunte dei comuni aderenti all'unione, ivi comprese quelle dei Comuni che avranno delegato tutte le proprie funzioni amministrative. A decorrere da questa data, per tutte le funzioni trasferite, passeranno all'unione tutti i dipendenti e tutti i rapporti giuridici dei singoli Comuni. Inoltre, cesserà automaticamente la partecipazione dei mini enti a convenzioni e consorzi: l'unica possibilità di deroga è che essi, alla data del 30 settembre 2012, gestiscano in modo associato, tramite convenzioni, tutte le loro funzioni ed i loro servizi. Ciò dovrà essere dimostrato dai singoli Comuni tramite un'attestazione da trasmettere al Ministero dell'Interno.
Invece, i Comuni con popolazione compresa tra i mille e cinque mila abitanti, dovranno obbligatoriamente gestire in forma associata due delle sei funzioni fondamentali entro la fine del 2011; entro al fine del 2012 l'obbligo si amplierà a tutte e sei le funzioni fondamentali. Per le gestioni associate dovrà essere raggiunta la soglia demografica minima di 10 mila abitanti, ma la Regione potrà deliberare una soglia differente entro due mesi successivi alla conversione del decreto.
Tutte queste disposizioni si applicheranno anche alle Regioni a statuto speciale.

martedì 13 settembre 2011

Giovani GENITORI: ecco le novità INPS.

L'INPS, con circolare n. 115 del 5 settembre 2011 informa che è stata istituita la "Banca dati per l'occupazione dei giovani genitori", cui possono iscriversi i giovani genitori di figli minori, in cerca di un occupazione stabile, finalizzata a consentire l'erogazione di un incentivo di € 5.000 in favore delle imprese private e delle società cooperative che provvedano ad assumere a tempo indeterminato le persone iscritte alla banca dati stessa. La creazione della Banca dati è prevista dal Decreto del Ministro della Gioventù del 19 novembre 2010 pubblicato nella G.U. 27 dicembre 2010, n. 301 e, si legge nella circolare, possono iscriversi coloro che possiedano, alla data di presentazione della domanda, congiuntamente i seguenti requisiti: età non superiore a 35 anni; essere genitori di figli minori; essere titolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o lavoro in somministrazione o lavoro intermittente o lavoro ripartito o contratto di inserimento o collaborazione a progetto o occasionale o lavoro accessorio o collaborazione coordinata e continuativa. L'incentivo può essere riconosciuto alle imprese private e alle società cooperative e spetta per l' assunzione a tempo indeterminato, anche parziale, ovvero per la trasformazione a tempo indeterminato (anche con orario parziale) di un rapporto a tempo determinato. L'Istituto precisa inoltre che per poter usufruire del beneficio l'assunzione non deve costituire attuazione di un obbligo, ai sensi della legge 68/1999 in favore dei disabili e il datore di lavoro non deve aver effettuato, nei sei mesi precedenti l'assunzione, licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale, fatta salva l'ipotesi in cui l'assunzione sia finalizzata all'acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse e non deve avere in atto sospensioni dal lavoro o riduzioni dell'orario di lavoro per crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione industriale, salvo il caso in cui l'assunzione sia finalizzata alla acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse. Il lavoratore assunto non deve essere stato licenziato, nei sei mesi precedenti l'assunzione, dalla medesima impresa ovvero da impresa collegata o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.

lunedì 12 settembre 2011

Un, due e tre: Province addio?

Un provvedimento di soli tre articoli che, se venisse approvato, cancellerà il termine "Province" da sette articoli della Costituzione, con la sola eccezione delle Province di Trento e Bolzano che resteranno in vita: il termine "Province" verrà sostituito con quello di "Città metropolitane" nella rubrica del Titolo V della Parte Seconda della nostra Carta costituzionale.
Il nuovo articolo 117 prevede che spetterà alle Regioni, di intesa con il Consiglio delle Autonomie Locali, emanare leggi istitutive di locali forme associative tra Comuni per "l'esercizio delle forme di Governo di area vasta"; inoltre, esse dovranno definire organi, funzioni e legislazione in materia elettorale. Questa legge regionale dovrà essere emanata entro un anno dall'entrata in vigore della riforma costituzionale: conseguentemente, al momento della cessazione dei Consigli provinciali in carica, le Province saranno formalmente soppresse e saranno istituite le Unioni di Comuni individuate con la legge regionale. Le Unioni così create erediteranno dalle ex Province tutti i rapporti giuridici, anche di lavoro, già esistenti; le Regioni sopprimeranno e non potranno più creare enti, agenzie ed organismi che svolgano funzioni di governo di vasta area.
Nell'articolo finale del provvedimento si precisa che "Dall'attuazione della presente legge costituzionale deve derivare in ogni Regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici e amministrativi". 
da IL SOLE24ORE

giovedì 8 settembre 2011

Politiche di CITTA' MANDAMENTO. Proposta di ordine del giorno

  IL CONSIGLIO COMUNALE di TURRIACO

Attesa la difficile congiuntura per cui la ricerca dell'equilibrio tra la necessità di assistenza legale  e gli stretti vincoli finanziari rendono quasi impossibile per un piccolo Ente Locale ogni utile resistenza in giudizio;

Rilevata la possibilità per Enti Locali di scegliere la gestione associata degli uffici legali, ancorchè anteposta o postposta alla scelta di funzionalizzare altri servizi su base comune con altri Enti locali contermini a Turriaco;

Considerata che la suddetta possibilità  potrebbe
concretamente diventare valido, e reale, strumento operativo per la gran parte dei "piccoli" Comuni afferenti alla cosiddetta convenzione di CITTA'MANDAMENTO, rilanciando l'idea di questo originario progetto soprattutto per le esigenze delle piccole municipalità dimensionalmente e funzionalmente associabili a quella di Turriaco;

Rilevato che
quest'operazione è legittimata dall'art. 2, comma 12, della L. 244/2007, secondo il quale Comuni e Province possono istituire, mediante apposite convenzioni (da stipulare ai sensi dell'art. 30 del Tuel) uffici unici di avvocatura cui affidare lo svolgimento di attività di consulenza legale, difesa e rappresentanza in giudizio degli enti convenzionati

Analizzata la prospettiva per cui tale scelta, che riguarderebbe soprattutto i piccoli enti di CITTA'MANDAMENTO, comporterebbe la firma di un accordo di convenzione con cui creare un ufficio legale che serva tutti gli enti convenzionati e sarebbe oprrativamente prodromica ad altre scelte sulla condivisione di servizi municipali;
Atteso che tale operazione comporterebbe un effettivo contenimento delle spese, abbattendo i costi per il ricorso a legali esterni;

Chiarito preliminarmente che in tali convenzioni dovrà essere preventivamente specificato il fine, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari e i reciproci obblighi e garanzie.

Rilevato inoltre che può essere anche prevista la costituzione di uffici comuni che operino con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l'esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all'accordo con la costituzione di un ufficio di avvocatura costituito ex novo; oppure, in alternativa, prevedere la delega di funzioni da parte degli enti partecipanti all'accordo a favore di uno di essi, il quale opererà in luogo e per conto degli enti deleganti;

IMPEGNA

il Sindaco, e la Giunta comunale, affinchè  pongano in essere tutti i comportamenti amministrativamente prodromici all'operazione "Uffici legali convenzionati tra piccoli Comuni di CITTA'MANDAMENTO" e successivamente quelli operativi e di merito onde attivare anche altri servizi pubblici, di pertinenza e competenza comunale, su scala condivisa con altri Enti con caratteristiche organizzative, funzionali e dimensionali simili al Comune di Turriaco e afferenti alla convenzione di Cittàmandamento.
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Pier Ugo CANDIDO
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Consigliere comunale
Italia dei Valori - Lista Di Pietro
Turriaco (GO)

giovedì 1 settembre 2011

Aboliamo le PROVINCE e il PORCELLUM!

http://www.italiadeivalori.it/referendum/

Firma e riprenditi la democrazia!


Una firma per cancellare la legge elettorale che ha rubato ai cittadini il diritto di scegliere chi dovrà rappresentarli. Oggi, in Italia, gli elettori non possono decidere chi mandare in Parlamento. Le scelte sono lasciate ai partiti, che premiano così i più fedeli e obbedienti. Certo non i più capaci.
Vogliamo cancellare questa legge:
• Perché nega il vincolo tra il parlamentare ed i cittadini, primi interpreti
dei problemi reali del territorio: gli eletti non sono scelti dal
popolo.
• Perché regala un premio di maggioranza anche a chi la maggioranza
non ce l’ha: altro che democrazia!

Per questo il suo stesso ideatore l’ha definita “una porcata”. Per questo tutti la chiamano “porcellum”. La Casta non cancellerà mai una legge che la rende onnipotente. Lo devono fare i cittadini con il referendum. Cancelliamo “la porcata”. Potremo così tornare a un voto in cui il popolo scelga davvero i propri rappresentanti in Parlamento ed il governo del Paese.

Firma e cancella gli sprechi.


Una firma per presentare un disegno di legge di iniziativa popolare e cancellare la parola “Province” dalla Costituzione. Oggi in Italia ci sono più di 110 Province, un “carrozzone” obsoleto che serve solo a far crescere gli sprechi della politica e le poltrone.
Vogliamo abolire le Province:
• Perché costano tanto: circa 20 miliardi di euro all’anno, con 4.000
persone solo tra amministratori ed eletti più uffici, auto blu, spese
di rappresentanza...

• Perché sono superflue: le loro funzioni si potrebbero assegnare a
Comuni e Regioni.

Sono 40 anni che tutti dicono di volerle eliminare ma nessuno si fa carico di iniziative concrete. In campagna elettorale tutti i partiti si dicono concordi, ma poi nulla si muove. Non possiamo più aspettare: la crisi non può colpire ulteriormente i cittadini senza toccare i privilegi della Casta. La buona notizia è che possiamo farlo: tutti insieme, possiamo migliorare questo Paese.

per FIRMARE la petizioni contattate: idvturriaco@gmail.com