venerdì 10 dicembre 2010

Comparto unico: divide et impera





Comparto unico, Idv interpella la Giunta: «perché sono state forzate le regole e le prassi sindacali?»
Enio Agnola: «una forzatura che crea tensioni»


Anche il Gruppo consiliare regionale dell’Italia dei Valori si schiera a fianco dei 16 mila del comparto unico. I dipietristi hanno presentato una interpellanza sul tema del Comparto unico a firma Agnola e Corazza e coadiuvati dal punto di vista tecnico dal responsabile del dipartimento regionale Enti Locali dell’Italia dei Valori Pier Ugo Candido.
 «La Giunta spieghi – ha chiesto Agnola - perché si è deciso di forza le regole e le prassi sindacali, firmando un verbale, giuridicamente senza forza di atto d’intesa, con due sole sigle sindacali». La normativa sul pubblico impiego prevede infatti - come si legge nelle premesse dell’interpellanza - che le organizzazioni sindacali che aderiscono all’ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il 51 per cento come media tra dato associativo e dato elettorale nel comparto o nell’area contrattuale, o almeno il 60 per cento del dato elettorale nel medesimo ambito. Il 18 novembre, infatti, i sindacati Cisl Fp e Csa hanno firmato un verbale, definito impropriamente “accordo” mentre Fp-cgil, Uil Fpl, Cisal EE.LL non hanno sottoscritto l’offerta proposta dalla controparte datoriale. «Una forzatura – dichiarano i dipietristi – che non fa l’interesse della maggioranza dei lavoratori del Comparto unico e rischia di creare forti tensioni tra le parti».

Il  Consigliere regionale Enio Agnola, primo firmatario dell’interpellanza, chiede inoltre «perché invece di applicare come indice di riferimento per gli aumenti annuali il tasso annuale di inflazione programmata che sarebbe stato dell’1,5% si è deciso di applicare solo l’1,1% che è un valore ben al di sotto del valore di riferimento anche del contratto nazionale e perché si sono date altre decorrenze d’aumento diverse rispetto al contratto nazionale».
L’interpellanza entra poi su aspetti molto tecnici come quello che riguarda, per Idv, «una fuorviante definizione di quattordicesima, confusa con il salario aggiuntivo – notoriamente ben più basso».
Infine, Agnola chiede: «perché si continua, a parità di Comparto unico, a far "viaggiare" i dipendenti degli EE.LL. e quelli della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia su due binari paralleli che, a detta dell'attuale normativa contrattuale, sono destinati a rimanere separati».
Sulla questione l’Italia dei Valori continuerà a monitorare la situazione e a ribadire la sua posizione a difesa dei lavoratori del comparto.

mercoledì 8 dicembre 2010

martedì 7 dicembre 2010

Comparto. Unico? Vicende sul rinnovo del contratto degli enti locali.


COMUNICATO STAMPA
Il coordinamento regionale IdV del Friuli Venezia Giulia ritorna sulla questione del comparto unico:lo fa per voce del referente regionale Enti Locali e Welfare, Pier Ugo CANDIDO.

Il dato sostanziale di partenza rimane purtroppo invariato, come pure il mistero che l’accompagna: la costituzione della massa salariale. Quest’ultima risulterebbe pari 602.159.002, 21 milioni di € secondo la funzione pubblica regionale, emissaria dei poteri forti degli enti locali. Cifra complessiva che non è mai stata dettagliatamente precisata. E’ chiaro che potrebbe essere di più o di meno. Dati sindacali alla mano certamente di più.
C’è poi da evidenziare l’originale scadenziario legato agli aumenti contrattuali: da gennaio a novembre 2009, verrebbe liquidato un aumento, tradotto in mera vacanza contrattuale, uguale all'1,1 %. Perché non da gennaio a dicembre? Che fine ha fatto l’indice di riferimento per gli aumenti annuali rappresentato dal tasso di inflazione programmata? Il 2009 registra ufficialmente l’1,5%: l'1,1% è manifestamente sotto questo punto fermo. Tutto a vantaggio del risparmio datoriale. Un risparmio che non giova all’equilibrio prestazione-salario: di fatto, in costanza di una triennale, e ingiustificabile, vacanza contrattuale, i lavoratori pubblici del F.V.G. non hanno fatto venire meno lo standard prestazionale elevatissimo: qualità che spesso s’è rivelata un vero vantaggio, e valore aggiunto, per la classe politica che oggi governa localmente. Snobbare questo dato saliente, legato ad un proficuo esercizio di professionalità pubbliche che ha positive ricadute sulla collettività, significa, per usare un noto modo di dire, “seminare vento per raccogliere tempesta”. La Regione non è nuova ad atteggiamenti “prudenti” in materia di aumenti contrattuali: la Corte dei Conti nella certificazione del recente contratto, quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007 e 2008-2009, del personale dirigente del comparto unico regionale ha significato come il comportamento negoziale datoriale s’è allineato ad indici percentuali al di sotto dei parametri di riferimento. In questo quadro, intriso di mistero e mortificazione si registra, aldilà delle giuste voci di protesta di qualche Sindaco – come mai solo ora? - e Sindacato – CGIL, UIL, CISAL e UGL versus CSA e CISL, firmatarie del verbale datoriale dd.18.11.2010 – un silenzio “assordante” dei dipendenti del comparto. Silenzio uguale asseverazione? La protesta sindacale va sorretta da tutti perché oggi è giustamente motivata. In caso contrario la forzatura e la sconcertante tesi datoriale, sottesa al verbale appena sottoscritto il 18 novembre, potrebbero prevalere: si frantumerebbe così definitivamente quella costruzione del COMPARTO UNICO (art. 127 della L.R. 13/1998), annullando nel contempo, e d’imperio, consolidate relazioni e accordi sindacali.


                      
                                                        

ProgettaRONCHI - INIZIATIVE del 15 e 22 dicembre - mercato comunale

progettaRonchi

Tu, che abiti a Ronchi dei Legionari, sai di cosa ha bisogno il paese.

Costruiamolo assieme, Tu e l’Italia dei Valori.

Metti le Tue idee nel contenitore: domani pretendi che siano realizzate.
Stp - Italia dei Valori Provinciale e Circolo Mandamentale - Monfalcone nov 2010

domenica 5 dicembre 2010

La classe politica locale: l'originalità.


Al sig. Umberto MINIUSSI
CONSIGLIERE COMUNALE
in Ronchi dei Legionari

Termino ora di legger il PICCOLO dd. 4 dicembre 2010: a pg.7 v'è un articolo titolato RONCHI. RIFIUTI - Mattiussi critico sull'operazione -Iris



Questo articolo riporta "papale papale" il mio intervento (vd. allegato) in consiglio comunale a Turriaco del 22/11/2010 - anche a Lei inviato il giorno 23 novembre c.a, e al contempo a vari organi di stampa, tra cui IL PICCOLO, per opportuna e doverosa conoscenza - però viene a Lei attribuito.

Spero si tratti di un mero errore di attribuzione; in caso contrario auspico una Sua immediata rettifica.


Saluti.

Pier Ugo CANDIDO
consigliere comunale IdV a Turriaco (GO)



RICHIESTA di RETTIFICA


Sabato 4 dicembre u.s. a pag 7 del Vostro quotidiano è apparso l’articolo: Ronchi Rifiuti, Matiussi critico sull’operazione Iris.
L’articolo da me inviato per via informatica, unitamente al Piano locale delle Antenne, è frutto di un errore di spedizione. Il testo citato nell’articolo appartiene al Consigliere Comunale di Turriaco Candido dott. Pier Ugo. Certo della rettifica invio cordiali saluti. Umberto Miniussi