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lunedì 17 maggio 2010

Privacy & Facebook

Questa volta la denuncia dell’associazione nazionale consumatori è rivolta a facebook e alle potenziali violazioni della privacy che il social network più popolare al mondo potrebbe determinare: “L’inedita funzione ‘Like’ introdotta da Facebook - ha dichiarato in proposito Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) - deve essere supportata da una valida nota informativa che chiarisca all’utente quali dei propri dati personali rende visibili sul web se sceglie di utilizzarla. Solo così si rispetta la sua privacy”. In particolare la critica di Dona è rivolta alla nuova funzione Like e alle poche informazioni che l’utente a disposizione nel momento in cui esprime il proprio apprezzamento per un elemento. “Il tasto – continua a spiegare Massimiliano Dona - permette di fatto di estendere l’ormai noto ‘mi piace’ a tutti i siti web. Può essere inserito su qualsiasi sito e se l’utente ci clicca su può esprimere il proprio apprezzamento per un contenuto” ma “il problema -prosegue Dona - è che chi decide di utilizzare la funzione non sa che rischia di lasciare una vera e propria ‘impronta’ con tanto di nome e cognome e, in alcuni casi, anche di foto. Se la preferenza per un qualsivoglia sito è espressa mentre si è connessi sul proprio ‘profilo Facebook’, questa viene infatti automaticamente visualizzata anche sulla propria pagina personale creata sul social network: un automatismo del quale l’utente non è però messo adeguatamente al corrente” (fonte :Studio Cataldi)

lunedì 10 maggio 2010

All'OCCHIO!


GU: pubblicato provvedimento su videosorveglianza.

Pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile la deliberazione 8 aprile 2010 con cui il Garante per la protezione dei dati personali ha emanato il provvedimento in materia di videosorveglianza, che va a sostituire quello del 29 aprile 2004. Tale provvedimento, chiarisce il Garante, si è reso necessario a seguito dei numerosi interventi legislativi introdotti negli ultimi anni, nonché in considerazione dell’ingente quantità di quesiti, segnalazioni, reclami e richieste di verifica preliminare inoltrati.
Il fatto nuovo è che nel quinquennio appena trascorso alcune disposizioni di legge hanno attribuito ai Sindaci ed ai Comuni specifiche competenze in tema di incolumità pubblica e di sicurezza urbana, mentre altre norme statali e regionali hanno introdotto forme di incentivazione economica a favore della PA e di taluni soggetti privati allo scopo di incrementare l’impiego della videosorveglianza  quale forma di difesa passiva, controllo e deterrenza nei confronti dei fenomeni criminosi e vandalici. In particolare, il provvedimento chiarisce che la registrazione, la conservazione e l’utilizzo di immagini configura un trattamento di dati personali. Dall’analisi delle forme concrete di applicazione dei sistemi di videosorveglianza emerge che essa venga utilizzata per i seguenti fini:
  • a)     - protezione e incolumità degli individui, compresa la sicurezza urbana e pubblica;
  • b)     - protezione della proprietà;
  • c)     - rilevazione, prevenzione e controllo delle infrazioni svolti dai soggetti pubblici nel quadro delle competenze ad essi attribuite dalla legge;
  • d)     - acquisizione di prove