-l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) della Regione Friuli Venezia Giulia in giugno ha pubblicato il “Biomonitoraggio dell’inquinamento da gas fitotossici nella Regione Friuli Venezia Giulia tramite licheni come bioindicatori”;
- questo studio rileva il campionamento eseguito in 72 stazioni, distribuite in tutta la Regione, tra marzo 2011 e ottobre 2012;
- secondo i dati analizzati i peggiori valori si manifestano in concentrazione elevate in prossimità della centrale termoelettrica di Monfalcone;
- vi siano sette classi di alterazione dei licheni, l’ultima con un'anomalia molto alta che indica di un inquinamento predominate;
- dai dati, Monfalcone è nella classe 6 “alterazione alta” mentre , per capirci,Trieste , con la nota
Ferriera ,è nella classe 5, “alterazione media”;
- secondo i tecnici dell’ARPA l’origine delle alterazioni ambientali
registrate a Monfalcone, è legata alle emissioni della centrale a carbone del Gruppo A2A;
- scarseggiano le informazioni su molti inquinanti come i metalli, e loro ricadute territoriali (Turriaco e hinterland);
- già a suo tempo l'Enel, allora proprietario dell'impianto, ha commissionato uno studio di biomonitoraggio lichenico sui metalli pesanti, poi concluso nel 2001, depositato al Comune di Monfalcone: lì si segnala la presenza di arsenico e cadmio, in prossimità dello sforamento del limite di concentrazioni naturali, oltre alla presenza di sostanze nocive;
- il cd. pinnacolo, cioè i fumi della centrale, si estendono, in virtù delle correnti atmosferiche, fino ben oltre il comune di Turriaco, interessando il nostro territorio, con apparente rilievo inquinante;
Tutto ciò premesso
interroga il SINDACO per sapere:
- se è stato coinvolto sugli studi succitati, o altri, allo scrivente sconosciuti, e di cui si chiede copia;
- se intende valutare la possibilità di monitorare
l'inquinamento atmosferico del proprio territorio, in comune accordo con
altri limitrofi;
- quali misure urgenti ha fino ad ora ha adottato, sul tema
(inquinamento), a salvaguardia della salute della popolazione locale;
- in caso di riconversione della centrale monfalconese, quale sia il Suo parere/progetto/intendimento di merito
- per quale oggettiva regione NON è stata mai convocata la COMMISIONE MANDAMENTALE sulla valutazione della centrale di Monfalcone, e quali iniziative (fornire copia) avrebbe messo in campo per sollecitare ( come affermato verbalmente) la riunione di questa specifica assise, deliberata, all'unanimità, da questo consiglio comunale.
Spettabile
ASS 2 ISONTINA
PREVENZIONE e PROTEZIONE
per il tramite del SINDACO di Turriaco.
Allo scrivente CONSIGLIERE COMUNALE consta che:- l'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) della Regione Friuli Venezia Giulia in giugno ha pubblicato il “Biomonitoraggio dell’inquinamento da gas fitotossici nella Regione Friuli Venezia Giulia tramite licheni come bioindicatori”;
- questo studio rileva il campionamento eseguito in 72 stazioni, distribuite in tutta la Regione, tra marzo 2011 e ottobre 2012;
- secondo i dati analizzati i peggiori valori si manifestano in concentrazione elevate in prossimità della centrale termoelettrica di Monfalcone;
- vi siano sette classi di alterazione dei licheni, l’ultima con un'anomalia molto alta che indica di un inquinamento predominate;
- dai dati, Monfalcone è nella classe 6 “alterazione alta” mentre, per capirci, Trieste, con la nota Ferriera, è nella classe 5, “alterazione media”;
- secondo i tecnici dell’ARPA l’origine delle alterazioni ambientali registrate a Monfalcone, è legata alle emissioni della centrale a carbone del Gruppo A2A;
- scarseggiano le informazioni su molti inquinanti come i metalli, e loro ricadute territoriali (Turriaco e hinterland);
- già a suo tempo l'Enel, allora proprietario dell'impianto, ha commissionato uno studio di biomonitoraggio lichenico sui metalli pesanti, poi concluso nel 2001, depositato al Comune di Monfalcone: lì si segnala la presenza di arsenico e cadmio, in prossimità dello sforamento del limite di concentrazioni naturali, oltre alla presenza di sostanze nocive;
- il cd. pinnacolo, cioè i fumi della centrale, si estendono, in virtù delle correnti atmosferiche, fino ben oltre il comune di Turriaco, interessando il nostro territorio, con apparente rilievo inquinante;
Tutto ciò premesso per il tramite del Signor SINDACO del Comune di Turriaco:
CHIEDE
all'ASS 2 Isontina Dipartimento di Prevenzione e Salute ambientale,
- se è stata coinvolta sugli studi succitati, o altri, allo scrivente sconosciuti, e di cui chiede copia;- se ha monitorato, o intende monitorare, secondo le proprie competenze, l'inquinamento atmosferico del proprio territorio, o le ricadute territoriali, in termini di prevenzione/protezione;
- quale verifiche, di competenza, sono state effettuate sui lavoratori impiegati in A2A, stabilimento di Monfalcone.
Distinti saluti.