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giovedì 8 aprile 2010

Affamati!

Nell’Ue siamo i maggiori consumatori di antibiotici, secondo Eurobarometro: gli italiani che hanno preso antibiotici nell’anno sono il 57%, precediamo i maltesi (55%) e gli spagnoli (53%).
Gli ultimi sono svedesi al 22% e sloveni al 27%, mentre 69% degli italiani (media Ue 63%) hanno ricevuto poche informazioni sull’uso degli antibiotici.
La scarsa conoscenza dei farmaci porta inevitabilmente a un danno alla salute, oltre a uno sperpero di risorse economiche non indifferente: i tagli si dovrebbero fare in questo settore, ma in pochi vogliono lottare contro gli interessi del mondo dei farmaci.

lunedì 1 marzo 2010

Bum! Nucleare: approvato dal Governo decreto legislativo in attuazione delega.


Il provvedimento si caratterizza per due aspetti: la trasparenza e il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell'ambiente”. Con queste parole, il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha definito il provvedimento legislativo adottato dal governo al fine di attuare la delega legislativa data dal parlamento all’esecutivo per il ritorno dell’Italia al nucleare. Infatti, in attuazione dell’articolo 25 della legge n. 99 del 2009, (“il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge… uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare”) il governo ha predisposto tale provvedimento legislativo al fine di realizzare impianti nucleari, con la definizione di criteri generali, vincoli e benefici. Su tali disposizioni, fa sapere il governo, sono stati già acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari. Nella nota emerge che il provvedimento legislativo, regolerà le procedure uniche per la localizzazione, la costruzione e la disattivazione degli impianti nucleari e la disciplina per la localizzazione, costruzione e l’esercizio di un parco tecnologico comprensivo di un Deposito nazionale destinato allo smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi, con le relative misure compensative. Tra i principali punti del decreto, ci sono la definizione di una strategia del Governo in materia nucleare, la previsione di un ruolo “forte” delle Regioni interessate, la possibilità di concludere i procedimenti delle intese, sia con le Regioni che con la Conferenza unificata, l’istituzione di “Comitati di confronto e trasparenza” per ciascun sito, la previsione di uno stretto coinvolgimento dell’Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare in ogni passaggio procedurale e la fissazione di tempi procedurali che contemperino le esigenze di sicurezza sopra richiamate e di celere attuazione della Strategia del Governo in materia nucleare. fonte Studio Cataldi

lunedì 22 febbraio 2010

Il nucleare vicino a noi!

dal sito Bora.La

Sarà Vrbina, piccolo centro vicino alla famosa Krsko, a ospitare una nuova discarica per lo stoccaggio delle scorie nucleari. L’impianto entrerà in attività nel 2013.

La conferma arriva dalla World nuclear association: “La scelta del sito prevede una compensazione pari a 5 milioni di euro all’anno che verranno concessi alla comunità locale. La struttura consiste in due silos dalla capacità di 9.400 metri cubi, sufficienti a coprire il fabbisogno della centrale di KRSKO.

martedì 2 febbraio 2010

Processo breve.


Il leader dell'Italia dei Valori nel corso di una conferenza stampa a Milano ha dichiarato che che ''La Cassazione non ha fatto nessuna apertura o precisazione sul processo breve''. Secondo Di Pietro il termine "e' sbagliato perche' non e' un processo breve ma l'interruzione in tempi brevi del processo. Il processo serve se si fa, invece questa norma serve per non fare il processo''. In sostaza chiarisce Di Pietro, la brevità ''si ottiene non impedendo il processo ma mettendo i magistrati e il personale giudiziario nelle condizioni di fare il proprio mestiere"

martedì 19 gennaio 2010

Facciamoci influenzare!


da MicroMega

L’H1N1? Una truffa colossale

L'influenza A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una "falsa pandemia" orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l'accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d'Europa.

Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia. Pesante il j'accuse di Wodarg, ex membro dell'Spd, medico ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del farmaco hanno accumulato "enormi guadagni" senza alcun rischio finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i magri bilanci sanitari spendendo milioni nell'acquisto di vaccini contro un'infezione che in realtà era poco aggressiva.


Wodarg ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio d'Europa che chiede un'inchiesta sul ruolo delle case farmaceutiche; e sulla questione il Consiglio d'Europa terrà un dibattito a fine mese. La denuncia, riportata con grande evidenza dal Daily Mail, arriva qualche giorno dopo quella secondo cui i governi di mezzo mondo stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino, ordinate all'apice della crisi. Il Mail ricorda che, in Gran Bretagna, il ministero della salute aveva previsto 65.000 decessi, creato una linea-verde e un sito web per dare consigli, sospeso la regola che vieta di vendere anti-virali senza prescrizione medica; furono allertati gli obitori e persino l'esercito, che doveva essere pronto a entrare in campo qualora si fossero verificati tumulti tra la popolazione a caccia dei farmaci.

Secondo Wodarg, il caso dell'influenza suina è stato "uno dei più grandi scandali sanitari" del secolo. Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare "i propri uomini" negli "ingranaggi" dell'Oms e di altre influenti organizzazioni; e in tal modo potrebbero aver persino convinto l'organizzazione Onu ad ammorbidire la definizione di pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di pandemia in tutto il mondo.

"Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati".

Wodarg non fa alcun nome esplicito di persona in conflitto di interessi; ma lo scorso anno il Daily Mail aveva rivelato che Sir Roy Anderson, uno scienziato consulente del governo britannico sull'influenza suina, fa parte del consiglio d'amministrazione della GlaxoSmithKline. L'azienda farmaceutica, che produce antinfluenzali e vaccini, ha immediatamente replicato alle accuse, definendole "sbagliate e infondate".

Fonte: AGI