Si sa, il tema della campagna elettorale mi affascina, e da sempre:
per programmi, progettualità, unità/diversità d'intenti e scambio di
vedute.
A Turriaco la tribuna pubblica, quella di piazze e strade,
da sempre interessata da comizi e confronti, è stata anche surrogata da
una partecipata condivisione, e scambio di opinioni, sui socialnetwork.
Un regolare contraddittorio, anche pungente, ma sempre corretto e
rispettoso.
Succede però, come sempre, che qualcuno - pare non candidato
- pensando di sostenere efficacemente chissàchi o il proprio candidato
Sindaco non sappia trattenere il proprio impeto o malessere interiore: è
il caso di una certa A.C., che dimostrando pochezza sui temi centrali
della comunità turriachese, sui quali puntualmente intervengo,
spenderebbe "via social", e ripetutamente, il suo colorito lessico
gergale, e intimidazioni, contro la mia persona, privata e
istituzionale.
- Se dietro questo nominativo di Facebook, non c'è un
alias ma veramente A.C., che atti anagrafici attesterebbero pure figlia
di "importante" madre;
- siccome la reiterazione di offese, e denigrazioni pubbliche proferite, supererebbe la soglia di normale tollerabilità;
- assunti a prova gli screenshots delle pagine web;
- attesa l'ampia platea di persone che ha potenzialmente letto gli epiteti proferiti;