martedì 26 ottobre 2010

Sancanzianeide.

Riceviamo e pubblichiamo:


Pochi mesi fa, verso la prima metà di luglio, una nuova filiale della Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello ha aperto i battenti nel Comune di San Canzian d ‘Isonzo, nella frazione di Pieris.

L’apertura di un nuovo istituto di credito è un evento molto positivo per l’intera comunità, sia per la creazione di posti di lavoro qualificati – soprattutto in questi tempi di gravi problemi occupazionali - sia per la concorrenza, che può dare significativi risultati in termini di qualità nel servizio ai clienti e di offerte economiche più vantaggiose.

Inoltre, la Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello è una realtà che ha un forte radicamento territoriale e ha una natura sociale cooperativa: tutti elementi rilevanti per lo sviluppo locale.

Quindi da parte nostra diamo un sincero benvenuto a questa nuova realtà collocata sul territorio del nostro Comune.

Ci poniamo d’altra parte alcune domande sulla collocazione fisica dello sportello bancario: la prima riguarda il ruolo del Sindaco e dell’intera Amministrazione del Comune.

È nell’ordine delle cose che vi sia stato quantomeno un approccio verbale tra i soggetti su ricordati, se non altro per la concessione o autorizzazione documentale per la nuova attività.

Ecco, noi osservatori esterni, avremmo gradito capire se il Sindaco in particolare – visto che quasi unico tra i sindaci del mandamento svolge il suo ruolo a tempo pieno e conseguentemente remunerato – e l’intera giunta, abbiano svolto un ruolo propositivo, magari con qualche suggerimento e qualche proposta nei confronti della stessa Banca per la collocazione fisica degli uffici nell’ex scuola media sita a fianco del municipio, oggi considerata un monumento all’inefficienza.

Lo stesso giornale “IL PICCOLO” in data 8 settembre ha titolato su sei colonne “Opere pubbliche abbandonate” - “I lavori sono fermi da un anno, a pezzi la scuola media di Pieris” - “Comune senza fondi: il degrado sta dilagando nel cantiere”. L’unica voce che viene sottostimata è quella relativa ai costi sin qui sostenuti, che sicuramente non ammontano ai soli 540.000 euro ricordati nell’articolo.

Ci chiediamo infatti se una trattativa seria con i vertici della nuova Banca, attraverso corretti strumenti giuridici, avrebbe potuto rimettere in moto quel cantiere, sistemare una parte dove collocare lo stesso sportello in un’area di grande prestigio, con parcheggi attualmente sotto utilizzati, ed un parco di alberi secolari che fa invidia a città di maggiori dimensioni.

Del resto va dato atto alla Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello di aver già realizzato meritorie azioni di recupero di immobili di valore storico: infatti, la sede centrale della banca a Fiumicello è un edificio che risale ai primi anni del XX secolo, che fu, nel corso degli anni, la sede della “Prima Latteria Cooperativa Friulana” e che sino agli anni settanta ospitò una sala da ballo, la sede di diverse associazioni e persino un palcoscenico per il teatro; un edificio quindi molto simile per vocazione alla nostra ex scuola media.

Tra l’altro, ci sembra che il finanziamento a suo tempo percepito per il recupero della ex scuola media fosse espressamente finalizzato a creare le condizioni per una presenza di soggetti privati che contribuissero alla ristrutturazione e partecipassero poi alla gestione.

Non vorremmo che questa sia l’ennesima occasione persa: il governo della cosa pubblica richiede competenza, fantasia e tenacia, componenti queste che, se misurate alla luce delle ultime scelte di questa Amministrazione, nell’interesse di tutti i cittadini, vorremmo veder decisamente incrementate, considerati gli ampi margini di miglioramento che riteniamo esserci. Da qualche mese sono iniziati i lavori nella vecchia sede municipale: si parla, per il primo lotto, della sola “messa in sicurezza” e l’investimento già in questa fase è di tutto rispetto.

Con l’augurio di non avere tra qualche anno una seconda ex scuola media sul territorio comunale.