venerdì 31 luglio 2009

Paghe di europarlamentare.


di SONIA ALFANO.

Buongiorno a tutti, vi saluto con un po’ di ritardo.

Intanto, quando sono entrata nell’aula del Parlamento, ho avuto un tuffo al cuore e ho pensato a tutti i mesi di campagna elettorale, a tutto quello che ci siamo detti ogni volta che abbiamo parlato di difesa della Costituzione e di democrazia, tutte le volte che, insieme a Salvatore Borsellino, abbiamo gridato la difesa rispetto a questi valori, tutte le volte in cui, con Genchi, con Clementina Forleo e con De Magistris abbiamo cercato di scuotere le coscienze delle persone, anche di quelle che magari non ci credevano più di tanto. E pensare che poi, in un attimo, tutto si stava concretizzando davanti ai miei occhi. E' stato veramente un colpo enorme.

In quel momento devo dire che il mio pensiero è andato immediatamente a chi ha creduto nei valori di questo Paese, a chi ha creduto non solo nella Costituzione, ma a chi è morto perché ha pensato che in questo Paese potesse essere davvero ipotizzabile una maniera diversa di vivere: di vivere in maniera onesta, diversa e onesta. Per cui il mio pensiero è andato a tutti i familiari delle vittime della mafia, a tutte le vittime della mafia e a tutte quelle persone che continuano a credere nei nostri valori, nella democrazia e nella Costituzione.

E’ stato un po’ strano trovarmi a qualche banco di distanza con gente come Mastella, però siamo molto diversi: ho dovuto rispondere a Mastella intanto per rispetto a tutti gli italiani che, mese per mese, lavorano faticosamente.

Mastella ha detto che 290 Euro di diaria per i Deputati sono veramente una miseria: vorrei dire che forse lui è abituato in maniera diversa, non forse, sicuramente era abituato in maniera diversa perché lui è stato Ministro, è stato Deputato, ha fatto di tutto, e venire qua a lavorare per circa 5.700 Euro netti al mese per lui è veramente una miseria. Ma il punto è che 298 Euro di diaria al giorno, che ti servono per pagarti il vitto e l’alloggio, non sono assolutamente pochi: credo che non ci devi guadagnare, non ci devi lucrare e affermare una cosa del genere e dire che è una miseria significa offendere e sputare nel piatto di tutte le persone, operai, precari, pensionati, gente che quotidianamente fa fatica e che forse quei 298 Euro che abbiamo al giorno li usa ogni due settimane per fare quadrare i bilanci.

Dico che, per quanto mi riguarda, la vera miseria italiana è che gente come Mastella ancora abbia libero accesso alle aule parlamentari e possa essere proclamato eletto in nome del popolo italiano a rappresentare il popolo italiano. Mi rendo conto che lui non ha mai fatto un buon uso del denaro pubblico e del denaro altrui e che è un uomo che ha sempre vissuto all’ombra della politica, però un minimo di buon gusto anche a lui non guasterebbe, soprattutto adesso! Insomma, quella caduta di stile avrebbe potuto evitarsela.

Per quanto mi riguarda vi rinnovo le mie promesse, aggiorno ogni giorno il blog, ed è veramente faticoso, però vi chiedo di seguirlo. Sto preparando la mia prima interrogazione parlamentare e vi assicuro che è una cosa veramente grossa: spero che vada in porto, sembra non ci debbano essere problemi. Per cui, rinnovo la mia promessa e mi sento non solo un servitore dello Stato, ma un servitore del popolo italiano.

giovedì 30 luglio 2009

Oh IRIS, che fine farai?


Riportiamo un intervento, inviato anche alla stampa locale, sulle attuali vicende dell'azienda isontina IRIS SpA.

Leggendo gli atti costitutivi delle varie aziende consorziate (CIAG, CISAR, CAFO etc.), che poi negli anni sono confluite in Iris SpA, viene subito all’occhio il principio base per cui, per la natura sociale dell’ente, ogni utile ricavato nella gestione doveva essere utilizzato per opere di pubblica utilità: in parole povere ogni guadagno doveva essere reinvestito in asili, scuole, parchi, giardini, fognature, strade, marciapiedi e altre opere di utilità sociale. Va da sé quindi che anche oggi la natura di IRIS Spa, che rappresenta la summa attualizzata delle vecchie aziende consortili, dovrebbe essere quella di un patrimonio pubblico, che investe, nel sociale e per il sociale, i propri utili. Inoltre, essendo appunto un’azienda pubblica, ogni decisione sul futuro di essa dovrebbe essere assunta dai consigli comunali, che poi altro non rappresentano che i cittadini, esercitando indirizzo e controllo sulla suddetta propria “partecipata”. Il consigliere comunale di Turriaco del gruppo Italia dei Valori, Pier Ugo CANDIDO, sottolinea come già durante la campagna elettorale aveva segnalato l’esigenza di un maggiore controllo degli azionisti, cioè i Comuni, su IRIS SpA in quanto spesso le vicende aziendali risultavano avulse da un contesto istituzionale e amministrativo con decisioni assunte senza sentire i Comuni e, maggiormente, i consigli comunali. In questi giorni l’occasione per riaffermare questi principi assoluti e imprescindibili sono l’apparente “svendita” e la privatizzazione del settore energia di Iris, attraverso la messa a gara europea di Iris – Isogas concorrendo con alta probabilità a consegnare dei servizi pubblici essenziali come il gas e l’energia elettrica in provincia di Gorizia, a delle multinazionali, con intero capitale privato e per di più anche straniere. Il livello occupazionale è poi il derivato di questa possibile azione di mercato: in Italia la storia di questi giorni insegna che queste operazioni di capitalizzazione lasciano sempre un segno negativo, oltre che sulla qualità del servizio pubblico reso, anche sui lavoratori occupati, con evidenti riduzioni cospicue dell’occupazione e dei posti di lavoro. Vanno quindi sensibilizzati tutti i consigli comunali isontini affinché le decisioni su IRIS vengano riportate nell’alveo istituzionale, il consiglio comunale appunto, garantendo sempre lo spirito di investimento sociale che inizialmente ha mosso la nascita di quest’azienda-servizi e garantendo al contempo gli attuali livelli occupazionali in caso di operazioni di vendita di rami d’azienda o riconversioni commerciali.

mercoledì 29 luglio 2009

Una prece per WHY NOT!


Le dimissioni del procuratore Luigi Apicella dalla magistratura ci hanno lasciati sgomenti. Ancora una volta, abbiamo dovuto constatare come i poteri forti riescano a tirare i fili e a condurre il gioco, in spregio a tutte le regole democratiche. Per questo, mi preme segnalarvi una riflessione di un bravo pubblico ministero che ha seguito, in prima persona, l’inchiesta Why Not: Gabriella Nuzzi. La sua considerazione è amara, ma veritiera.

Tra l’altro è bene ricordare che Gabriella Nuzzi è stata un pubblico ministero di Salerno, trasferita dal suo ufficio dal Csm, su richiesta del ministro Alfano, proprio per aver osato indagare sul malaffare giudiziario di Catanzaro.

Anche a lei va la nostra solidarietà per il coraggio dimostrato allora nel fare il suo dovere e per quello di oggi nel rivendicarlo.


"L’addio del Procuratore Apicella alla magistratura è un gesto che desta profonda amarezza e sconcerto, che non può e non deve essere “liquidato” nelle brevi, laconiche parole pronunciate dal Presidente dell’A.N.M.

Occorre riflettere a fondo sulle ragioni di questa “scelta” obbligata.

L’opinione pubblica e le forze sane interne delle istituzioni hanno il diritto di conoscere la verità, del perché un intero apparato istituzionale, sulla base di un’inaccettabile menzogna (l’inscenata “guerra tra Procure”) e con tanta unanimità di intenti, abbia attaccato così violentemente dei servitori dello Stato, tolto loro le funzioni inquirenti, bloccato le indagini nelle quali erano impegnati, messo in atto una meticolosa opera di distruzione della loro reputazione personale e professionale.

Siamo stati lasciati soli, nel silenzio e nella indifferenza di chi, per dovere istituzionale oltre che morale, avrebbe dovuto accertare i fatti e tutelarci, in balia di attacchi di ogni genere, senza alcuna possibilità di difesa, senza diritto alcuno (per quanto mi riguarda, neppure quello ad essere madre), folli artefici di un disastro istituzionale o, piuttosto, testimoni scomodi di una verità devastante, in attesa che, lenta e silente, giunga finalmente la nostra eliminazione, la quieti ritorni e la normalizzazione del “sistema” sia definitivamente compiuta.

Stiamo pagando un prezzo altissimo per quella verità ed è in nome di essa che è necessario fare al più presto chiarezza su quanto è accaduto e sta accadendo, perchè nessun magistrato sia più costretto a lasciare, per il proprio onore, il lavoro che ama.

Dott.ssa Gabriella Nuzzi"

lunedì 27 luglio 2009

E' successo a Turriaco.


Fusi di Rock: è una straordinaria iniziativa di un gruppo di volenterosi giovani di Turriaco che da 11 anni sa catalizzare l'interesse musicale di tante persone appassionate di rock, hard e heavy metal. Concerti ed intrattenimenti vari caratterizzano una tre giorni sicuramente originale quanto a spettacoli e spettatori, che arrivano da ogni parte della regione e non solo. Venerdì 24 luglio il consigliere comunale Pier Ugo Candido ha incontrato uno dei responsabili del sodalizio, sig. Tomasella, per significare i propri complimenti per l'avvenimento in corso e garantire, come da programma elettorale IdV Turriaco, ogni possibile sostegno a simili azioni di coinvolgimento musicale.

Operazione trasparenza!


In attesa di veder accolta la propria richiesta di videoripresa dei Consigli comunali di Turriaco l'Italia dei Valori, a giorni, attiverà un servizio in rete attraverso il quale tutti i cittadini potranno consultare le delibere comunali adottate dalla Giunta.

Se non lo fa chi dovrebbe farlo noi
comunque lo facciamo!

Beautiful exit.......


“E’ vero che un ex dirigente regionale, in quiescenza grazie alla beautiful exit, ricopre cinque incarichi su nomina della Regione con un compenso annuo complessivamente superiore a 200.000 euro?”

Lo chiedono in un’interrogazione al Presidente Tondo i consiglieri regionali Corazza e Agnola
L’oggetto dell’interrogazione è: “è vero che un ex dirigente regionale, in quiescenza grazie alla beautiful exit, ricopre cinque incarichi su nomina della Regione con un compenso annuo complessivamente superiore a 200.000 euro?”
Lo chiedono al Presidente Renzo Tondo i consiglieri regionali dell’Italia dei Valori Alessandro Corazza e Enio Agnola che,avuta notizia che l’ex direttore regionale all’Agricoltura, collocato in quiescenza nel 2003, dopo aver ottenuto i benefici della cosiddetta “beautiful exit” pari a 247 mila euro circa, risulta essere stato impegnato quale collaboratore esterno “a titolo gratuito”del dimissionario assessore regionale all’ambiente.
“Dalle informazioni in nostro possesso – hanno sottolineato i due consiglieri - parrebbe che lo stesso ex direttore regionale sia stato nominato in rappresentanza della Regione quale revisore dei conti dell’A.R.S.;sindaco effettivo del Collegio dei revisori dei conti dell’”Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.P.A.”;sub-Commissario per la ricostruzione della Val Canale – Canal del Ferro;direttore di AGEMONT spa;sub-Commissario del sito inquinato nazionale di Grado- Marano. Un tale cumulo di cariche (se confermato) è inaccettabile. Per questo interroghiamo il Presidente della Regione per sapere se ciò corrisponde al vero e se è altrettanto vero che complessivamente, le indennità relative ai predetti incarichi ammonterebbero a più di 200.000 euro annui, alle quali si aggiunge la pensione da ex Dirigente regionale”
“Se queste notizie dovessero trovare fondamento, contraddirebbero quanto affermato dallo stesso Tondo che in più occasioni, a mezzo stampa, si impegnava a non attribuire incarichi a personale dirigenziale in quiescenza. D’altro canto confuterebbero l’impegno più volte enunciato da parte di questa Giunta di sobrietà nella gestione amministrativa e di contenimento della spesa. Ciò che chiediamo anche al presidente – hanno concluso – èse gli incarichi citati potevano essere attribuiti a più persone, non in quiescenza, valorizzando le tante professionalità presenti sul territorio e se il Presidente ritenga di aver ben operato acconsentendo alla nomina di un ex Direttore regionale, beneficiario di una beautiful exit di circa 247.000 euro e di una corposa pensione, in cinque organismi in rappresentanza della Regione per un’indennità complessiva superiore ad almeno 200.000 euro lordi.”

Lettera al Signor PRESIDENTE...


Gent.mo Presidente,

lo scorso 15 luglio Lei ha firmato e promulgato una legge in materia di sicurezza che la maggioranza parlamentare, sotto la mannaia del voto di fiducia imposto dal Governo Berlusconi, aveva da poco approvato.

In sede di promulgazione, però, Lei così aveva qualificato quel testo di legge (e cito testualmente quanto da Lei messo nero su bianco in una contestuale lettera indirizzata proprio a Berlusconi):

- “…dal carattere così generale e omnicomprensivo della nozione di sicurezza posta a base della legge, discendono la disomogeneità e estemporaneità di numerose sue previsioni che privano il provvedimento di quelle caratteristiche di sistematicità e organicità che avrebbero invece dovuto caratterizzarlo…”;

- “…è indispensabile porre termine a simili prassi, specie quando si legiferi su temi che, come accade per diverse norme di questo provvedimento, riguardano diritti costituzionalmente garantiti e coinvolgono aspetti qualificanti della convivenza civile e della coesione sociale…”;

- “…è in giuoco la qualità e la sostenibilità del nostro modo di legiferare…”;

- “il nostro ordinamento giuridico risulta seriamente incrinato da norme oscuramente formulate, contraddittorie, di dubbia interpretazione o non rispondenti ai criteri di stabilità e certezza della legislazione…”;

- “…aggiungo di aver ravvisato nella legge anche altre previsioni che mi sono apparse, sempre a titolo esemplificativo, di rilevante criticità e sulle quali auspico una rinnovata riflessione, che consenta di approfondire la coerenza con i principi dell’ordinamento e di superare futuri o già evidenziati equivoci interpretativi e problemi applicativi…”.

Fatte queste premesse Lei, sig. Presidente Napolitano, così conclude la sua lettera ufficiale:

“…Il Presidente della Repubblica non può restare indifferente dinanzi a dubbi di irragionevolezza e di insostenibilità che un provvedimento di rilevante complessità ed evidente delicatezza solleva per taluni aspetti, specie sul piano giuridico…”.

A questo punto, qualsiasi persona normale si sarebbe aspettata che Lei, sig. Presidente, fosse conseguente con le premesse e le considerazioni da Lei stesso espresse e applicasse l’art. 74 della Costituzione che testualmente recita (e Lei lo sa bene!): “…il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione…”.

Insomma, a norma di legge costituzionale, poteva – e, secondo noi, doveva – non controfirmare né promulgare la legge ma rinviarla al Parlamento con le stesse identiche motivazioni con cui ha scritto la “letterina di rimprovero” al Capo del Governo Berlusconi (lettera, a nostro avviso, del tutto irritale giacchè la Costituzione assegna al Presidente della Repubblica il potere di inviare “messaggi” alle Camere (art. 74 Cost.) ma non al Governo).

Lei ha ritenuto di comportarsi diversamente ed a noi cittadini (e rappresentanti di cittadini, in quanto parlamentari eletti) non è restato altro che prenderne atto ed esprimere le nostre riserve e valutazioni.

Lei, però, è andato oltre e si è messo a polemizzare con me, che l’avevo invitata a non firmare né a promulgare la legge, affermando (anche qui cito testualmente):“…chi invoca polemicamente e di continuo poteri e perfino doveri che non ho, mostra di aver compreso poco della Costituzione…” (ovviamente scatenando una scontata litania di improperi nei miei confronti).

Ciò premesso, mi sia permesso – pur con il rispetto che qualsiasi cittadino deve avere nei confronti del Presidente della Repubblica – di ribadire la palese contraddittorietà tra le sue valutazioni sulla legge in questione (da Lei stessa definita piena di “…disomogeneità e estemporaneità di numerose sue previsioni…incoerenza con i principi dell’ordinamento…equivoci interpretativi…problemi applicativi…norme oscuramente formulate, contraddittorie, di dubbia interpretazione, non rispondenti a criterio di stabilità e certezza della legislazione…) e la “decisione” adottata (sottoscrizione e promulgazione della legge).

Siccome però Lei conosce bene la Costituzione, Le chiedo:

- è vero o no che vi è contraddizione evidente (perfino letterale) fra la “motivazione” ed il “dispositivo” del suo provvedimento (dice che la legge è sbagliata ma la controfirma lo stesso)?

- è vero o no che, in questi casi, Lei ha il potere (e perfino il dovere, per usare le sue stesse parole) di non promulgare immediatamente la legge ma rinviarla alle Camere, con un messaggio motivato (art. 74 Cost.)?

- è vero o no che invece Lei non ha il dovere di inviare “messaggi” al Capo del Governo (e nemmeno letterine a mò di rimprovero come “piume d’oca”)?

- è vero o no che anche la legge sulle intercettazioni (e annesso bavaglio all’informazione) già approvata da un ramo del Parlamento è un’altra legge incostituzionale e contraria ai principi generali dell’ordinamento? E, se è vero, perché Lei si è chiamato il Ministro della Giustizia per esprimergli le Sue perplessità e non le ha esternate con un formale “messaggio” alle Camere (art. 87 Cost.) per far sapere anche a noi parlamentari eletti dal popolo le sue valutazioni?

- è vero o no che anche sul Lodo Alfano (quella legge ad personam che Berlusconi si è fatta fare per non farsi processare) Lei ha usato il “guanto di velluto” firmando e promulgando una legge che ora ogni Tribunale d’Italia sta contestando come incostituzionale?

è vero o no che - nelle more delle decisioni della Corte costituzionale sul predetto Lodo Alfano - lo stesso Presidente del Consiglio ed il Ministro della Giustizia hanno partecipato ad una “privatissima” cena proprio con due giudici della Corte Costituzionale? E, se è vero, vuole spiegarci Sig. Presidente della Repubblica, come intende assicurare ai cittadini (ed a noi parlamentari che li rappresentiamo) che la Corte Costituzionale non sia stata compromessa da interventi e condizionamenti esterni?

La prego, sig. Presidente Napolitano, mi risponda nel merito, invece di offendermi anche Lei gratuitamente.

Con ossequio.

Antonio Di Pietro
(Presidente Italia dei Valori)

giovedì 9 luglio 2009

.....e il Pd che farà?


VEDIAMO QUANDO ARRIVERÀ LA RISPOSTA DAI TRE CANDIDATI ALLA SEGRETERIA DEL PD SULLA NOSTRA PROPOSTA DI UNA ALLEANZA STRATEGICA PER PASSARE DALL'OPPOSIZIONE ALL'ALTERNANZA

Roma.

Nonostante l’alleanza con il Pd è sempre sull’orlo della crisi, Di Pietro chiede ai candidati Franceschini, Bersani e Marino di chiarire se e come intendono dialogare con l'Idv sulla strategia per battere Silvio Berlusconi. «Sin dal giorno dopo delle europee, noi ci siamo detti disponibili a un'alleanza col Pd per un'alternativa di governo a Berlusconi, ma ad oggi nessuno dei tre candidati alla segreteria ci ha risposto». E ribadisce di essere favorevole a un'alleanza ma «non al buio né tantomeno all'ultimo momento». Per quanto riguarda l'Idv, «noi abbiamo un percorso congressuale che termina a marzo 2010 e lì decideremo che fare» riferendosi principalmente alle alleanze per le regionali del prossimo anno e ricordando che due proposte di entrare in governi regionali sono stati respinti.

La morale è sempre quella fai merenda con.....

Lettera del prete genovese al suo vescovo: "Avete fatto il diavolo a quattro sulle convivenze e sul caso Englaro. Ma assolvete il premier da ogni immoralità" "Perché trattate così bene Berlusconi?"

http://www.idvfvg.org/images/stories/immagini/DIO%20CI%20PROTEGGE.jpg
Questa lettera, scritta da don Paolo Farinella, prete e biblista della diocesi di Genova al suo vescovo e cardinale Angelo Bagnasco, è stata inviata qualche settimana fa e circola da giorni su internet. Riguarda la vicenda Berlusconi, vista con gli occhi di un sacerdote. Alla luce degli ultimi fatti e della presa di posizione di Famiglia Cristiana che ha chiesto alla Chiesa di parlare, i suoi contenuti diventano attualissimi.
Egregio sig. Cardinale,
viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E' il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.
Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.
Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di "frequentare minorenni", dichiara che deve essere trattato "come un malato", lo descrive come il "drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio". Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell'omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente

mercoledì 8 luglio 2009

Peso aeroportuale: ancora azione.


Comune di Turriaco

Gruppo consiliare Italia dei Valori - Di Pietro

Turriaco 8 luglio 2009

Al sig. SINDACO
del Comune di Turriaco

Oggetto: interrogazione con risposta scritta ed in consiglio comunale.

Riferendosi all’attuazione dell’art. 707 del codice della navigazione, come aggiornato e modificato dai d.lgs.96/2005 e 151/2006 circa l’utilizzo e la gestione delle aree limitrofe agli aeroporti, si chiede se, in specie, l’Amministrazione comunale

1. nel corso del 2007 è stata rappresentata, ed era presente, all’incontro d’approfondimento ENAC/Comuni

2. ha redatto e adottato i piani di rischio anche secondo le linee guida ENAC

3. ha investito, specificandocene la destinazione, i 12015,02 € (fonte Ministero dell’Interno) percepiti ex art.2 comma 11 L.350/2003.

Sui temi oggetto della presente - punti 1. e 2. - chiede altresì di poter partecipare ai futuri incontri eventualmente concordati con l’ENAC.

Distinti saluti.

Pier Ugo CANDIDO

Consigliere comunale Gruppo Italia dei Valori – Turriaco

Voli pindarici: noi restiamo, però, con i piedi per terra!


dal MESSAGGERO VENETO 8 LUGLIO 2009

Turriaco, monitoraggio e segnalazioni del Comune per i sorvoli del centro abitato

TURRIACO. La rinnovata amministrazione comunale di Turriaco, in linea con quanto dichiarato nel proprio programma elettorale, ha avviato una serie di nuove attività relative alle problematiche legate all’aeroporto in particolare ai sorvoli del centro abitato fuori dei previsti corridoi di decollo e atterraggio da parte delle diverse compagnie aeree.
All’interno del nuovo consiglio comunale il sindaco ha assegnato a Ferruccio Barea una delega particolare con il compito di monitorare i sorvoli, per raccogliere in maniera sistematica tutti i dati utilizzabili in una successiva fase di reclamo agli enti competenti. Nel periodo che va dal 15 al 30 giugno sono stati individuati numerosi voli “fuori rotta” afferenti principalmente a due compagnie aeree. L’elenco di tali “trasgressioni” è stato inviato all’ente gestore dell’aeroporto, all’Enav e all’Enac, così come anche alle due compagnie che maggiormente si rendono colpevoli delle infrazioni di volo. Tale documentazione è stata inoltrata anche al consigliere Carlo Muset recentemente nominato nel consiglio di amministrazione dell’aeroporto. L’amministrazione comunale, pur consapevole che, purtroppo, tali azioni non hanno un valore giuridico elevato, intende comunque tenere alta l’attenzione da parte dei soggetti responsabili cercando di incalzare con periodiche segnalazioni cumulative degli eventi di trasgressione.
Verrà quindi richiesto ancora una volta l’applicazione di quei protocolli di controllo incrociato. Sull’annoso problema del peso aeroportuale a Turriaco, Italia dei Valori con il suo consigliere Pierugo Candido, annuncia che si impegnerà a ricercare, in tutte le sedi istituzionali, idonee soluzioni realmente applicabili in loco.
«È certo che in questi anni, anche a livello mandamentale, si è fatto ben poco, anzi niente, per evitare che paesi interi siano costantemente in subbuglio per i voli a bassa quota degli aerei: kerosene sparso nell’aria, tegole che scivolano per le elevate vibrazioni provocate dallo spostamento d’aria o l’alta rumorosità sono solo alcuni dei disagi patiti dagli abitanti, in questo caso turriachesi. Dopo anni di silenzi per Idv è ben poca cosa il tentativo dell’attuale amministrazione – dice Candido – di arginare il fenomeno dannoso, prevedendo meramente una delega ad un consigliere comunale, ex dipendente dell’aeroporto, sulle problematiche del sorvolo aereo. E il problema dell’inquinamento acustico, ambientale, luminoso chi lo tratterà, ma soprattutto chi lo risolverà? E le questioni connesse ai vincoli imposti all’edificazione e alla pianificazione urbanistica? La proposta del gruppo consiliare di Italia dei Valori va nel senso di un’azione forte e sinergica di maggioranze e opposizioni di tutte le istituzioni comunali della Bisiacaria: devono essere discussi, approvati e applicati protocolli correttivi al peso aeroportuale, alle rotte di atterraggio, sorvolo, e partenza degli aeromobili prevedendo nel contempo indennizzi consistenti e attuali per i disagi complessivamente patiti dalla collettività, che possano diventare utili investimenti per i comuni».
Idv propone, quindi, uno specifico ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale “Peso aeroportuale - valutazioni e iniziative a tutela dell’abitato/abitanti di Turriaco”.

lunedì 6 luglio 2009

Il cittadino ha ragione: soldi buttati!


dal MESSAGGERO VENETO del 6 luglio
«Quella pista ciclabile è diventata pericolosa, così era necessaria»?

Turriaco, viabilità a rischio


Sono un cittadino residente a Turriaco e desidero esporre un problema verificatosi nella nostro paese. Verso il mese di giugno dello scorso anno tutti i residenti della locale via Dante furono convocati dal sindaco e dall’assessore alla viabilità per discutere sulla opportunità di fare, lungo la predetta via, una pista ciclabile. Dopo che ci furono spiegati i motivi, alcuni si dimostrarono contrari motivando il “perché”.
La discussione andava avanti e ci veniva detto che la pista era necessaria in quanto parecchie persone vanno in bicicletta contromano per recarsi perlopiù al cimitero (in una giornata al massimo 25-30 persone): ci veniva ancora detto che per delimitare la pista ciclabile, oltre alla segnaletica con tabelle, veniva posta in opera una striscia gialla e bianca con posa in opera di mattoncini rifrangenti.
A distanza di circa 11 mesi veniva eseguito il lavoro, ma, guarda caso, al posto dei mattoncini sono stati posti dei paletti tondi in acciaio inox con un costo rilevante per la comunità. Pazienza per il costo, c’è una cosa peggiore: questi paletti, come si può vedere dalla foto, sono posti ad altezza d’uomo in modo da creare un pericolo per il ciclista che, per un motivo qualsiasi, scivolando potrebbe battere con la testa e che gli vada bene ferirsi in modo serio. Per non parlare che è stata prodotta una strettoia della via rendendo difficile il transito a chi deve entrare con l’auto nel proprio garage e ai camion pesanti. Ma non solo: potrebbero incontrare serie difficoltà anche e soprattutto i mezzi di soccorso (Vigili del fuoco, Croce rossa, 118).
Ora mi chiedo e ci chiediamo: non era forse meglio fare la pista ciclabile solamente con le strisce bianco e gialle e i mattoncini così come in via Trieste e se la gente parcheggia fare intervenire il carro-attrezzi elevando una giusta contravvenzione al trasgressore?
Certamente si sarebbe risparmiata una somma rilevante sborsata dai cittadini o se, data dalla Regione, si poteva impegnarla in un modo migliore. Non voglio parlare di politica, ma democraticamente le cose devono andare in questo modo?
Rino Muradore

venerdì 3 luglio 2009

Azione! Le altre nostre richieste al Sindaco di Turriaco.



Comune di Turriaco

Gruppo consiliare Italia dei Valori - Di Pietro

Turriaco 26 giugno 2009


Al sig. SINDACO
del Comune di Turriaco

già inviata per e-mail a: segreteria@com-turriaco.regione.fvg.it

Oggetto: interrogazione con risposta scritta e in consiglio comunale.

Desta molta preoccupazione l'aumento del costo del servizio pubblico di erogazione del gas gestito dall’azienda isontina ISOGAS. Le ultime bollette riservano brutte sorprese ai cittadini: un prezzo troppo alto ed addirittura esagerato in questo periodo di crisi.

Si chiede se l’ l’Amministrazione comunale

· ha adottato nei confronti delle proprie “aziende partecipate” politiche di calmieramento dei prezzi e con quali iniziative, di cui si prega di fornire documentazione;

· ha perseguito azioni volte a garantire strumenti di verifica e controllo sulla congruità dell’accertato e del pagato in bolletta - acqua e gas – atteso anche che v’è attualmente il problema della “prova non provata” dell’effettivo recapito della bolletta al cittadino: verrebbe infatti meno il presupposto giuridico temporale che fa scattare l’automatica maturazione dell’interesse di mora, che all’attualità viene comunque richiesto all’utente finale, parrebbe quindi iniquamente.



Distinti saluti.

Pier Ugo CANDIDO

Consigliere comunale Gruppo Italia dei Valori – Turriaco


questione AMIANTO e COMPARTO C6

Turriaco 26 giugno 2009


Al sig. SINDACO
del Comune di Turriaco

già inviata per e-mail a: segreteria@com-turriaco.regione.fvg.it

Oggetto: interrogazione.

Il sottoscritto consigliere comunale chiede:

- se esiste un piano comunale incentivato, cioè finanziato da contributi pubblici,
per lo smaltimento dell’amianto dalle private abitazioni e conseguentemente, qualora detta pianificazione mancasse, che iniziative intende assumere il Comune in merito;

- se all’interno del comparto urbanistico p.p. C6 è stato reso effettivo l’allacciamento alla rete di energia elettrica per le civili abitazioni ivi presenti.



Distinti saluti.

Pier Ugo CANDIDO

Consigliere comunale Gruppo Italia dei Valori – Turriaco


giovedì 2 luglio 2009

Sorvoli aerei: ODG e RIUNIONE. Le prime nostre richieste.


Turriaco 02 Luglio 2009

Al sig. SINDACO
del Comune di Turriaco

invio per e-mail a: segreteria@com-turriaco.regione.fvg.it e consegnata al Protocollo comunale


Sull'annoso problema del peso aeroportuale a Turriaco il gruppo consiliare dell’Italia dei Valori non può che condividere le preoccupazioni dei cittadini e si impegna da subito a ricercare, in tutte le sedi istituzionali, idonee soluzioni realmente applicabili in loco. E’ certo che in questi anni, anche a livello mandamentale, se fatto ben poco, anzi forse niente, per evitare che paesi interi siano costantemente in subbuglio per i voli a bassa quota degli aerei: kerosene sparso nell’aria, tegole che scivolano per le elevate vibrazioni provocate dallo spostamento d’aria o l’alta rumorosità sono solo alcuni dei disagi patiti dagli abitanti, in questo caso turriachesi. Non c'è zona esclusa del paese anche se particolarmente investita dal fenomeno è quella tra le vie Oberdan, Venuti, Dante e Garibaldi. Dopo anni di silenzi riteniamo che ben poca cosa è il tentativo di arginare il fenomeno nocumentoso prevedendo, signor Sindaco, meramente una delega ad un consigliere comunale, ex dipendente dell’aeroporto, sulle problematiche del sorvolo aereo. Ed il problema dell’inquinamento sui generis, cioè quello acustico, ambientale, luminoso chi lo tratterà ma soprattutto chi lo risolverà? Ed i vincoli conseguentemente imposti all’edificazione e alla pianificazione urbanistica, che peso hanno e potranno avere sullo sviluppo armonico ed ordinato del paese? Argomenti che meritano sicuramente una sollecita discussione e risoluzione operativa concordata.

La proposta, quindi, del gruppo consiliare dell'Italia dei Valori va nel senso di:

- uno specifico ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale:"PESO AEROPORTUALE- valutazioni e iniziative a tutela dell'abitato/abitanti di Turriaco" per mezzo del quale la massima assise cittadina, con una attenta disanima del problema, possa esprimere le proprie valutazione di merito impegnandosi alla soluzione delle oggettive difficoltà che gli abitanti riscontrano quotidianamente a cagione della presenza dell'aeroporto e dei voli effettuati;

- un’azione forte e sinergica di maggioranze e opposizioni di tutte le istituzioni comunali della Bisiacaria, confortate dal sostegno della Provincia - con immediata richiesta d'intervento anche della Regione - affinché si interrompa in merito un lungo silenzio e un’incondizionata sottomissione patita. Nell’ottica di una contemperanza di interessi ed esigenze pubbliche va indetta a breve una riunione collegiale di tutti i soggetti istituzionali interessati: dovranno poter essere discussi, approvati e applicati protocolli correttivi al "peso aeroportuale", alle rotte di atterraggio, sorvolo, e partenza degli aeromobili, con valutazioni costanti dell'inquinamento ambientale * prevedendo nel contempo indennizzi, consistenti ed attuali, per i disagi complessivamente patiti dalla collettività, che possano diventare utili investimenti per i Comuni.

* Nota
VEDASI IN SPECIE: ALLEGATI TECNICI ANNESSI ALLA CONVENZIONE DI CHIGAGO 1944; LINEE GUIDA RELATIVE AD INTERVENTI PER MINIMIZZARE L’USO DI COMBUSTIBILE E RIDURRE LE EMISSIONI GASSOSE; SAFER, SHORTER AND GREENER FLIGHTS WITH NEW AIR NAVIGATION CONCEPT; DOC ICAO 9911 "RECOMMENDED METHOD FOR COMPUTING NOISE CONTOURS AROUND AIRPORTS" - FIRST EDITION 2008; DIRETTIVA 2008/101/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 19 NOVEMBRE 2008 CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 2003/87/CE AL FINE DI INCLUDERE LE ATTIVITÀ DI TRASPORTO AEREO NEL SISTEMA COMUNITARIO DI SCAMBIO DELLE QUOTE DI EMISSIONI DEI GAS A EFFETTO SERRA ).

Distinti saluti.

Pier Ugo CANDIDO

Consigliere comunale Gruppo Italia dei Valori – Turriaco

mercoledì 1 luglio 2009

Ronchi: "Insieme per Ronchi" mai con IdV. E allora?




da VERONA - Smentendo ogni più rosea previsione per il prossimo futuro amministrativo di Ronchi dei Legionari - elezioni comunali 2011 - gli eredi, ed i reduci, di parte della destra ronchese, identificatisi a suo tempo nella lista civica "INSIEME per RONCHI" sembrano già sciogliere le proprie riserve per le prossime "comunali" gridando coram populo "MAI con l'ITALIA dei VALORI". Dichiarazione ancora tutta da verificare che però non desta alcuna preoccupazione in IdV, forte anche a Ronchi di un bel 10,47% alle ultime Europee e con aderenti al partito continuamente in crescita.
Aldilà dello stupefacente diktat, che appare appunto ipotetico, la vicenda è già comunque chiusa: in primis per una sorta d'incompatibilità di fondo tra l'IdV e queste Destre (sia pur confuse in Centro), in secundis perchè vorremmo ben vedere chi, dell'Italia dei Valori, s'allei con uno sfiancato centro destra ronchese, già duramente provato da minimi termini di riscontro elettorale e oggi anche in via d'estinzione.
A Monfalcone, dove esiste da sempre una diversa sensibilità politica, si profila per il 2011 una concreta alleanza IdV- PD: c'è esigenza di facce nuove e responsabilmente attive nella politica locale.

"Fannulloni pubblici": non è così! I RETROMARCIA del ministro Brunetta.



E' consigliabile attendere la pubblicazione del DECRETO: POTREBBERO ESSERCI ANCORA DELLE SORPRESE!


S’anticipano comunque le notizie riguardanti il P.I.

Il Governo elimina alcune delle disposizioni riguardanti i dipendenti pubblici contenute nella Legge 133 / 2008 . Il Decreto Legge anticrisi, approvato dal Governo il 26 giugno 2009, che sarà ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede dalla data di pubblicazione del decreto le seguenti misure a favore del pubblico Impiego.

Fasce di reperibilità in caso di assenza per malattia:

provvedimenti come l’ampliamento ad 11 ore delle fasce orarie di controllo durante la malattia,a fronte di 6 ore di lavoro, erano infatti giustificabili solo da un attacco alla dignitàdei dipendenti pubblici e alle funzioni che essi stessi assicurano con grandissimo senso di responsabilità”.

Si torna alle stesse fasce del settore privato:

dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 19,00 e non più - arresti domiciliari - 8,00/13,00 e 14,00/20,00 (è stata abolita la 2^parte del 3°co. dell’art.71 del DL 112/08)

Assenze dal servizio per motivi diversi dalla malattia:

sarà possibile equiparare alla presenza le assenze di coloro che assistono portatori di handicap gravi (L. 104/1992) e dei donatori di sangue. La giustificazione della seconda malattia può essere fatta anche da un medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale Assenze dal servizio per motivi diversi dalla malattia.

Malattia:

La malattia è considerata a tutti gli effetti come presenza e quindi non c’è più alcun taglio al salario accessorio. Questo perché è stato abolito il comma 5 dell’art.71 del DL 112/08 (decreto Brunetta)

Assunzioni nella Pubblica Amministrazione e Precariato:

Con il disegno di legge 1167 si ipotizzava il licenziamento di massa dei precari nella pubblica amministrazione. Viene cancellata la data del 30 giugno 2009 come termine per le stabilizzazioni (data prevista nella legge 14/2009 e rafforzata nel disegno di legge governativo n. 1167). Il periodo di stabilizzazione del personale precario si sposta al 31 dicembre 2012. Il 40% dei posti nei concorsi pubblici viene riservato al personale precario in possesso dei previsti requisiti nel triennio 2010/2012.

Questi provvedimenti sono anche frutto delle battaglie e iniziative condotte in PARLAMENTO dall'ITALIA dei VALORI.

Volare oh oh oh...




COMUNICATO STAMPA

Sull'annoso problema del peso aeroportuale a Turriaco l’Italia dei Valori, avendo incentrato parte del programma elettorale, non può che condividere le preoccupazioni dei cittadini e si impegnerà a ricercare, in tutte le sedi istituzionali, idonee soluzioni realmente applicabili in loco. E’ certo che in questi anni, anche a livello mandamentale, se fatto ben poco, anzi niente, per evitare che paesi interi siano costantemente in subbuglio per i voli a bassa quota degli aerei: kerosene sparso nell’aria, tegole che scivolano per le elevate vibrazioni provocate dallo spostamento d’aria o l’alta rumorosità sono solo alcuni dei disagi patiti dagli abitanti, in questo caso turriachesi. Non c'è zona esclusa del paese anche se particolarmente investita dal fenomeno è quella tra le vie Oberdan, Venuti, Dante e Garibaldi. Dopo anni di silenzi per IdV è ben poca cosa è il tentativo dell’attuale amministrazione di arginare il fenomeno nocumentoso prevedendo meramente una delega ad un consigliere comunale, ex dipendente dell’aeroporto, sulle problematiche del sorvolo aereo. Ed il problema dell’inquinamento sui generis, cioè quello acustico, ambientale, luminoso chi lo tratterà ma soprattutto chi lo risolverà? E le questioni connesse ai vincoli imposti all’edificazione e alla pianificazione urbanistica? La proposta del gruppo consiliare di Italia dei Valori va nel senso di un’azione forte e sinergica di maggioranze e opposizioni di tutte le istituzioni comunali della Bisiacaria, confortate dal sostegno della Provincia, che interrompa un lungo silenzio e un’incondizionata sottomissione patita. Nell’ottica di una contemperanza di interessi ed esigenze pubbliche devono pertanto essere discussi, approvati e applicati protocolli correttivi al peso aeroportuale, alle rotte di atterraggio, sorvolo, e partenza degli aeromobili prevedendo nel contempo indennizzi consistenti ed attuali per i disagi complessivamente patiti dalla collettività, che possano diventare utili investimenti per i comuni.

Pier Ugo CANDIDO

Consigliere comunale Italia dei Valori – Turriaco

Basta VOLI su TURRIACO!



Da IL PICCOLO del 1 luglio 2009
Una paese in subbuglio per i voli a bassa quota degli aerei sulle case dei privati cittadini. Incalza la protesta a Turriaco, dove i residenti si trovano quotidianamente alle prese con gli “effetti collaterali” – per dirla con un eufemismo - determinati dalle fasi di decollo e atterraggio dei velivoli diretti allo scalo ronchese. Ovvero: kerosene sparso su orti e giardini e tegole “ballerine”, che scivolano giù dai tetti a causa delle vibrazioni provocate dallo spostamento d’aria o dalle vibrazioni. A essere particolarmente investite dal fenomeno sono le famiglie che risiedono tra le vie Oberdan, Venuti, Dante e Garibaldi. I voli “ravvicinati” sarebbero dettati dal fatto che, nella fase di decollo, i mezzi anziché arrivare al termine della pista preposta, dunque fino all’Isonzo, prendono quota molto prima, virando appunto sull’abitato. Non è possibile risalire alla tipologia di velivolo coinvolto dalla condotta “indisciplinata”, poiché vi sono linee che naturalmente osservano tutti i dettami stabiliti dal regolamento, tuttavia la situazione più e più volte denunciata dai cittadini è ben lungi dall’essere risolta. E ciò nonostante la questione sia stata oggetto di dibattito in diversi consigli comunali. «Non è concepibile – afferma infatti Livio Tonca, un residente – che qualche pilota “incivile”, potenziale acrobata del cielo, sorvoli i tetti delle case di Turriaco invece di virare al termine dei corridoi di decollo e discesa dell’aeroporto, secondo le disposizioni previste e soprattutto secondo il buon senso. Tutto ciò provoca non solo danni materiali, come l’“innaffiatura” delle piante da frutto, delle verdure o delle viti, con cospicui quantitativi di cherosene, ma anche la caduta delle tegole dei tetti delle case sorvolate a basse quota dagli eroi-acrobati». «E’ possibile – chiede Tonca, ex consigliere comunale e avvocato – far osservare l’obbligo di seguire “piste e sentieri luminosi” in fase di atterraggio e decollo, evitando così che i piloti si lascino andare alla fretta e alla fantasia? Se un cittadino alla guida della propria vettura non osserva uno stop e viene “beccato”, giustamente è costretto a pagare la multa e subire le conseguenze delle sue azioni. Nei cieli invece, nonostante lo spazio, il controllo sembra più complicato. E le quotidiane proteste dei cittadini, che convivono con cherosene e danni, vengono ignorate da Enav e Enac». L’ex consigliere comunale si dichiara “pronto, assieme ai residenti di Turriaco, a depositare prove scritte e testimonianze orali”. La sua proposta, che è dettata dal vivere civile, è quella di imporre ai comandanti di virare a sinistra per inserirsi nei corridoi assegnati, ciò perché proprio in fase di decollo i motori vengono azionati a massima potenza, quindi a elevato consumo di carburante, giusto alla fine della pista luminosa, in prossimità del fiume Isonzo. Col rischio magari di provocare inquinamento e un danno ambientale.

L'ITALIA DEI VALORI DURANTE TUTTA LA CAMPAGNA ELETTORALE HA EVIDENZIATO IL PROBLEMA, CHE OGGI FA ECO SULLA STAMPA LOCALE CON L'ARTICOLO DI UN EX CONSIGLIERE COMUNALE .
Primi quesiti politicamente rilevanti:
1. sarà mica il solito problema dei consiglieri comunali, ex o attuali, che tacciono lungamente e poi "sbottano", apparentemente, solo ad usum delphini?
2. colui che oggi interviene sarà mica lo stesso ex consigliere che siedeva sui banchi dell'opposizione con l'attuale consigliere d'amministrazione dell'aeroporto MUSET ? Perchè non chiede prima anche a Lui lumi su ciò che accade sopra le nostre teste?
Considerazioni:
IN MERITO ALLA VICENDA ITALIA DEI VALORI RITIENE CHE LA MISURA ADOTTATA DAL SINDACO CON UNA DELEGA "AL SORVOLO" PER UN CONSIGLIERE COMUNALE,
OVVIAMENTE DI MAGGIORANZA, E' ASSOLUTAMENTE INADEGUATA E INSUFFICIENTE PERCHE' STRUMENTALE A COPRIRE UN LUNGO SILENZIO DURATO TROPPI ANNI E A NON RISOLVERE ALCUNI DEGLI EFFETTI DISATROSI CHE IL VOLO A BASSA QUOTA DEGLI AEROMOBILI PROVOCA.